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sabato 14 gennaio 2012

ALCUNI BUONI MOTIVI PER VOTARE NO ALLA PREINTESA SUL CONTRATTO DELLE COOPERATIVE SOCIALI:

Nelle prossime due settimane nei luoghi di lavoro si effettuerà la consultazione sulla preintesa sul Ccnl delle cooperative sociali firmata da CGIL, CISL e UIL insieme a Federsolidarietà-Confcooperative, Legacoopsociali e AGCI.
Secondo noi questo accordo è insufficiente e si tratta di una proposta che va respinta. Proviamo a spiegare brevemente perché partendo dai contenuti della proposta....

Apprendistato: negli ultimi giorni sta prendendo quota, in ambiente sindacale, l'ipotesi di “scambiare” l’abolizione dell'Articolo 18 con l’applicazione diffusa del contratto di apprendistato.

Come sappiamo tutti, il governo sta forzando per proporre una “revisione” dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970) aumentando da 15 a 50 la soglia del numero dei dipendenti per le aziende che vogliono licenziare senza giusta causa.

A fronte di una proposta così radicale, la risposta sindacale sembra essere quella di rimandare la discussione sull'Articolo 18 accordandosi invece per una applicazione diffusa dell'apprendistato: nella sostanza, quello che viene anche proposto nella pre-intesa sul Ccnl delle cooperative sociali.

Ma l'apprendistato è veramente una garanzia di lavoro per le giovani generazioni?

L'apprendistato non sarebbe il contratto precario (perché tale è, visto che si richiede solo un minimo del 70% di conferme di assunzione per gli apprendisti), ma uno dei tanti, che si andrebbe ad aggiungere alle 45 tipologie introdotte dalla legge 30 e dall’ex ministro dell’Economia Tremonti, che nessuno pensa di abolire.

L'applicazione dell'apprendistato al nostro Ccnl rischia di essere l'ennesimo cavallo di Troia per precarizzare in maniera ancora più generalizzata i lavoratori del nostro settore al di sotto dei 29 anni.


E gli altri lavoratori? Noi pensiamo che sarebbe ancora più difficile la riassunzione di coloro che non hanno occupazione e quell'età l'hanno superata da tempo!

Salario: non solo la distanza del risultato (70 euro in tre tranches) dalla piattaforma originaria (140 euro!) è enorme, ma si fa strada il principio del non recupero degli arretrati e delle tranches versate addirittura dopo la scadenza del contratto stesso (marzo2013).

Politica sindacale: è possibile “conquistare” un contratto essendone privi da due anni, senza neppure un'ora di sciopero? Evidentemente sì, e questi sono i risultati.
Quando lo sciopero si poteva fare (dicembre 2010) Cisl e Uil erano completamente allineate al governo Berlusconi e avevano deciso che la parola d'ordine era la pace sociale, sempre e comunque.

Ci viene detto che se vince il No rischiamo di restare altri due anni senza contratto, che le cooperative applicheranno i loro regolamenti o si faranno un contratto con i sindacati di comodo stile Fiat o Aias.

Occorre smarcarsi dalla linea del meno peggio!



Quando arriva l'ora di invertire questo piano inclinato?

Sarà necessario ritornare in trattativa, ma con la consapevolezza e il coraggio di difendere e rilanciare su diritti e salario, non introdurre cedimenti facendoli passare per conquiste.


chiediamo alla Cgil di smarcarsi dai ricatti delle altre sigle sindacali e delle controparti

chiediamo anche alle organizzazioni sindacali che, come noi, sono per votare no, di far sentire la loro voce

chiediamo a tutti di essere fedeli alla vocazione originaria del sindacato: difendere e promuovere la dignità, i diritti e il salario dei lavoratori e delle lavoratrici!

NEANCHE MEZZ’ORA DI MENO

NEANCHE 1 EURO DI MENO

NO ALL’APPRENDISTATO FORMATIVO

mercoledì 11 gennaio 2012

AVVISO: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SINDACALE SUL RINNOVO DEL CCNL COOP.SOCIALI PER GLI OPERATORI SOCIALI DEL DISTRETTO DI CASALECCHIO.

Carissime e carissimi colleghi/e,

lunedì prossimo 16 gennaio dalle ore 18 alle ore 20, presso la Camera del Lavoro di Casalecchio di Reno (Galleria Ronzani, di fronte alla stazione dei treni), si terrà l’assemblea sindacale retribuita per tutti i lavoratori delle cooperative avente come oggetto la consultazione sull'ipotesi di accordo sul Ccnl (contratto nazionale) sottoscritto da CGIL, CISL e UIL e dalle centrali cooperative Legacoop sociali, Federsolidarietà-Confcooperative e AGCI.


 L'assemblea è convocata per i lavoratori delle Cooperative Libertas, CADIAI, Società Dolce, Centri Accoglienza La Rupe, CSAPSA, Coop Attività Sociali.

Vi ricordiamo che è importantissimo partecipare ed esercitare il proprio diritto di voto sulla proposta che verrà fatta dalle Organizzazioni Sindacali. Noi "Educatori conto i tagli" invitiamo a votare NO. La cosa più importante è partecipare alle decisioni che riguardano il nostro destino. E' questo l'unico modo che esiste per (ri)dare dignità al nostro mestiere.

Educatori contro i Tagli

martedì 10 gennaio 2012

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA "LA PIAZZA EDUCATIVA":

Per fare gli educatori ora serve anche l'APPRENDISTATO: comportando retribuzioni all’85% rispetto allo spettante per qualifica.

pubblicata da La PiazzaEducativa il giorno martedì 10 gennaio 2012 alle ore 14.12
Condividiamo in pieno le istanze degli "Educatori uniti contro i tagli" contro la nuova ipotesi sul CCNL delle Coop sociali.
Oltre a fare ore e ore di stage non retribuiti durante gli anni di università e conseguire la laurea adesso per fare gli educatori ci aspetterebbe anche un periodo di apprendistato con una retribuzione all'85% rispetto allo spettante per la qualifica professionale. Sebbene sia condiviso che occorre misurarsi sul campo oltre che sostenere gli esami per poter svolgere al meglio una professione importante e delicata come la nostra riteniamo che bastino le molte ore obbligatorie di stage non retribuito durante gli anni di università e che l'apprendistato non sia altro che un modo per dilatare ancora la precarietà. Oltre a questo è ancora aperta la questione degli educatori senza titolo: in quasi tutte le regioni Italiane, infatti, per fare l'educatore non è nemmeno necessaria la laurea o in alternativa ci sono psicologi e sociologi che fanno tranquillamente gli educatori mentre i laureati in Scienze della Formazione finiscono a fare i commessi!!
Per quanto ancora l'educatore verrà svalutato e la sua professione marginalizzata?
Per quanto ancora non si capirà che è proprio l'educatore è una di quelle figure chiave che, occupandosi del recupero dal disagio sociale, può contribuire significativamente per l'uscita da questa crisi gigantesca?

E' arrivato il momento di svegliarsi, di prendere coscienza del disegno politico di smantellamento dello stato sociale e con esso degli educatori che è in atto ed è inarrestabile; è giunta l'ora che TUTTI gli studenti di Scienze della Formazione e tutti gli Educatori inizino a sentire su di se la responsabilità della loro professione che rivendica insieme diritto al lavoro e diritto di cura e riabilitazione per i nostri utenti.

BASTA RESTARE A GUARDARE UNIAMOCI E FACCIAMO VALERE LE NOSTRE RAGIONI.

La PiazzaEducativa.


Tratto da: http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Bologna-No-al-nuovo-contratto-per-gli-Educatori/10461
Venerdì 16 dicembre è stata firmata l’ipotesi d’accordo sul CCNL delle Cooperative sociali tra CGIL, CISL e UIL, Legacoop, Confcooperative, AGCI e Federsolidarietà.Il contratto precedente è scaduto alla fine del 2009.
La vera sorpresa del Ccnl 2010-12 è l’inserimento dell’apprendistato formativo. Com’è noto, il contratto di apprendistato, normato dal Dlgs 276/2003, non era stato fino ad oggi mai applicato all’interno delle cooperative sociali. Con il nuovo contratto esso sarà applicabile a tutti i livelli retributivi, comportando retribuzioni all’85% rispetto allo spettante per qualifica. Tra l’altro le aziende potranno assumere un numero di apprendisti fino all’80% dell’organico complessivo.Noi respingiamo questo tentativo palesemente volto a permettere il ridimensionamento retributivo di figure professionalmente qualificate (Educatori professionali e pedagogisti neolaureati) fino all’età di 29 anni, che impone tra l’altro a tanti giovani di rinviare ancora la possibilità di un’assunzione a tempo indeterminato. Vale infatti la pena di ricordare che si parla delle stesse figure professionali che, nel quadro del percorso di studi, devono fare un tirocinio formativo di 400 ore, non retribuito.Come se non bastasse, non si riconosce più a quel tirocinio e a quella laurea un valore abilitante, che può essere dato solo dall'apprendistato. Inoltre il periodo di apprendistato non è considerato utile ai fini della maturazione dell’anzianità, per cui questo lasso temporale (fino a 36 mesi per le mansioni più qualificate) non è conteggiato all’interno degli scatti.Esiste un modo più subdolo per risparmiare sul costo del lavoro? Conoscete un modo più incisivo per favorire l’inarrestabile ascesa della precarietà?

Il nostro invito è quello di andare a votare NO.
Vogliamo un contratto senza apprendistato, in cui siano riconosciuti professionalità e titoli distudio.Vogliamo un contratto che non sia un regalo alle esigenze di bilancio delle amministrazioni locali e del mondo cooperativo.Vogliamo ciò che ci spetta. L’elemosina non ci interessa.
Educatori ed educatrici contro i tagli

domenica 8 gennaio 2012

POSTIAMO NOSTRO VOLANTINO SUL RINNOVO CCNL COOP. SOCIALI:

Preintesa sul Contratto Nazionale 2010-12

Vota NO!!!





Venerdì 16 dicembre è stata firmata l’ipotesi d’accordo sul CCNL delle Cooperative sociali tra CGIL, CISL e UIL, Legacoop, Confcooperative, AGCI e Federsolidarietà.

Il contratto precedente è scaduto alla fine del 2009.  Sono ormai due anni che i lavoratori di questo settore, uno dei più colpiti dalla crisi, stanno aspettando un aumento contrattuale che porti il loro stipendio almeno oltre la soglia di sopravvivenza.

La strategia che ha portato alla firma di Venerdì scorso è stata una non-strategia.

In due anni di confronto non abbiamo visto in campo nessun serio tentativo, a parte qualche isolato presidio, di incalzare le organizzazioni cooperative. La CGIL ha deciso di sacrificare sull’altare dell’unità sindacale ogni velleità conflittuale, abbracciando di fatto le modalità di azione sindacale di Cisl e Uil.

Già si sente l’acre odore del consociativismo: sindacati, centrali cooperative, enti locali, tutti insieme a redigere e gestire le prossime gare d’appalto al ribasso. Come sempre, in tempi di crisi il consociativismo viene agito come pratica politica per esercitare il controllo del conflitto sociale.



Veniamo al sodo:

la proposta è quella di un aumento di 70 euro (lordi, ovviamente), che non viene neppure distribuito in un'unica soluzione, ma in tre tranches:
euro 30 dal 1 gennaio 2012 al livello CI
euro 20 dal 1 ottobre 2012 al livello CI
euro 20 dal 1 marzo 2013 al livello CI 

L’ultima tranche, e ci scappa da ridere, la troveremo in busta paga a contratto scaduto. Siamo certi che si provvederà celermente a rinnovare l’accordo!

Si aggiunga pure il fatto che nessun arretrato viene riconosciuto per i due anni persi dalla scadenza dell’ultimo Ccnl.



Apprendistato



Ma la vera sorpresa del Ccnl 2010-12 è l’inserimento dell’apprendistato formativo.

Com’è noto, il contratto di apprendistato, normato dal Dlgs 276/2003, non era stato fino ad oggi mai applicato all’interno delle cooperative sociali. Con il nuovo contratto esso sarà applicabile a tutti i livelli retributivi, comportando retribuzioni all’85% rispetto allo spettante per qualifica. Tra l’altro le aziende potranno assumere un numero di apprendisti fino all’80% dell’organico complessivo.

Noi respingiamo questo tentativo palesemente volto a permettere il ridimensionamento retributivo di figure professionalmente qualificate (Educatori professionali e pedagogisti neolaureati) fino all’età di 29 anni, che impone tra l’altro a tanti giovani di rinviare ancora la possibilità di un’assunzione a tempo indeterminato. 

Vale infatti la pena di ricordare che si parla delle stesse figure professionali che, nel quadro del percorso di studi, devono fare un tirocinio formativo di 400 ore, non retribuito.

Come se non bastasse, non si riconosce più a quel tirocinio e a quella laurea un valore abilitante, che può essere dato solo dall'apprendistato. Inoltre il periodo di apprendistato non è considerato utile ai fini della maturazione dell’anzianità, per cui questo lasso temporale (fino a 36 mesi per le mansioni più qualificate) non è conteggiato all’interno degli scatti.

Esiste un modo più subdolo per risparmiare sul costo del lavoro? Conoscete un modo più incisivo per favorire l’inarrestabile ascesa della precarietà?  



L’applicazione del contratto



Al pt.2, art.76 si prevede la possibilità di ricorrere a percorsi di “gradualità concordata” dalle parti per quanto riguarda l’applicazione del Ccnl. Cosa vuol dire?

Stiamo parlando di un settore che solo da pochi anni è riuscito ad emergere dal salario medio convenzionale e già rischia di farsi rinchiudere nella gabbia del lavoro “a sovranità limitata”.

Certo, ci verrà spiegato che questo passaggio serve ad esercitare una funzione di controllo nei confronti delle cooperative, per evitare che la non applicazione sia unilaterale e non concordata.

Verrà anche sottolineato che le regioni in cui il contratto viene effettivamente applicato sono quelle del centro-nord, mentre nel resto del paese si lavora sulla base dei regolamenti interni delle cooperative. E allora?

Perché fare una concessione del genere sul Ccnl, aprendo al piano inclinato delle richieste di gradualità, sdoganando il principio della derogabilità della parte economica del contratto a partire dalla seconda tranche?

Come potrà un comparto come il Terzo settore resistere alla morsa del volontariato e dell’associazionismo, una volta accettato il principio dell’applicazione graduale? 



Nel mese di gennaio si terranno assemblee consultive nei luoghi di lavoro.



Il nostro invito è quello di andare a votare NO.



Vogliamo un contratto senza apprendistato, in cui siano riconosciuti professionalità e titoli di

studio.



Vogliamo un contratto che non sia un regalo alle esigenze di bilancio delle amministrazioni locali e del mondo cooperativo.



Vogliamo ciò che ci spetta. L’elemosina non ci interessa.





Educatori ed educatrici contro i tagli



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