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domenica 13 febbraio 2011

L' ufficio stampa dell'Area comunicazione e Servizi al Cittadino, del Comune di Casalecchio di Reno
manda poi quest'altro comunicato stampa:


COMUNICATO STAMPA

“Il welfare è servito. No ai tagli” (volantino a firma di “educatori uniti”)

REPLICA DI SIMONE GAMBERINI, PRESIDENTE DEL COMITATO DI DISTRETTO DI CASALECCHIO DI RENO E DELL’ASSEMBLEA SOCI ASC INSIEME

“In riferimento alla comunicazione sui tagli al sistema del welfare recentemente apparsa a firma di un gruppo di educatori, e pur comprendendo la difficile situazione nella quale alcuni lavoratori rischiano di trovarsi, ribadiamo che i Comuni devono fare i conti con una situazione nazionale di tagli dei trasferimenti statali, quindi con una riduzione complessiva di spesa che ha toccato anche il settore dei servizi sociali.

Come diciamo da oltre un anno, alla riduzione delle risorse disponibili da parte dello Stato fa da contraltare un aumento della domanda di servizi sociali causato della perdurante crisi economica e occupazionale.

In tutti i Consigli comunali del distretto, in occasione dell’approvazione del Bilancio di ASC Insieme (Azienda Interventi Sociali Valli del Reno, del Lavino e del Samoggia) e dei singoli Comuni, abbiamo sottolineato con forza le criticità che sarebbero derivate da scelte politiche nazionali che non abbiamo condiviso.

Nonostante la situazione di grande difficoltà, l’indicazione prioritaria dei Comuni è stata quella di non ridurre la spesa sociale in misura direttamente proporzionale all’entità dei tagli subiti: si è così cercato di attutire gli effetti sul welfare dei nostri territori che sarebbero stati ancora più devastanti. A oggi, sia i Comuni del Distretto sia l’ASC, così come tutti gli Enti locali del territorio, vivono una situazione di disagio derivata anche dal fatto che permane una profonda incertezza sulla reintroduzione a livello nazionale di alcune dotazioni finanziarie importanti come per esempio il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza. A oggi questo Fondo è stato azzerato, ma auspichiamo possa essere reintrodotto nei prossimi mesi a seguito delle proteste dei cittadini e degli Enti locali.

Il quadro economico così determinato costringe gli Enti locali a prevedere una riduzione della spesa nella speranza che durante il corso del 2011 possano essere messe a disposizione risorse al momento non previste. La Presidenza dell’ASC e il Comitato di Distretto hanno avviato una fase di confronto con le Organizzazioni sindacali e con la Cooperazione sociale per affrontare in modo costruttivo la difficile situazione in atto. ASC ha infatti chiuso un Bilancio di previsione tenendo conto di 1.213.784 euro in meno di risorse dallo Stato ai quali vanno sommati 573.000 euro in meno di trasferimenti dai Comuni, per un totale di minori entrate rispetto all’anno precedente di euro 1.786.989. A fronte di questi dati, la spesa prevista è stata ridotta solo per euro 1.376.475 (la differenza è stata recuperata attraverso efficientamenti che non hanno ridotto i servizi assorbendo quasi del tutto la riduzione dei trasferimenti dai Comuni).

Pochi sanno che le risorse messe a disposizione del Bilancio sociale del Distretto e di ASC Insieme sono vincolate alla fonte per la spesa nei confronti degli anziani, dei disabili e dei minori, ne consegue purtroppo che, a fronte di minori entrate complessive, la riduzione della disponibilità per la spesa si va a concentrare su alcune aree, in particolare il disagio sociale e il sostegno all’handicap nella scuola. Grazie alla costituzione di ASC Insieme nel 2010 siamo riusciti, attraverso un’ottimizzazione della gestione, a compensare la riduzione di circa 573.000 euro dei trasferimenti ai Comuni. Per affrontare questa difficile situazione complessiva è stato fondamentale l’apporto della cooperazione sociale.

Decisive sono state le scelte della Regione che, nonostante i tagli subiti per i trasferimenti da parte dello Stato, ha messo in atto strategie per non far collassare il sistema locale, decisioni però che, a causa degli ulteriori tagli nazionali previsti, difficilmente potranno essere replicate nel 2012.

E’ quindi sempre più necessaria una collaborazione responsabile tra gli attori del welfare locale. Per affrontare insieme la difficile congiuntura, le amministrazioni sono disponibili a farsi portavoce nelle sedi opportune delle criticità e, qualora ci siano margini di manovra grazie a risorse aggiuntive messe a disposizione, a valutare insieme alle forze sociali le migliori strade per attenuare le conseguenze che le scelte nazionali e la crisi economica possono avere sui cittadini in termini di servizi disponibili. Sarà necessario per questo anche proseguire insieme verso modalità di gestione del welfare che consentano la tenuta del sistema complessivo”.

Cordiali saluti

Laura Lelli

5 febbraio 2011

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