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sabato 12 novembre 2011

RIPRENDIAMO DAL FATTOQUOTIDIANO.IT SULLE MANIFESTAZIONI DI IERI 11/11/11:

Educatori contro i tagli insieme ai ragazzi/e della Piazza educativa

Bologna, occupato l’ex cinema Arcobaleno
“Ci tolgono il futuro”

La città è rimasta paralizzata per l'intera giornata. Prima gli studenti delle scuole medie e superiori, poi i Draghi Ribelli dei centri sociali e Santa Insolvenza



Il teatro occupato Valle di Roma deve avere fatto scuola, visto che anche gli indignati di Bologna hanno scelto uno spazio simile, e a pochi metri dalla centralissima piazza Maggiore hanno occupato un cinema abbandonato da anni.

L’azione è avvenuta al termine di un corteo che ha messo in scena la “decadenza del capitalismo e del libero mercato”, con 1500 persone che si sono fatte guidare da Santa Insolvenza, la statua-feticcio protettrice dei precari e degli insolventi. Davanti a tutti tre uomini, giacca e cravatta e viso mascherato come i lottatori di wrestling degli anni 80. I tre hanno mimato atti sessuali con i bancomat e le vetrine degli istituti di credito che hanno incontrato lungo il loro cammino. Tutti gli altri dietro, anche la statua di Santa Insolvenza accompagnata dalla sua incarnazione Valerie, trans indignata che ha distribuito biglietti da 100 euro – finti – lungo tutto il corteo.



Insomma quasi una grande mascherata, con canti, balli, e musiche anni 80 e 90, decenni apogeo del liberismo, ora “marcio e morente”, hanno detto i manifestanti. Ma se le modalità del corteo sono state decisamente trash e provocatorie, chiari e duri erano invece i contenuti. “No a governi tecnici che tagliano il welfare, no al lavoro sottopagato, no agli stage gratuiti in vista di un futuro che non abbiamo più”. Di fronte alla sede di Hera, multiutility che ha in appalto la gestione dell’acqua a Bologna, gli indignati di Santa Insolvenza hanno messo in scena una performance comunicativa. Un maxi assegno con la scritta “profitti 200%” è stato stracciato dalla Santa Valerie, e sull’asfalto è stata dipinta con la vernice la scritta: “Acqua bene comune”.
Lungo il corteo molti gli interventi al microfono. “Io sono disoccupata da luglio, laureata in Scienze della Comunicazione e adesso studio Formazione perché voglio insegnare ai bambini – spiega una giovane ragazza – Ma se in un ristorante si guadagna bene e in una cooperativa convenzionata col Comune solo 300 euro, significa che dovrò rinunciare ai miei sogni e buttare via anni di studio”.

Siamo precari, siamo disoccupati, siamo sfrattati – ha detto uno dei manifestanti – siamo un po’ tutti insolventi, vogliono farci pagare un debito che è stato contratto dalla finanza, dalla speculazione, dalle banche, da quell’1% che ha tutto mentre gli altri rimangono sempre più schiacciati dai debiti”. E ancora: “Ci hanno illusi per anni col sogno dell’università e di un buon lavoro – ha detto Elisa – e invece adesso tutto è in frantumi con una disoccupazione giovanile al 30%. Se non si aiuterà chi è più colpito dalla crisi non si potrà più andare avanti”.

In corteo anche Bifo Berardi, volto noto del movimento del 77 a Bologna e in tutta Italia. “Io credo che quelli della Bce non siano pazzi, che ci sia qualcuno che stia tentando di appropriarsi dell’intera ricchezza sociale, una sorta di assalto finale contro le risorse della società. Per Bifo la soluzione è a “livello europeo col reddito di cittadinanza.Quindi soldi per la ricerca, soldi per l’educazione, soldi per la sanità, per la vita sociale reale. L’esatto contrario di quello che stanno facendo”.

Poi l’arrivo in centro e l’occupazione del cinema Arcobaleno. “Da qui partiremo con le nostre azioni per dire no alla Bce, allo sfruttamento, e a chi ci vuole togliere il futuro”, hanno urlato i primi occupanti coperti da maschere bianche sullo stile di quelle già viste nel film “V per Vendetta”.
Ma non è tutto. La città è stata attraversata anche dal corte dei “Draghi ribelli” del centro sociale Tpo. Alle 17 e 30 è scattato il loro flash mob davanti alla sede di Bankitalia, con un enorme drago rosso simbolo dell’occupazione dell’ex mercato coperto di via Clavature, sempre in pieno centro. “Sia maledetto quell’1% violento, cattivo, rapace, profittatore e carogna- ha urlato al microfono un drago ribelle – che ha causato questa crisi e che vuole farla pagare a noi”. Con il Tpo in tutto 200 persone tra cui alcuni delegati sindacali della Fiom e gli “educatori in lotta contro i tagli” di Casalecchio. Gli universitari del Cua (collettivo universitario autonomo) hanno invece occupato la facoltà di lettere di via Zamboni, e hanno riempito l’atrio di tende.

di Giovanni Stinco e Annalisa Dall’Oca


mercoledì 9 novembre 2011

11/11/11   giornata di mobilitazione transnazionale contro la crisi 

Manifestazione da Piazza Cavour ore 17.30
vieni anche tu!

L'11 novembre è stata lanciata, da Occupy Wall Street, una giornata di mobilitazione trasnazionale, contro la crisi.
Ri-declinare a livello locale questa iniziativa  significa volgere lo sguardo in avanti per costruire una reale alternativa insieme.
Per questo noi del Coordinamento degli " educatori contro i tagli" saremo presenti, come saranno presenti altre realtà, alla manifestazione dell'11/11/11 che partirà con un flashmob, alle ore 17:30 in Piazza Cavour  e che proseguirà con un corteo per il Centro della Città.
Ci saremo con un nostro spezzone fatto da chi, come noi, subisce i tagli al welfare ogni giorno sulla propria pelle: operatori, famiglie, studenti e tanti altri.

Vi invitiamo  dunque ad essere con noi venerdì in piazza.

Venerdì vuol essere solo il principio di un percorso/laboratorio politico di lotta dal basso da costruire con  altre piccole realtà che insieme possano fare grandi fatti!


Coordinamento Educatori Contro i Tagli

POSTIAMO INTERESSANTE INIZIATIVA DELLA PIAZZA EDUCATIVA :

Il Movimento "La PiazzaEducativa Bologna" aderisce alla mobilitazione globale lanciata dal movimento Occupy Wall Street per la giornata dell'11.11.11 per unire le voci che da tutto il mondo reclamano democrazia, equità, giustizia sociale, rispetto per l'ambiente e soprattutto invocano la fine del regime finanziario che impoverisce e opprime il 99% delle persone per arricchirne l'1%. Occupiamo in maniera nonviolenta le piazze con i nostri corpi e le nostre idee, in questo modo, OCCUPEREMO NOI STESSI, cioè andremo a riappropriarci di quanto ci è stato tolto del nostro essere sociale, portandoci ad isolarci in tanti piccoli mondi estranei gli uni agli altri.
Noi parteciperemo mettendo in campo il nostro essere educatori consapevoli dello stretto legame che c'è fra pedagogia e politica e di quanto un approccio pedagogico possa servire alla formazione di menti critiche e libere che riescano a pensare e costruire possibili modelli alternativi di società solidali e sostenibili.
Per queste ragioni abbiamo deciso di organizzare insieme all'Assemblea Popolare di Bologna (Italianrevolution Bologna) un evento che abbia come protagonisti i più piccoli:

11.11.11
AGORA' DEI BAMBINI - #CHILDRENREVOLUTION
Appuntamento alle 14,30 in piazza Nettuno
https://www.facebook.com/event.php?eid=288771227812828

Che c’entrano i bambini nella mobilitazione dell'11 novembre?

I nostri sforzi per il cambiamento sono anche per loro. Ma soprattutto devono essere "con" loro.
I bambini, come sostiene la Carta dei diritti del fanciullo, non sono adulti "minorati" ma persone al cento per cento, e in quanto tali hanno diritto ad essere ascoltate.
Inoltre il loro punto di vista e il loro modo non convenzionale di mettere in relazione le cose ci possono aiutare a sviluppare un punto di vista diverso, capace di smascherare le contraddizioni e le ipocrisie in cui siamo imprigionati. Come quando, a volte, si cerca di spiegare una cosa "da adulti" a un bambino e ci si rende conto di quanto sia stupido ciò che si sta dicendo.
Tra le cose "stupide" e crudeli che si fanno nel sistema in cui viviamo c'è quella di marginalizzare i soggetti non produttivi, soprattutto in tempi di crisi come questo.
Siamo abituati a concepire l'idea di benessere di una società come prodotto interno lordo o reddito medio pro capite invece che, ad esempio, in termini di felicità e libertà di espressione, partendo proprio dalla possibilità delle fasce deboli di accedervi.
Allora abbiamo pensato che in questa giornata non vogliamo privarci dell'apporto dei più piccoli, non vogliamo far mancare loro il gioco e la possibilità di sognare il mondo nel quale desidererano vivere.
Nel frattempo noi adulti vorremmo discutere del mondo che stiamo costruendo e di quello che ci stanno o ci stiamo negando, ad esempio tramite i tagli ai servizi, alla pubblica istruzione, all'educazione.

Appuntamento alle 14,30 in piazza Nettuno

Partecipiamo tutti insieme a un gioco, in cui grandi e piccoli potranno costruire il loro presente e il loro futuro, riempiendolo dei nostri sogni e delle nostre aspirazioni,
e cercando di capire come realizzarli assieme e dal basso!

ore 14,30: Giochi con adulti e bambini: disegnamo il mondo che vogliamo
ore 15,30: Assemblea: "Uniti per il cambiamento globale"

Vi aspettiamo
Il Movimento "La PiazzaEducativa Bologna"