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martedì 28 luglio 2015

Report dell’incontro con l’On. Vanna Iori del 27 luglio.

Lunedì 27 luglio abbiamo avuto l'incontro con l'On. Vanna Iori, che è andato molto bene. Abbiamo avuto di fronte una persona preparata, conoscitrice della situazione, disponibile al dialogo e aperta al confronto.
Abbiamo dialogato sulla possibilità di integrazioni alla proposta di legge che porta il suo nome e che è ora in discussione in Commissione, per far sì che gli educatori già operanti nei servizi non paghino le conseguenze della, seppur giusta, regolamentazione della situazione nazionale lavorativa degli educatori e che non si creino, nella categoria professionale che si va definendo, educatori di serie A ed educatori di serie B. Dopo averci informato di aver inserito all'interno del testo della proposta una clausola riguardante la salvaguardia del posto di lavoro di chi già è attivo sui servizi, abbiamo discusso delle seguenti integrazioni:

1) Equipollenza degli educatori senza titolo specifico agli educatori col titolo in Educatore Sociale, Scienze dell'Educazione: tale percorso può avvenire attraverso un riconoscimento basato sull'esperienza di servizio e su criteri curricolari. Rispetto a questo abbiamo anche pensato a situazioni di demansionamento, avvenute negli ultimi tempi, di cui sono stati vittime educatori in varie parti d'Italia (vedi Liguria). Abbiamo quindi discusso sulla possibilità di includere anche tali figure nell'equipollenza, non vincolando il criterio dell'esperienza pregressa sul campo all'effettivo e attuale svolgimento delle mansioni educative sindacalmente e contrattualmente riconosciute.
2) Favorire gli educatori senza titolo presenti in zone grige, sui servizi da tempo minore rispetto ai criteri stabiliti nel punto 1, riconoscendo loro l'esperienza sul campo come tirocinio nel caso in cui si iscrivessero al corso di laurea di Scienze dell'Educazione.
3) Definire più a fondo e rinforzare alcune mansioni dell'educatore presenti nel testo di legge, come quello dell'educatore esperto come formatore degli educatori agli inizi professionali, in modo che possa essere riconosciuta come mansione lavorativa vera e propria a se stante.

La Iori ci ha anche spiegato le prospettive future a cui vorrebbe mirare dopo l'approvazione di questa legge, che a suo avviso non dovrebbe incontrare ostacoli significativi, dichiarando la possibilità di creare altre proposte che possano regolamentare anche altre figure non riconosciute pienamente e per nulla definite, come quelle del mediatore culturale e altre affini.

Saremo quindi invitati a settembre a partecipare ufficialmente alle consultazioni tecniche che sta svolgendo la Commissione. Si andrà quindi a Roma, nelle sedi parlamentari. In quella sede la Iori ci ha invitato a presentarci con le integrazioni scritte così come dovrebbero essere inserite nell'esatto punto del testo della proposta di legge. 

La legge creerebbe un punto zero nella definizione della categoria professionale dell'educatore dal momento della sua entrata in vigore.

Ci teniamo a sottolineare che oggi ci siamo presentati, e così ci presenteremo ufficialmente a Roma, non soltanto come Educatori Uniti contro i Tagli, ma anche come Coordinamento Nazionale ReNOS.

Educatori Uniti contro i Tagli


Rete Nazionale Operatori Sociali