tag:blogger.com,1999:blog-52240663640838177152024-02-02T17:58:16.761+01:00educatori contro i tagliNuovo blog https://educatoriuniticontroitagli.noblogs.org/Unknownnoreply@blogger.comBlogger396125tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-12942850922282265572017-02-21T22:27:00.001+01:002017-02-21T22:27:33.648+01:00DA COSA PASSA IL RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONALITÀ DELL’OPERATORE SOCIALE?<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
La legge Iori-Binetti 2656 è giunta all'ultimo passaggio della sua approvazione definitiva in parlamento.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Cosa succederà da qui in avanti? Che finalmente la categoria dei lavoratori del sociale assumerà un nuovo riconoscimento all'interno del mercato del lavoro e dei Servizi? Che verrà definito chi sono, cosa fanno, quanto necessari sono? Che ci saranno nuovi investimenti, pubblici e privati, sui Servizi territoriali? Che il nostro contratto nazionale, scaduto ormai dal 2012, verrà preso finalmente in considerazione e si stabilirà un salario dignitoso per una categoria sfruttata e sottopagata? Che finalmente, con la definizione di un curriculum formativo universitario la nostra professione e la nostra categoria di lavoratori possano acquisire la meritata dignità sociale?<br />Queste sembrano le volontà sottese, eppure siamo molto preoccupati da quello che ci attende, a fronte delle insoddisfacenti risposte sulla reale attuazione e il reale impatto che la legge Iori-Binetti porterà nel lavoro quotidiano.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Più ci guardiamo attorno e più questa proposta di legge ci appare in contraddizione con la realtà dei Servizi alla persona e con le condizioni professionali di chi ci lavora in esso.<br />Una realtà che vede educatori scolastici che lavorano senza un’equipe e con ore di programmazione tendenti a zero, educatori abbandonati sul territorio a gestire gruppi in solitudine, senza una sede, un luogo fisso in cui poter svolgere le attività, colleghi che per mesi non vengono pagati, che fanno turni di notte “passivi”, non retribuiti, educatori che utilizzano le loro molteplici competenze per poter offrire un lavoro di qualità. Tutto questo in una realtà che continua a seguire la logica delle esternalizzazioni al ribasso e si concretizza in situazioni di grave precarietà lavorativa, rispetto ad un sempre maggior bisogno di risposte sociali ed educative. Non possiamo fare altro che chiederci se non siano proprio queste condizioni, così profonde e incancrenite da non essere più notate come invalidanti, a togliere la dignità non solo alla professione di operatore sociale, ma anche a chi stesso la svolge.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Nella complessità del “Welfare-Wild-West”, fa nascere dubbi e domande l'avvento di una legge che risulta slegata dal contesto in cui lavoriamo e dalla concretezza delle condizioni. Una legge che parla di università, di crediti e di mansioni ulteriori da acquisire, mai di tutele e riconoscimenti per i lavoratori, rischiando altresì di aggiungere ulteriori oneri economici ad una delle categorie in assoluto meno pagate in Italia.<br />Non riteniamo sia sbagliato puntare sulla formazione e sulla professionalizzazione degli educatori, tutt’altro, ma perché non investire sul diritto di formazione, sugli obblighi formativi annuali e non valorizzare in maniera ufficiale i percorsi di formazione continua? Perché rinforzare e riconoscere solo e soltanto i percorsi universitari come professionalmente formativi, consolidando sempre più gli interessi politici ed economici dell’accademia, anche in relazione alla fallita unificazione dei percorsi formativi in ambito sociale e sanitario, ignorando quindi le direttive europee?<br />Quest’ultimo punto ci sembra infatti l’elemento più contraddittorio e difficile da accettare della proposta di legge, insieme all’irrispettosa scelta, a cui finora nel concreto ufficialmente mai è stata proposta un’alternativa, di scaricare sulle spalle del singolo lavoratore l’onere economico del corso universitario obbligatorio da 60 crediti, previsto per chi, da norme transitorie, vorrà prendere l’equipollenza.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Il primo riconoscimento che serve alla categoria degli educatori è certo il riconoscimento della professionalità, ma non limitato al percorso accademico precedente allo svolgimento della professione, bensì di pari passo esteso obbligatoriamente ad un adeguato riconoscimento economico, bilanciato anche alla richiesta vincolante di un titolo di laurea e in linea con gli altri paesi europee paragonabili per livello economico e costo della vita al nostro, ed al miglioramento delle condizioni di lavoro e della qualità dei servizi.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Ricentriamo il dibattito su quello che veramente manca, da decenni, nel settore del lavoro sociale: un investimento in termini economici e di pensiero, che possa garantire veramente condizioni di lavoro dignitoso e un servizio di qualità per l’intero tessuto sociale.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
L’affermazione forte del nostro bisogno di senso, rispetto, valore e qualità, come educatori, lavoratori e persone, passa già attraverso un dialogo aperto, confronti e dibattiti sui territori, attraverso insomma una linea di discussione che attraversa l’intero paese e costruisce un’unità e una mobilitazione nazionale che si sta preparando ad emergere in maniera prorompente.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-top: 6px;">
Rete Nazionale Operatori Operatrici Sociali.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-84431276206232341322017-02-14T23:11:00.002+01:002017-02-14T23:11:18.974+01:00SPORTELLO D'ASCOLTO PSICOLOGICO PROMOSSO DAGLI EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
E' attualmente operativo lo "Sportello di ascolto psicologico per<br />lavoratori del sociale", costruito dagli Educatori Uniti Contro i Tagli<br />insieme alla Dottoressa Serena Saggiomo e Sara Loffredo.<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;"><br />Un piccolo primo passo per diffondere la cultura del benessere e della<br />tutela psicologica di professioni emotivamente faticose, troppo spesso<br />abbandonate a se' stesse.<br />Si accede ai colloqui prenotandosi al numero 3205739784 oppure<br />3391800060<br />Scrivendo all'email sportellodascoltoeucit@gmail.com<br />Lo sportello è gratuito ed è aperto da Gennaio 2017<br />tutti i Martedì presso gli spazi del TPO ( via Casarini 17/5) dalle<br />18:00 alle 21.30.</span></div>
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
Cosa non è:</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
- Non è uno spazio di psicoterapia personale né uno spazio per<br />"curare" dei disturbi.<br />- Non è un momento che sostituisce le supervisioni singole o di Equipe<br />che dovrebbe offrirti la cooperativa.</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Cosa può essere:</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
- uno spazio neutro e imparziale di riflessione sui vissuti personali<br />legati al proprio lavoro di educatore, ai rapporti con l'utenza e con la<br />"cornice" lavorativa.<br />- un aiuto per superare un momento di impasse emotivo legato al proprio<br />lavoro.<br />- un momento in cui, con l'aiuto di un esperto, si può valutare il<br />proprio livello di burnout e stress lavorativo ed essere informati sui<br />possibili percorsi da intraprendere.<br />- uno spazio libero di ascolto e di catarsi.</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Link audio per approfondimento: <a href="https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fsoundcloud.com%2Fradiokairos%2Fsignore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-10-gennaio-2017&h=ATNFzdjaExQEtWzAoePqye8GgGFUUGPlhqGKw49isMXzckj4nMZ3yyNN15GWAGWUIqXb9ppaSeeRlAPHO5poVuV2sowXA5d6-DmfZaGFTFpWeFd6czsKnCQYCSO3ZF_cCX2MZWiMk2k&enc=AZO_nqG9z492Yte24ITcY3Gioo7XMCwaVYKewR-e6CPJt9PVr2QChtDRp9ol2lxMxm5wPuTfXaqXs8PNC2PkWiKFbbtTBTlIu1BsjFCD2D0epnn3n29iuhGcCiF_o-CPorw3Yv2o0U_nKJ7orD8pvijhB7fa0Kyu-SEn2bHAInRzrDZoNjQNKU37Us8BusJRCheX9E00XL1SCLa1SM80qmwd&s=1" rel="nofollow" style="color: #365899; cursor: pointer; font-family: inherit; text-decoration: none;" target="_blank">https://soundcloud.com/…/signore-e-signori-il-welfare-e-spa…</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgr5DTL4GaVVwgbjPDHU2fZiWDttcQTHZdOd0uogxPlH5LsDjAUe88dTWScfRHCiKGuxgJ7fLa1Mdv8DCRxk8oxA-xnAIw4F2t6C7BstmcUwiDInFN8a0fLsDdjhX6g4mFAFjd3f5O9no/s1600/Burn-out+last+versione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgr5DTL4GaVVwgbjPDHU2fZiWDttcQTHZdOd0uogxPlH5LsDjAUe88dTWScfRHCiKGuxgJ7fLa1Mdv8DCRxk8oxA-xnAIw4F2t6C7BstmcUwiDInFN8a0fLsDdjhX6g4mFAFjd3f5O9no/s320/Burn-out+last+versione.jpg" width="225" /></a></div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-9978230391659296242017-02-01T19:57:00.001+01:002017-02-01T19:57:08.905+01:00NUOVO BLOGVi informiamo che da oggi sarà operativo il nostro nuovo blog https://educatoriuniticontroitagli.noblogs.org/ questo blog rimarrà aggiornato ancora per qualche giorno per rimane come archivio delle nostre lotte, campagne, feste, eventi ed informazione fatta dal 2011 ad oggi. Continueremo ad informarvi dal nostro nuovo Blog e come sempre dalla nostra pagina facebook e dalla nostra trasmissione "Signore e signori il welfare è sparito!". Stay tuned...Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-65827585787325595762017-01-26T17:46:00.003+01:002017-01-26T17:46:58.708+01:00Nostro pensiero per Nadia Pulvirenti<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Nadia</span><br style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;" /><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Sei morta nel giorno in cui correva l’anniversario della morte di Giulio e a guardarli sui social network, oggi i vostri sorrisi si assomigliano tantissimo. La nostra meglio gioventù: le vostre immagini di ragazzi pieni di vita sono tutto ciò che c’è rimasto per sperare ancora in questo paese così ingrigito e stanco. Siete molto più vivi voi di tutti questi celebranti di messe riparatrici che sghignazzano perché potranno finalmente riempire le poltrone dei loro macabri </span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">talk show con il vostro sangue. Che mestiere farabutto il nostro, Nadia: ci si può anche morire, in un turno qualsiasi, tra le sedie di un refettorio all’ora di pranzo, a un quarto di secolo di vita appena scoccato. E tutti giù a scrivere che è morta una santa, una martire che dedicava il suo tempo ai più sfortunati, agli ultimi. Io no, io dico che non è morta una santa, ma una lavoratrice, una mia collega, un’operaia della cura, una funzionaria delle relazioni umane. Un mestiere impenetrabile il nostro, Nadia: la stragrande maggioranza di persone non lo concepisce neppure: quando ci va bene, questi pensano che siamo dei bravi ragazzi che fanno del bene al prossimo, una colonia di boy scout altruisti che formano la propria personalità in eterno donandosi agli altri. Nessuno che dice che per questo ci meriteremmo uno stipendio più decoroso, delle condizioni contrattuali più degne, una legislazione adeguata e non affidata alla contrattazione parlamentare tra i vari tutori dei diversi baronati universitari. Adesso tutti giù a scrivere che ci vogliono le telecamere nei luoghi dove lavoriamo, come se ci fosse differenza a essere filmati o no quando si muore, tutti a mettere in evidenza che quello era un marocchino, e tutti giù con i “sbattiamoli fuori questi bastardi”. Quanta banalità scorre nelle vene di chi guarda la vita passargli accanto senza viverla e commentandola soltanto. Mi piacerebbe che potessi rispondere tu a questi idioti dell’attimo dopo, a questi sciacalli delle disperazioni altrui, mi piacerebbe che fossi tu a mandarli tutti quanti affanculo. Ma tu ora stai in silenzio e io non so dove sei. Tocca a noi difendere il senso di ciò che facevi, di ciò che facciamo ogni giorno. Tocca a noi mantenere in vita il tuo sorriso Nadia, il tuo sorriso così simile a quello di Giulio.<br />Paolo Coceancig<br />Educatori Uniti Contro i Tagli - ReNOS</span><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Link articolo: http://www.lastampa.it/2017/01/24/italia/cronache/omicidio-a-iseo-uccide-a-coltellate-una-volontaria-allinterno-di-una-struttura-protetta-4fGTqC9AnnRu0AaaqkBnHM/pagina.html</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-75169454118411810462017-01-20T18:13:00.001+01:002017-01-23T19:51:15.508+01:00Aperte prenotazioni "Sportello di ascolto psicologico per lavoratori del sociale".<b><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">E' attualmente operativo lo "Sportello di ascolto psicologico per lavoratori del sociale", costruito dagli Educatori Uniti Contro i Tagli insieme alla Dottoressa Serena Saggiomo.</span><br style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;" /><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Un piccolo primo passo per diffondere la cultura del benessere e della tutela psicologica di professioni emotivamente faticose, troppo spesso abbandonate a se' stesse.</span><br style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;" /><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Si accede ai colloqui prenotandosi al numero 3205739784.</span><br style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;" /><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Scrivendo all'email sportellodascoltoeucit@gmail.com</span><br style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;" /><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Lo sportello è gratuito</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"> ed è aperto da Gennaio 2017<br />tutti i Martedì presso gli spazi del TPO ( via Casarini 17/5) dalle 17.30 alle 21.30.</span></b><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><b><br /></b></span>
<br />
<div style="background-color: white; color: #666666; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.08px; margin-bottom: 1em; margin-top: 1em;">
<b>Cosa non è:</b></div>
<div style="background-color: white; color: #666666; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.08px; margin-bottom: 1em; margin-top: 1em;">
<b>- Non è uno spazio di psicoterapia personale né uno spazio per "curare" dei disturbi.<br />- Non è un momento che sostituisce le supervisioni singole o di Equipe che dovrebbe offrirti la cooperativa.</b></div>
<div style="background-color: white; color: #666666; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.08px; margin-bottom: 1em; margin-top: 1em;">
<b>Cosa può essere:</b></div>
<b><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"></span></b><br />
<div style="background-color: white; margin-bottom: 1em; margin-top: 1em;">
<div style="color: #666666; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.08px;">
<b>- uno spazio neutro e imparziale di riflessione sui vissuti personali legati al proprio lavoro di educatore, ai rapporti con l'utenza e con la "cornice" lavorativa.<br />- un aiuto per superare un momento di impasse emotivo legato al proprio lavoro.<br />- un momento in cui, con l'aiuto di un esperto, si può valutare il proprio livello di burnout e stress lavorativo ed essere informati sui possibili percorsi da intraprendere.<br />- uno spazio libero di ascolto e di catarsi.</b></div>
<div style="color: #666666; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.08px;">
<b><br /></b></div>
<span style="font-size: x-small;"><b style="color: #666666; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; line-height: 16.08px;">Link audio per approfondimento: </b><span style="color: #666666; font-family: helvetica neue, helvetica, arial, sans-serif;"><span style="line-height: 16.08px;"><b>https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-10-gennaio-2017</b></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj95jL_-sg9c7_RDrM7WvrMBpax1_VXyC4uj7mq1sDYvt7Oj5nk1J3vPvueuouyAtTtpHxdBamb7RDAbi8v0iPlQwOpxg7vFPG8gXgtWZSGrWbgf2lbhfybzky6uAadA7TRycbN4y8VpMA/s1600/logo+nuovo+panda.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj95jL_-sg9c7_RDrM7WvrMBpax1_VXyC4uj7mq1sDYvt7Oj5nk1J3vPvueuouyAtTtpHxdBamb7RDAbi8v0iPlQwOpxg7vFPG8gXgtWZSGrWbgf2lbhfybzky6uAadA7TRycbN4y8VpMA/s320/logo+nuovo+panda.png" width="229" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #666666; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.08px; margin-bottom: 1em; margin-top: 1em;">
<b><br /></b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-65987345807488982182017-01-03T11:55:00.002+01:002017-01-03T11:55:35.079+01:00“SPORTELLO DI SOSTEGNO PER EDUCATORI”<div class="MsoNormal" style="background: white;">
Gentilissime/i
tutte/i<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
alcuni
mesi fa siamo stati contattati da Serena che, dopo averci conosciuto attraverso
il web, ha voluto farci una proposta che nella sua semplicità abbiamo trovato
molto stuzzicante. Pur essendo psicologa di formazione, Serena opera da
anni come educatrice in una cooperativa. Avendo visto nella sua realtà
lavorativa molti colleghi andare in difficoltà sul piano psicologico per tutta
una serie di questioni ben note a chi fa i nostri mestieri, e rilevata la
necessità di aprire spazi di elaborazione per i vissuti più faticosi, ha
provato a proporre in giro l'attivazione di uno sportello d'ascolto senza mai
averne a rimando una risposta positiva. <span class="apple-converted-space"> </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
Noi
invece condividiamo questa necessità, per cui ben volentieri abbiamo accolto
tale proposta. Il senso stesso della nostra esistenza come "<i>Educatori
uniti contro i tagli</i>", tra l'altro è anche quello di proporsi come
gruppo d'appoggio per i colleghi che vogliono attivare iniziative che in
qualche modo sperimentino forme operative di cambiamento per chi pratica
mestieri di cura dell'altro e dunque è soggetto a particolari forme di
patalogie.<span class="apple-converted-space"> </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
Il<span class="apple-converted-space"> </span><i>burnout,<span class="apple-converted-space"> </span></i>per esempio,<span class="apple-converted-space"><i> </i></span>ormai da tempo è riconosciuto
come sindrome da affaticamento lavorativo e malattia professionale peculiare
del nostro settore, non di meno risulta ancora complesso individuarlo e
riconoscerlo per prevenirlo. Non di rado la cosa ha delle ricadute a livello di
sofferenza psicologica anche sulla propria vita personale. Aggiungiamo
inoltre che il taglio delle risorse non permette più alle cooperative di
appartenenza di investire cifre importanti sulla prevenzione di tali disturbi
in supervisioni, formazioni o altre opportunità del genere. <span class="apple-converted-space"> </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
Ecco
dunque che, con la proposta di Serena, nel nostro piccolo proveremo a dare un
punto di riferimento ai colleghi che riterranno di averne bisogno e, perché no,
anche a cercare di fungere da stimolo per la diffusione di pratiche
socializzanti tra chi opera nei nostri ambiti e rischia costantemente di
scivolare nella faticosa condizione di "solitudine professionale".
Cominceremo con un breve periodo sperimentale dove allo sportello ci sarà
principalmente Serena, viste anche le sue competenze e la sua formazione
professionale (http://www.psichebologna.it/), nel caso sarà necessario, provvederemo
in un secondo momento ad affiancarla con altre figure accredidate. <span class="apple-converted-space"> </span><o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Lo sportello è gratuito ed è aperto da Gennaio 2017</div>
<div class="MsoNormal">
tutti i Martedì presso gli spazi del TPO ( via Casarini 17/5) dalle 17.30 alle 21.30.</div>
<div class="MsoNormal">
Lo sportello, gestito da psicologi psicoterapeuti,</div>
<div class="MsoNormal">
offre un percorso di massimo 5 colloqui di sostegno sul tema dello stress lavorativo correlato al ruolo di lavoratore del sociale.</div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Si accede ai colloqui prenotandosi al numero 3205739784– Dott.ssa Serena Saggiomo</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO PER EDUCATORI</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Cosa non è:</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>- Non è uno spazio di psicoterapia personale né uno spazio per "curare" dei disturbi.</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>- Non è un momento che sostituisce le supervisioni singole o di Equipe che dovrebbe offrirti la cooperativa.</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Cosa può essere:</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>- uno spazio neutro e imparziale di riflessione sui vissuti personali legati al proprio lavoro di educatore, ai rapporti con l'utenza e con la "cornice" lavorativa.</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>- un aiuto per superare un momento di impasse emotivo legato al proprio lavoro.</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>- un momento in cui, con l'aiuto di un esperto, si può valutare il proprio livello di burnout e stress lavorativo ed essere informati sui possibili percorsi da intraprendere.</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>- uno spazio libero di ascolto e di catarsi.</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqkjKhwpvD8Zb1Li5PjllLh7vy53o4yO7Mu_BIEqMMzopwWz3whkPUr7Ug4YCU0LhksPDXSZjrdgG4_lhN73yhRQ49wv01PQTN4jFxI8vmgW8sGh-wb2ZMdi-1-64iEgzk3ofvBNYQAf0/s1600/logo+nuovo+panda.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqkjKhwpvD8Zb1Li5PjllLh7vy53o4yO7Mu_BIEqMMzopwWz3whkPUr7Ug4YCU0LhksPDXSZjrdgG4_lhN73yhRQ49wv01PQTN4jFxI8vmgW8sGh-wb2ZMdi-1-64iEgzk3ofvBNYQAf0/s320/logo+nuovo+panda.png" width="229" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<b><br /></b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-36751438433706041462016-12-31T11:33:00.001+01:002016-12-31T11:33:15.868+01:00BUON 2017 <div class="MsoNormal">
<b><i><span style="font-size: 12pt;">“Non
esiste notte tanto lunga, da impedire al sole di risorgere.”<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i><span style="font-size: 12pt;">(Anonimo)<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12pt;">Abbiamo
voglia di raccontarcela che il 31 dicembre è un giorno come un altro, che le
ruote della vita girano ogni giorno uguali e che ogni giorno può esser quello
buono per farci svoltare su strade fino al momento prima impensabili. Tutto
vero, ma i numeri, le date convenzionali, esistono proprio per questo: per farci
fermare a riflettere, fare dei bilanci, valutare il prima e pensare al dopo. Dunque, fuori il 2016 e dentro il 2017. Quello
passato avrebbe finalmente dovuto essere l’anno buono per una legge a tutela della
nostra categoria. La bozza iniziale a firma Iori, certamente promettente, è
stata come da prassi parlamentare saccheggiata da emendamenti che più che migliorare
la proposta iniziale, hanno avuto l’unico scopo di assecondare gli interessi
delle varie “botteghe” coinvolte. Nonostante l’evidente peggioramento (basti
pensare al ripristino del <i>nonsense</i>
dei due percorsi di studio), rimane condizione troppo importante per la
categoria che quel che procedimento legislativo arrivi a buon termine. Eccolo
dunque il primo fioretto per l’anno nuovo: scongelare il provvedimento che le
dimissioni del governo hanno al momento accantonato in frigorifero. Vicino a
questo ci mettiamo pure l’approvazione del contratto integrativo provinciale
per i lavoratori della cooperazione sociale, l’avvio di una campagna per il
riconoscimento di tutti i lavori di cura, compreso il nostro, tra le categorie
dei lavori usuranti con l’acquisizione dei benefici annessi, l’inserimento in
pianta stabile di clausole tese a evitare il minimo ribasso nelle gare
d’appalto ecc. Potremmo continuare all’infinito, perché ciò che realmente al
momento manca è la consapevolezza della posta in gioco, in altre parole di cosa
possa implicare dal punto di vista culturale lo svilimento dei servizi sociali.
Sembra quasi che ci sia rasseganti all’idea del <i>welfare fai da te</i>, rinunciando a priori a lottare per un diritto
che dovrebbe essere considerato un bene comune irrinunciabile. Senza <i>welfare</i> una società è più incivile. Punto.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12pt;">Ma ora
bando ai proclami e via agli auguri: buon 2017 a tutte le colleghe e i colleghi
sparsi nella penisola, alcuni impegnati con noi nella Rete Nazionale degli
Operatori Sociali, a tutte le persone cui prestiamo i nostri servizi e ai loro
cari, ai “compari”del TPO che da sempre ospitano le nostre iniziative, a chi ha
percorso con noi pezzi di cammino e a chi li percorrerà in futuro. Brindiamo e
festeggiamo pure stanotte, ce lo siamo meritati più di altri, consapevoli che
da domani si ricomincia a lottare per una società più giusta e meno diseguale.
Chiunque lo farà, sappia che potrà sempre contare sul nostro umile contributo. <o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-size: 12pt;">Educatori contro i tagli-Renos<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5kz7NqekSH__7O2aDz7xlzyTOdQj0oiBjDCbsigFK5tmEL-cGcP_47nXdhuxHqSJdP2feybwiAR-zWUGxh68Izx1govCBhEkfuSML-L95stXQQyXiujFqMfZ_gPSzsDDp0gwNqG4vvgI/s1600/logo+nuovo+panda.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5kz7NqekSH__7O2aDz7xlzyTOdQj0oiBjDCbsigFK5tmEL-cGcP_47nXdhuxHqSJdP2feybwiAR-zWUGxh68Izx1govCBhEkfuSML-L95stXQQyXiujFqMfZ_gPSzsDDp0gwNqG4vvgI/s320/logo+nuovo+panda.png" width="229" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></i></b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-83475169785079883622016-12-12T21:25:00.003+01:002016-12-12T21:26:12.694+01:00Approfondimento su rinnovo contratto integrativo provinciale cooperative sociali Bologna<div class="MsoNormal">
Stiamo seguendo le trattative per il rinnovo del contratto
integrativo provinciale delle cooperative sociali a Bologna, unica provincia in
regione dove non è stato trovato l’accordo tra le parti sindacali e le
rappresentanze delle cooperative sociali. Nella nostra trasmissione “Sig.re e
sig.ri il welfare è sparito!” abbiamo sentito ambo le parti per comprendere
meglio le posizioni dei sindacati e delle cooperative sociali. Potete ascoltare
Maurizio Serra della Cgil Bologna e Simone Fabbri di Legacoop sociali Bologna.
Vi terremo aggiornati sugli eventuali sviluppi della trattativa. </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Link trasmissione con M. Serra Cgil: <a href="https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-22-novembremp3">https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-22-novembremp3</a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Link trasmissione con S. Fabbri Legacoop: <a href="https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-29-novembremp3-1">https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-29-novembremp3-1</a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDR6KxzfqR2NXCz2m5d9zSuO2MssFxSMsA7J_OI4rz4Up_PV5BszbdEn2jCkd-a4XM1xnfF7E9k9Q89wX_7OxiFJmbGQcQs0z_6s54xAp56o3ITaECGH1A4f1c0bGntNtYcz9qWG8giVM/s1600/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDR6KxzfqR2NXCz2m5d9zSuO2MssFxSMsA7J_OI4rz4Up_PV5BszbdEn2jCkd-a4XM1xnfF7E9k9Q89wX_7OxiFJmbGQcQs0z_6s54xAp56o3ITaECGH1A4f1c0bGntNtYcz9qWG8giVM/s320/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-52509230532332422912016-11-22T23:09:00.002+01:002016-12-05T21:19:39.776+01:00"FESTA DELL'ORGOGLIO EDUCATIVO - NO CUT PARTY 8" SABATO 10 DICEMBRE DALLE 20:00 AL TPO BOLOGNA.<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">Gli Educatori Uniti Contro i Tagli presentano la Festa dell'Orgoglio Educativo, iniziativa di auto finanziamento per sostenere le nostre campagne, eventi, programma radio, libera informazione sul mondo del sociale e lotte. Cinque anni di presenza sul territorio per difendere diritti, reddito, lavoro e dignità professionale e ancora una volta chiediamo il vostro sostegno e contributo. Vi aspettiamo numerosi. Programma della serata:</span><br />
<br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;" />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">Dalle 20:00 Aperitivo-cena con "Mucchio Selvaggio" e suoi ciacci e tigelle dall'Appennino.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;" />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">- Musica ed integrazione: live acustico "Alpha Band"</span><br />
<br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;" />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">- Presentazione "Sportello ascolto psicologico lavoratori/trici del sociale curato dalla Dott.ssa Serena Saggiomo.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;" />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">- Breve presentazione Coordinamento Educatori Uniti Contro i Tagli - ReNOS</span><br />
<br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;" />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">- Dalle 22:30 LIVE con ETNIA SUPERSANTOS E NICO ROYALE</span><br />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">a seguire Dj SET con Dj Rox (Etno, Ska, Reggae e Rock selection)</span><br />
<br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;" />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">INGRESSO 3 EURO</span><br />
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;"><br /></span>
<span style="color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">Evento facebook: </span><span style="font-size: 14px; line-height: 18.76px;">https://www.facebook.com/events/1705821706401992/?active_tab=about</span></span><br />
<span style="color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18.76px;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8kvcsFdwwoNBi4B49O_FzKqKPxAx8iliF8Mbftt2IRT2eSBUKvQ_HyPwXdBuXqXlNLlno4fBsG7_kBtqRlOeQLPqC4pF_uQ_Hlv93LL6OaIZfxDElbhytXZHnKKnGd5mS_dftqaB8lkU/s1600/Locandina_rosso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8kvcsFdwwoNBi4B49O_FzKqKPxAx8iliF8Mbftt2IRT2eSBUKvQ_HyPwXdBuXqXlNLlno4fBsG7_kBtqRlOeQLPqC4pF_uQ_Hlv93LL6OaIZfxDElbhytXZHnKKnGd5mS_dftqaB8lkU/s320/Locandina_rosso.jpg" width="240" /></a></div>
<span style="color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18.76px;"><br /></span></span>
<br />
<span style="color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18.76px;">-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------</span></span><br />
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px;">
"FESTA DELL'ORGOGLIO EDUCATIVO", gli Educatori Uniti Contro i Tagli presentano lo "Sportello ascolto psicologico lavoratori/trici del sociale" curato dalla Dott.ssa Serena Saggiomo.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
SPORTELLO DI SOSTEGNO PER EDUCATORI</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Perche’</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Il lavoro di educatore (in qualunque servizio venga prestato) porta inevitabilmente ad entrare in contatto con realta’ difficili che molto spesso non vengono metabolizzate correttamente e, se non affrontate in modo adeguato e con il giusto sostegno, possono essere causa di stress e conflitti nell’operatore.<br />Le peculiarita’ delle professioni di aiuto, la specifica difficolta’ dell’utenza e la caratteristica spesso precaria e instabile del lavoro di educatore possono facilmente creare vissuti di insicurezza, stress e disagio nel lavoratore con conseguenze che possono spaziare da disturbi psicosomatici a vissuti di ansia generalizzati, e un senso di impotenza.<br />Il burnout è generalmente definito come “sindrome di esaurimento emotivo, di depersonalizzazione e derealizzazione personale, che può manifestarsi in tutte quelle professioni con implicazioni relazionali molto accentuate”.<br />Tale problematica viene spesso pero’ sottovalutata sia dalla “dirigenza” (che finisce per abituarsi ad un continuo “turnover” dei lavoratori con relativi costi e disagi per l’utenza) che dagli educatori stessi, che finiscono per percepire il loro malessere come “inadeguatezza al ruolo” o che finiscono per soffrire di disturbi anche fisici, legati a stress e sovraccarico di lavoro.<br />La presenza di uno sportello di sostegno psicologico puo’ rappresentare un modo per raccogliere dati (in forma rigorosamente anonima) su che proporzioni ha raggiunto questo fenomeno nella citta’ di Bologna, un tempo famosa per il suo modello di Welfare, e per sostenere il singolo educatore, aiutarlo a prendere coscienza del problema e consigliargli percorsi adatti, volti soprattutto a costruire una cultura del benessere nel lavoratore.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Come</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Lo sportello e’ aperto un pomeriggio a settimana e offre un Massimo di 5 colloqui a persona ed e’ gestito da una psicologa-psicoterapeuta di orientamento psicodinamico.<br />Ai colloqui si accede gratuitamente tramite prenotazione telefonica e ogni colloquio dura circa 45 minuti.<br />Il colloquio (protetto dal segreto professionale) ruotera’ attorno alle necessita’ dell’educatore e avra’ come finalita’:<br />- Ascoltare in uno spazio neutro e libero il disagio che il lavoratore porta, e riflettere con lui sulle sue possibili origini, in modo da prevenire manifestazioni come acting out o somatizzazioni.<br />- Promuovere una cultura del benessere psicologico del lavoratore che puo’ diventare motore di una richiesta concreta da parte degli educatori di maggiori politiche di sostegno lavorativo.<br />- Rilevare e monitorare alcuni indicatori di rischio in determinati servizi, dovuti anche ad una carenza di attenzione psicologica nei confronti del lavoratore.</div>
<span style="color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18.76px;"></span></span><br />
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-top: 6px;">
Ulteriori dettagli vi saranno dati durante la presentazione, vi aspettiamo!</div>
<div>
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 19.32px;">--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------</span></span></div>
<div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px;">
Sabato 10 dicembre "Festa dell'orgoglio educativo", aperitivo con ALFA BAND "Musica ed integrazione":</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
ALFABAND</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-top: 6px;">
La storia di Alfaband inizia dall’incontro con Alfredo Albertan Min, alla scuola popolare di musica Ivan Illich di Bologna, quando i suoi genitori lo iscrivono alle lezioni individuali di batteria. Alfredo soffre della sindrome della X-fragile, una malformazione genetica del cromosoma X. All'epoca, nove anni di età, la musica era uno dei percorsi tramite i quali i suoi genitori hanno cercato di offrirgli un’opportunità per esprimersi. Alfredo non era interessato ad un apprendimento delle tecniche, ma voleva interagire utilizzando un linguaggio improvvisativo, di puro sfogo catartico, su piatti e tamburi. Provammo poi a coinvolgere anche altri allievi, per arricchire questa interazione, con l'intera classe di batteria, con l'immediato risultato di vedere molta più energia e motivazione da parte di Alfredo, che coinvolgeva quindi tutti gli altri. Alfredo cominciava così a raccontare agli amici e compagni di scuola di suonare in un gruppo. Questo ci diede l’idea di provare a formare, negli anni successivi, non più una classe di batterie, ma un vero gruppo di strumenti eterogenei, coinvolgendo volontari tra gli allievi e gli insegnanti della scuola stessa. In queste occasioni Alfredo ha dimostrato di essere in grado di esprimersi musicalmente anche con il pianoforte e con la voce. L'organico cambiava a seconda delle disponibilità dei volontari, fino a quando abbiamo deciso di formare un gruppo al di fuori della realtà di ‘scuola’ e abbiamo consolidato il gruppo ad un quartetto, formato da Alfredo, alla batteria, pianoforte, voce e percussioni; Emiliano Visconti, chitarra; Marco Venturi, pianoforte e Mario Martignoni, batteria e percussioni. Insieme abbiamo deciso il nome del gruppo, un nome obbligato, visto che Alfa è il diminutivo abituale di Alfredo. Va aggiunto che tutto il percorso effettuato in questi anni non è assolutamente né didattico né terapeutico. I rapporti che si sono creati sono di scambio, perchè se da un lato i “musicisti” che ne hanno fatto parte hanno portato il loro bagaglio tecnico e di esperienza del linguaggio musicale, dall'altro lato l'espressività, le dinamiche, la spontaneità, portate da Alfredo, hanno arricchito in maniera del tutto particolare l'organico. Consideriamo anche che tutti i brani prodotti partono sempre da una idea di Alfredo che viene poi elaborata da tutti. Un primo repertorio fu creato dagli avvicendamenti di Alfa ai vari strumenti che lo interessavano, con la conseguente attribuzione dei titoli ai brani. Un altro progetto, sempre su proposta di Alfa, è stata la sonorizzazione del video-documentario delle grotte di Frasassi. Negli ultimi tempi la scrittura dei testi e la loro interpretazione è diventata la forma che esprime meglio la creatività di Alfredo, e il suo ruolo di vocalist è diventato decisamente preponderante. In seguito ci sono stati ulteriori avvicendamenti nel gruppo, che ora presenta questa formazione: Alfredo Albertan Min: voce, testi; Daniele Calandra: chitarra; Marco Venturi: tastiere; Pierpaolo Vicinelli: basso; Mario Martignoni: batteria.<br />Come conclusione possiamo affermare che situazioni come Alfaband possono risultare terapeutiche, ma altrernando i ruoli di ‘terapeuta’ e ‘fruitore’.</div>
</div>
<div>
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 19.32px;">-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------</span></span></div>
<div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px;">
ETNIA SUPERSANTOS ALLA “FESTA DELL’ORGOGLIO EDUCATIVO” SABATO 10 DICEMBRE AL TPO</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
A NON-BIOGRAFIA ETNIA SUPERSANTOS.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-top: 6px;">
Il discorso musicale avviato dai grandi autori italiani alla fine degli anni ’70 e proseguito negli anni ’80, quella canzone che aveva rotto gli argini della definizione di genere, è rientrata nei ranghi.<br />Ispirati da quella stagione musicale, i supersantos riavviano i lavori, modernizzando e facendo proprio quello spirito d’avventura. E’ una musica cordiale, frizzante, condita qua e la con qualche battuta di spirito, che fa della semplicità la sua cifra stilistica. Un itinerario artistico senza gravità, molto sincopato e fatto col groove. Il suono dei Supersantos è una commistione di folk, pop, blues, dance anni 80, reggae, rocksteady e swing che converge in un'unica direzione: La Canzone, La Canzonetta, La Canzonaccia, La Canzonissima, La Canzonata... Le melodie e le parole scritte da Bruno Damiani lottano nel tentativo di avvicinare tematiche sociali, disimpegno e poesia ad una genuina spensieratezza sonora. La sua missione è quella di amalgamare testi e sonorità, di scovare armonie e ritornelli. Il collante che tiene assieme tutti questi elementi apparentemente inconciliabili è l’idea, il suono musicale della band la personalità. I supersantos si autodefiniscono “avventurieri della musica”. La lunga gavetta ha permesso alla band di esibirsi nelle situazioni più diverse, dai locali alle manifestazioni di tutta Italia, di vincere premi e ricevere riconoscimenti. La forte attitudine comunicativa della band si tramuta in spettacoli solari, in una miscela di ritmo ed ironia con una buona risposta di pubblico. Nel 2009 vincono il premio di booking messo in palio dall’ etichetta indipendente “La fabbrica” nella finale emiliano-romagnola di Martelive. Nel luglio dello stesso anno, dopo diverse demo, registrano il loro primo vero disco "Arlecchino Cinema" negli studi Adesiva Discografica di Milano con la direzione artistica di Paolo Iafelice (De Andrè, Capossela, Silvestri, Pacifico...). Nel 2011 presso i giardini sonori di Piacenza registrano l'inedito " Io la frikkettona e il rakkettone",<br />mixato da Cristiano Sanseri, presente nell' Emilia Romagna Indie compilation. Nello stesso anno esce il singolo "Radio Radio Radio" con la partecipazione di Gianluigi Carlone (Banda Osiris, registrato negli studi di Adesiva discografica da Paolo Iafelice ), seguito dal videoclip che anticipa l'uscita del nuovo album. Dopo un freddo inverno passato tra sale prove, studi e case chiuse esce il 19 giugno 2012 il secondo album in studio a Milano "L' abominevole uomo delle fogne"Arricchiscono il lavoro strumentisti d’eccezione come Gianluigi Carlone (Banda Osiris), Francesco Giorgi (Trio Radio Marelli), Gianni Masci (Jolaurlo), Gaetano Santoro (Roy Paci, Aretuska) e Roberto Solimando (Musici). Il disco viene promosso da Puglia Sound e Adesiva Discografica e, seguito da un tour che in ottobre dello stesso anno porterà la band addirittura fino a Sarajevo nella ricerca di questo abominevole uomo, forse anello mancante dell'evoluzione darwiniana o, forse unico elemento comune di ogni essere umano?...continua...</div>
</div>
<div>
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 19.32px;">--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------</span></span><div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 13.5pt;">
<span style="color: #1d2129;">Biografia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 12.05pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 12.05pt;">
<span style="color: #1d2129;">NICO ROYALE <br />
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--><o:p></o:p></span></div>
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 12.05pt;">
<span style="color: #1d2129;">All' anagrafe Nicola Boreali, è uno degli artisti più
interessan<wbr></wbr>ti della scena reggae e dancehall italiana. Con il suo stile
melodico ma a<span class="textexposedshow">llo stesso tempo esplosivo si esprime
su ogni tipo di sonorità dal roots al dub, dalla dancehall all'hip hop.</span><span class="apple-converted-space"> </span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Dopo i primi anni come batterista<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">nel gruppo
punk Twine Baskets si innamora del reggae ed inizia la sua carriera come mc
nella Casalypso Big Family Crew, fondata nei primi anni 2000.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Nello stesso periodo registra i primi singoli
assieme a Mickey Tuff di Forward the Bass Hi-Fi e assume il nome di Nico
Royale, mentre è chitarrist<wbr></wbr>a e voce della band reggae bolognese Baba
Sound.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Nel 2003 partecipa come attore a «Quanti siamo
Quelli che siamo», film di Enza Negroni sugli ultrà bolognesi,<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">interpreta<wbr></wbr>nto
il ruolo di "Sandrino"<wbr></wbr>, storico ultrà rosso-blu.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Nel 2005 si trasferisc<wbr></wbr>e e vive per un anno a
Città del Messico dove entra in contatto con la scena locale esibendosi<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">in
Messico, Panama e Cuba. Collabora con molti artisti centro e sud americani fra
cui El Aaron (Mex), Boca Floja (Mex), Ness Y Los Sensaciona<wbr></wbr>les (Panama)</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Tornato in Italia incide prima un demo omonimo nel
2006 e poi, nel 2009, il primo cd ufficiale dal titolo "Singa"
prodotto dall' etichetta ed associazio<wbr></wbr>ne culturale "Montagna di
Suono" con il supporto del progetto B-Dub (Matteo Magni e Marco Fioretti)</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">La title track "Singa" verrà stampata su
un vinile 45 giri dall' etichetta Segnale Digitale.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Negli anni successivi<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">gira in
lungo e largo la penisola assieme a uno dei pioneri del reggae italiano,
Markone, del gruppo Bombabomba<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">membro di B-dub e con il quale, da quel momento in avanti
condivider<wbr></wbr>à molti concerti, produzioni<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">ed
esperienze<wbr></wbr>.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">L'incessan<wbr></wbr>te attività live trova riscontro
ovunque, anche oltre confine (Spagna, Svizzera, Repubblica<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">Ceca,
Slovacchia<wbr></wbr>, Francia, Germania, Portogallo<wbr></wbr>, Inghilterr<wbr></wbr>a) tanto
che nel 2010 ritorna in Messico per un tour di 10 date sold out assieme al
collettivo<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">Bungalo Dub.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Sempre nel 2010 inizia ad esibirsi e a collaborar<wbr></wbr>e
con <st1:personname productid="la Dangerous" w:st="on">la Dangerous</st1:personname>
band, backing band formata da alcuni dei migliori musicisti reggae italiani.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Dopo il disco d'esordio "Singa" (Montagna
di Suono 2009) realizza numerosi singoli prodotti da etichette italiane ed
internazio<wbr></wbr>nali come Bizzarri Records, Greezly production<wbr></wbr>, Nite Lite,
Supersonic<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">Sound, Dasvibes jamaica, Germaica Records, Shastri Music,
Dreadsquad<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">e altre ancora.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Nel 2014 esce il suo secondo album "Illegale"<wbr></wbr>.
L' album viene definito dallo stesso artista "pirata" in quanto
frutto della collaboraz<wbr></wbr>ione con Rap Pirata, etichetta fondata dal rapper
Inoki.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Nel 2015 il collettivo<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">basco
"Revolutio<wbr></wbr>nary Brothers" pubblica il suo secondo 45 giri: Sing
With My Heart.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Nello stesso anno firma per l' etichetta torinese
Trumen Records.</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">Il 20 maggio del 2016 esce "Ghetto Stradivari<wbr></wbr>",
il terzo album ufficiale,<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">assieme al nuovo video "Vorrei", girato tra
luoghi suggestivi<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">e abbandonat<wbr></wbr>i a Bologna e Livorno. L'album in poche
ore arriva al secondo posto della classifica<wbr></wbr></span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="textexposedshow">reggae di
Itunes italia.</span><span class="apple-converted-space"> </span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">#GhettoStr<wbr></wbr>adivari</span><br />
<span class="textexposedshow">> ascoltalo su SPOTIFY:</span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="fwb"><b><a href="http://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fspoti.fi%2F1XrkzTW&h=zAQEekg2n&s=1" style="cursor: pointer;" target="_blank"><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">http:/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><wbr></wbr><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><span style="display: inline-block;">spoti.fi</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">1XrkzTW</span></a></b></span><br />
<span class="textexposedshow">> compralo su ITUNES:</span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="fwb"><b><a href="http://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fsmarturl.it%2Fghetto_iTunes&h=dAQEBM-La&s=1" style="cursor: pointer;" target="_blank"><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">smarturl.</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">i</span><wbr></wbr><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><span style="display: inline-block;">t</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">ghetto_iTu</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">n</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">es</span></a></b></span><br />
<br />
<br />
<span class="textexposedshow">SINGA (2009):</span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="fwb"><b><a href="http://www.rockit.it/nicoroyale/album/singa/11206" style="cursor: pointer;" target="_blank"><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">http:/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><wbr></wbr><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><span style="display: inline-block;">www.rockit</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">.</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">it</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">nicoroyale</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">album</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">singa/11206</span></a></b></span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">ILLEGALE (2014):</span><span class="apple-converted-space"> </span><span class="fwb"><b><a href="http://www.rockit.it/nicoroyale/album/illegale/25533" style="cursor: pointer;" target="_blank"><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">http:/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><wbr></wbr><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><span style="display: inline-block;">www.rockit</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">.</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">it</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">nicoroyale</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">album</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">illegale</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;">/</span><span style="color: #365899; text-decoration: none; text-underline: none;"></span><wbr></wbr><span style="display: inline-block;">25533</span></a></b></span><o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div>
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.76px;"><br /></span></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-7703945956180835682016-11-15T22:53:00.002+01:002016-11-15T22:53:26.077+01:00"FESTA DELL'ORGOGLIO EDUCATIVO" WORK IN PROGRESS<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Stiamo lavorando all'organizzazione della nostra festa di autofinanziamento "Festa dell'Orgoglio Educativo - No Cut Party 8" che si terrà il 10 dicembre al Tpo - Bologna. Tenetevi aggiornati per sostenere e condividere le iniziative degli Educatori Uniti Contro i Tagli...Stay tuned</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdGt6A3sy705Ghkm2rX7MgJ76ZlSEtRoEYanoDW2yHv3y5jk7TpCSMD8Vq5Kcm2s_5fCDltuY_tusva_LS978n4aPMi5w5gJ1ld2LOvV4vbsx1N1nI64RG5gKetytV1MwUkRtX0rbRYk8/s1600/logo+nuovo+panda.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdGt6A3sy705Ghkm2rX7MgJ76ZlSEtRoEYanoDW2yHv3y5jk7TpCSMD8Vq5Kcm2s_5fCDltuY_tusva_LS978n4aPMi5w5gJ1ld2LOvV4vbsx1N1nI64RG5gKetytV1MwUkRtX0rbRYk8/s320/logo+nuovo+panda.png" width="229" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-21454757900600098742016-10-29T19:56:00.002+02:002016-10-29T19:56:48.631+02:00Articolo "Il Grande Fratello nelle scuole" di Paolo Coceancig <div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: source_sans_proregular; font-size: 13.008px; font-stretch: inherit; line-height: 22.1136px; margin-bottom: 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
<span class="last" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nuove professioni in tempi di crisi: gli operat(t)ori</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: source_sans_proregular; font-size: 13.008px; font-stretch: inherit; line-height: 22.1136px; margin-bottom: 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
Di Paolo Coceancig – Coalizione Civica Bologna</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: source_sans_proregular; font-size: 13.008px; font-stretch: inherit; line-height: 22.1136px; margin-bottom: 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
E’ stata appena approvata alla camera la legge unificata n.261 che si pone come obiettivo la sicurezza negli asili e negli istituti per anziani e disabili. La necessità di una regolamentazione della materia è nata, a detta del legislatore, dal recente aumento di casi di maltrattamenti all’interno delle strutture prese in considerazione. Il provvedimento, infatti, tra le altre cose prevede<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“l’introduzione di un sistema di videosorveglianza con telecamere a circuito interno per garantire la sicurezza in alcune strutture pubbliche e private, quali gli asili nido, le scuole dell’infanzia o le strutture socio-assistenziali, che ospitano categorie di soggetti particolarmente vulnerabili”. </em>Facile prevedere che al consenso <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">bipartisan</em> del parlamento (unica forza contraria SI, astenuti i Cinque Stelle) farà seguito l’entusiasmo quasi unanime del paese. D’altra parte, come spesso succede in questi casi, una volta avviato l’iter parlamentare, i nostri solitamente remissivi <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">mass media</span> (con la TV di stato in testa) si accorgono all’improvviso dell’esistenza di abusi e prevaricazioni all’interno di asili e case di cura e cominciano a denunciarli con frequenza quotidiana, preparando così il terreno al plauso generale del paese per l’approvazione del provvedimento. Lo dico subito e lo dico da operatore: questa misura a me inquieta. Sia ben chiaro: non si tratta certo di minimizzare la portata di questi vergognosi episodi (peraltro numericamente limitati se rapportati al numero complessivo di strutture di questo tipo sul territorio nazionale), né di evitare di prendere tutte le misure necessarie affinché queste persone siano punite e non lavorino mai più in ambienti relazionali così delicati, ma siamo sicuri che la strada giusta da percorrere sia quella della spia elettronica permanente? Tagli del personale, rapporti numerici palesemente insufficienti per rispondere alla complessità della nuova popolazione scolastica, strumenti di lavoro vecchi in edifici spesso non a norma, retribuzione del personale (soprattutto nei casi di strutture a gestione privata) al limite della soglia di sussistenza, il tutto testimoniato da un aumento sintomatico dei casi di <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">burn out</em> e da un deterioramento diffuso delle pratiche relazionali proprio nei luoghi di lavoro dove si dovrebbe promuovere socialità. Nessuna di queste cause di malessere sarà intaccata dal nuovo provvedimento: difficoltà organizzative e disagio personale rimarranno e pure gli abusi; i peggiori, quelli di tipo psicologico, non li può cogliere neppure la telecamera più sofisticata. E poi ci sarà sempre qualche metro quadro al riparo dell’occhio elettronico, a meno che non si voglia violare la<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">privacy</em> dei lavoratori anche quando vanno in bagno. Non ci bastano a compensazione le migliorie che sono state apportate alla bozza iniziale, laddove si parla di una maggior attenzione alla formazione per gli operatori e ai requisiti d’ingresso e neppure le limitazioni all’uso che sono state introdotte: l’installazione di telecamere può avvenire solo previo accordo sindacale e la visione delle riprese è esclusivamente riservata alla magistratura e alla polizia giudiziaria. La questione, infatti, non è chi guarderà i filmati, bensì chi inquadrerà la telecamera. Qualsiasi relazione umana, e a maggior ragione quelle più delicate, viene falsata se chi deve avviarla opera con la consapevolezza di avere una telecamera puntata addosso. Una relazione di cura ha bisogno di un contesto originario di autenticità particolare affinché possa poi trasformarsi in un intervento educativo efficace. Se viene meno il vincolo fiduciario tra chi “consegna” il proprio caro e chi lo accoglie per prendersene cura viene meno la premessa necessaria affinché quell’intervento possa avere la sua naturale evoluzione. Creatività, intimità, complicità: l’ABC delle nostre professioni spazzato via al primo<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> “ciak si gira”</em>. Sta succedendo qualcosa di simile un po’ dovunque, pensiamo al mondo della salute mentale: lo spazio eroso all’approccio riabilitativo meno ospedaliero viene compensato da un ricorso sempre più massiccio alla contenzione farmacologica, con il conseguente potenziamento delle sbarre di quel manicomio chimico denunciato dagli psichiatri più “riluttanti” come Pietro Cipriano. Scorciatoie facili e a portata di mano al posto di percorsi di elaborazione e di riflessione, pillole al posto di progetti d’inclusione, telecamere al posto di spazi di socializzazione, <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“protocollismo”</em> al posto di umanesimo, repressione al posto di prevenzione, il tutto a un costo enorme per la società: economico e culturale. L’indifferenza generale per ogni forma di ricerca, con la conseguente fuga all’estero dei nostri “cervelli” migliori, è la conferma concreta del disinteresse che le nostre istituzioni nutrono verso tutto ciò che è “pensiero”, sviluppo di idee nuove. E’ la resa incondizionata dell’umano ai suoi limiti, con l’aggravante dell’ambizione illusoria che la delega alle macchine e al decisionismo spicciolo possano in qualche modo protrarre la nostra quota di benessere all’infinito. <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“</span><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L’evoluzione sociale non serve al popolo se non è preceduta da un’evoluzione di pensiero” </em>cantava più di trent’anni fa Franco Battiato. Il plauso gaudente all’approvazione della legge di alcuni gruppi di genitori coalizzati sui <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">social network</em> che all’inizio del percorso della legge chiedevano addirittura delle <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">webcam</em> collegate direttamente con i loro telefonini grazie ad un’apposita <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">app, </span>ce<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>la dice lunga sull’orlo di quale baratro siamo arrivati.<br style="margin-bottom: 0px !important; outline: none;" /><em class="last" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“Colui che apre la porta di una scuola, chiude una prigione”</em> scriveva nell’ottocento Victor Hugo. Il rischio reale è che avanti di questo passo snatureremo le nostre scuole a tal punto da renderle simili a delle prigioni, il tutto senza essercene neppure accorti.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: source_sans_proregular; font-size: 13.008px; font-stretch: inherit; line-height: 22.1136px; margin-bottom: 16px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
(Articolo ripreso dal sito http://www.leila.network/)</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-75948636118219695492016-10-12T20:11:00.003+02:002016-10-12T20:11:37.252+02:00"Signore e signori il welfare è sparito" Dal Bolognese, un prezioso esempio di informazione dal basso: una trasmissione radiofonica realizzata direttamente dagli operatori sociali<span style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.3px; font-style: italic; line-height: 18.59px; text-align: justify;">Spesso gli operatori sociali vengono associati al silenzio e alla rassegnata accettazione di un destino di precarietà. Un luogo comune smentito dai sempre più numerosi episodi di lotta che li vedono coinvolti e da esperienze come quella che restituiamo in questa intervista, relativa ad una trasmissione radiofonica (Signore e Signori il Welfare è sparito) dell'emittente bolognese </span><a href="http://www.radiokairos.it/" style="color: #cc0000; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.3px; font-style: italic; line-height: 18.59px; text-align: justify;">Radio Kairos</a><span style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.3px; font-style: italic; line-height: 18.59px; text-align: justify;">, realizzata direttamente da operatori sociali e volta a documentare le battaglie per migliorare la propria condizione lavorativa e impedire lo smantellamento dei servizi a sostegno dei più deboli. Giunta, in questa primavera, al suo quinto anno, la trasmissione, non ha perso nulla del suo spirito originario (ben esemplificato dal video, di inizio 2012, qui proposto). Dopo aver contribuito, come spiegano i nostri interlocutori, alla creazione di collegamenti nazionali fra operatori, è possibile che quest'originale esempio di informazione dal basso solleciti ancora altri colleghi, sparsi nella penisola e a tutt'oggi isolati, ad attivarsi, incominciando magari dal racconto pubblico della propria esperienza.</span><br />
<span style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14.3px; font-style: italic; line-height: 18.59px; text-align: justify;"><br /></span>
<strong style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Anzitutto, vorremmo ragguagli sull'origine della trasmissione, che sappiamo essere intrecciata all'esperienza degli Educatori Uniti Contro I Tagli... </strong><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Sì, tenete presente che gli EUCIT sono nati nella primavera del 2011 a Casalecchio di Reno (BO) in seguito all’acquisizione, da parte del consorzio ASC, dei Servizi Sociali fino ad allora gestiti in delega dalla locale Azienda AUSL. Tale passaggio si è accompagnato ad un drastico taglio di servizi, con conseguente ridimensionamento dei monte ore di molti operatori. I politici, gli amministratori di quel distretto hanno provato a rifilarci i tagli come inevitabili, indicando in noi e nei cittadini cui rivolgevamo i nostri servizi gli agnelli da sacrificare al dio bilancio, penultimi e ultimi insieme nella stessa barca da affondare. E noi non ci siamo stati. La necessità di trovare spazi nuovi per far sentire la nostra voce dissonante rispetto a tali politiche di svilimento del welfare ci ha spinto ad allargare la rete dei nostri contatti, partendo da mondi limitrofi al nostro, come i centri sociali, tra cui il TPO di Bologna, che ci ha subito ospitato e che ci ospita ancora. Inoltre, eravamo fortemente animati dall'esigenza di informare più gente possibile su quanto accadeva, visto che i media ufficiali non informavano o lo facevano in modo strumentale e distorto. Alcuni di noi avevano già avuto esperienze di radio in gioventù sia a Bologna ( Radio Alice, Radio città del Capo anni '80) che nel sud, in Sicilia, sull'onda di Radio Aut di Peppino Impastato. Non è stato un caso se i compagni di Radio Kairos (nata all’interno dello stesso TPO) ci hanno offerto uno spazio nella loro emittente... </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><strong style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Uno spazio che ormai esiste da ben cinque anni... </strong><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">E che, come tutte le cose che si muovono, che non stanno ferme, è poi diventato altro da un semplice pulpito di denuncia, ovvero il punto di riferimento mediatico per tutti quelli che di welfare vivono, per tutti quelli che di poco welfare muoiono. L’unica trasmissione condotta da educatori, cioè da chi ogni giorno opera sul territorio, da chi vive sulla propria pelle le ferite che i tagli dissennati ai servizi producono quotidianamente, da chi convive con la sofferenza di chi non ha diritto di parola, di chi non ha parola. D'altronde, è stato proprio grazie a questa trasmissione radio, che è possibile ascoltare anche in streaming, dunque in momenti diversi e comodamente dal proprio pc, che è nata la </span><a href="https://retenazionaleoperatorisociali.noblogs.org/" style="color: #cc0000; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Rete Nazionale Operatori Sociali</a><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"> (RENOS). Ci ascoltavano altri colleghi e colleghe isolati nelle loro realtà e che per la prima volta, ci hanno detto, non si sono sentiti più soli, apprendendo che le problematiche sono molto trasversali e che la crisi del nostro mestiere tocca il nord come il sud. Oggi la nostra trasmissione si lega a temi della realtà locale ma siamo in contatto con diverse esperienze a livello nazionale, tra cui Let's di Bologna, Animazione Sociale di Torino, il gruppo Ed. Gli Asini, il lusso di pensare...abbiamo intervistato sociologi, politici locali e di altre regioni, accogliamo oggi anche contributi di colleghi di altri luoghi che possono tramite noi avere voce ed ogni settimana connettiamo la pagina fb alla nostra trasmissione per dare la possibilità a tutti i colleghi che lo vogliano di essere attivi e di mettersi in contatto con noi. Infatti ci arrivano in continuazione richieste di affrontare questo o quell'argomento, e sistematicamente diamo voce a tutti. In 5 anni siamo molto cresciuti anche nel modo di fare radio, strutturando la trasmissione secondo un orizzonte sempre più largo, che parte dalla realtà prettamente educativa che ci riguarda direttamente, per giungere ad un confronto complessivo col Welfare, nel segno di un'analisi critica ma spesso anche propositiva. Proponiamo chiavi di lettura a chi non riesce ad orientarsi perché i giornali non gli fanno conoscere cosa accade intorno. </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><strong style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Il campo del sociale è vastissimo, comprendendo un'infinità di forme di assistenza alla persone. Quali sono - a parte quelli educativi - i servizi di cui vi siete occupati di più, sinora?</strong><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"> </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Tutti, nessuno escluso. Chiunque - ovviamente una volta verificata la fondatezza della sua denuncia - può trovare spazio nella nostra trasmissione per contestare una situazione critica, di sfruttamento o semplicemente di contrazione delle risorse nel servizio in cui lavora. Ci siamo dunque occupati di minori, handicap, interventi nello scolastico e tanto altro ancora. E' da molto che non siamo più concentrati sui soli tagli. Per esempio, da qualche tempo seguiamo, insieme ad alcuni addetti ai lavori, l’evolversi delle vicende nel campo della psichiatria bolognese e nazionale (chiusura degli OPG, associazionismo di pazienti e famigliari, esperienze pilota, lotta alla contenzione fisica ecc.). </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><strong style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">I servizi educativi, che maggiormente vi vedono coinvolti, includono anche l'inclusione degli alunni disabili nelle scuole. Che tipo di rapporti avete sviluppato con i genitori di questi ultimi?</strong><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"> </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Fin dall’inizio abbiamo cercato di tessere una rete fiduciaria con le associazioni di familiari (soprattutto nel campo dell’handicap) del territorio di Casalecchio. Una manifestazione popolare da noi indetta in quel territorio per contrastare la politica dei tagli, senza bandiere di partito né di sindacato, anche grazie all’adesione convinta di queste associazioni ha avuto un successo straordinario. Anche in radio ospitiamo, non di rado, familiari e utenti per dar loro voce, convinti come siamo che l’interesse della nostra categoria coincida con quello della persone verso cui prestiamo i nostri servizi: migliori sono le condizioni in cui ci troviamo ad operare, migliore risulterà la prestazione fornita. </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><strong style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"><br />Prima avete parlato di interviste a politici, locali e non solo. In generale, nel vostro spazio radiofonico, come vi regolate rispetto alla loro presenza?</strong><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"> </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">In trasmissione tutti hanno diritto di parola, non solo gli operatori sociali. Sono intervenuti più volte politici, amministratori, dirigenti, anche persone da cui siamo stati avversari in specifiche campagne politiche. Nessuna censura dunque, tutte le posizioni hanno diritto di parola, anche quelle che contrastiamo, purché si mantengano nell'ambito di una dialettica anche aspra ma civile. Poi, è chiaro, tutti sanno che noi siamo un collettivo di parte e tutti sanno da che parte stiamo. Questa trasparenza non può che garantire l’interlocutore. </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><strong style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"><br />C'è un altro aspetto, poc'anzi accennato, su cui vorremmo tornare. Il modo in cui vi siete relazionati alla condizione degli operatori sociali di altre parti d'Italia...</strong><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"> </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">In questi cinque anni di vita abbiamo visto nascere su altri territori esperienze simili alla nostra, da Ancona a Reggio Calabria, da Venezia a Napoli, da Rimini a Milano e ora anche a Roma: un unico grido di resistenza contro l’apparente ineluttabilità di una cultura del diritto che abdica, lasciando il posto allo stato sociale dell’elemosina, all’outlet della beneficienza. Tutti questi amici e compagni, non solo quelli appartenenti alla rete RENOS di cui siamo la voce ufficiale, sanno che questo programma è anche loro, li sentiamo spesso questi amici, questi colleghi e spesso diamo voce alle loro sofferenze, ai loro disagi. </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><strong style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Bologna e la sua provincia vengono ancora indicate come aree del benessere, soprattutto in confronto ad altre zone della penisola più disagiate e prive di servizi. Sulla base della vostra esperienza e del confronto con altre realtà, quanto ritenete fondata questa opinione assai diffusa?</strong><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"> </span><br style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;" /><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Il fatto che in altre parti d’Italia per la situazione dei lavoratori del sociale, soprattutto a livello contrattuale, si possa in molti casi parlare di un vero e proprio sfruttamento di manodopera, non ci dispensa dal denunciare quanto, anche qui da noi, si vada inesorabilmente sgretolando, anno dopo anno, quel sistema di difese e di tutele delle fasce sociali più deboli che un tempo era il fiore all’occhiello del modello emiliano. In ambito socio-sanitario poi, non si può parlare di meno peggio oppure di meglio che niente: stiamo parlando di diritti fondamentali della persona, non di merce barattabile al mercato delle pulci. Aggiungiamo che il mito del buon welfare emiliano è crollato da un pezzo, proprio come le competenze di chi politicamente lo amministra e gestisce.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; line-height: 15.73px; text-align: justify;">Intervista pubblicata sul sito </span><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 12.1px; line-height: 15.73px;">http://www.pane-rose.it/</span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-46853247752174119432016-09-16T23:31:00.000+02:002016-09-16T23:31:35.374+02:00Comunicato: "Brutto inizio di anno scolastico per il Comune di Sasso Marconi."<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>"Brutto inizio di anno scolastico per il Comune di Sasso<br />Marconi."</b></div>
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: helvetica, arial, sans-serif; line-height: 19.32px;">
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
<span style="font-size: x-small;">Apprendiamo sconcertati che il Comune di Sasso Marconi ha proceduto a ridurre in modo cospicuo i fondi per le ore di sostegno educativo a favore di minori con disabilità. Il Comune ha tagliato circa il 25% delle ore educative stanziate lo scorso anno scolastico, con inevitabili ripercussioni negative sulla vita dei minori e delle loro famiglie. Questo significa concretizzare il rischio che alcuni minori rimangano sprovvisti dell’aiuto educativo che spetterebbe loro di diritto e in alcuni casi dell’affiancamento totale, necessario per affrontare il proprio percorso scolastico e di inclusione all'interno del gruppo classe. Non sono i minori e le famiglie che devono pagare il caro prezzo di scelte poco lungimiranti da parte del Comune e problemi di bilancio.<br />Altro dato allarmante da segnalare è che il suddetto Comune ha provveduto a tagliare ulteriormente ore educative dedicate alla prevenzione del disagio minorile sul territorio. Era notizia di luglio scorso la chiusura definitiva del servizio educativo pomeridiano di Piccolo Gruppo, strutturato ad hoc per sostenere famiglie del territorio e rivolto a minori frequentanti le scuole medie. Tale servizio, presente da diversi anni e già abbondantemente ridimensionato nel corso delle stagioni sia nelle giornate di apertura, sia per la copertura educativa, aveva permesso di creare un presidio di educatori ed educatrici professionali e una risposta concreta del Servizio Sociale a minori con fragilità scolastiche o con difficoltà relazionali.<br />Abbiamo recentemente appreso che anche il servizio di Educativa Territoriale, che funge da raccordo tra Scuola, Servizio Sociale e tutti gli enti che si occupano dei percorsi educativi dei minori sul territorio ha subìto un taglio di oltre il 37%, riducendo fortemente la possibilità di implementare azioni educative utili ai minori residenti sul territorio.<br />Sono inaccettabili tali tagli a quelle poche risorse educative che già esistono, senza preoccuparsi di trovare una soluzione alternativa, repentina ed efficace. Stiamo parlando di minori con disagio che andrebbero accompagnati con continuità, attenzione e premura da figure educative con lunga esperienza sul campo.<br />Noi Educatori Uniti Contro i tagli segnaliamo con forza la gravità di queste scelte e ci opponiamo alla logica poco lungimirante del taglio di Servizi alla Persona, soprattutto si tratta del percorso educativo dei minori più fragili.</span></div>
<div style="font-family: inherit; font-size: 14px; margin-bottom: 6px;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: 14px; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJmj8SmEbLMCr8fP3aW1WzhnMvZNnIB8VmHeJk8m8SQvH5OZZqNHUQ-zT_C6FcZbhrl1gXgD3O5wun0DNofL4BaqLkrtUNHH5KPcjVDiuMft60BSfn8qeSwrzrnQa_Bg3PMvb57xehXqQ/s1600/10632763_1518416271778673_2766313939441304079_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJmj8SmEbLMCr8fP3aW1WzhnMvZNnIB8VmHeJk8m8SQvH5OZZqNHUQ-zT_C6FcZbhrl1gXgD3O5wun0DNofL4BaqLkrtUNHH5KPcjVDiuMft60BSfn8qeSwrzrnQa_Bg3PMvb57xehXqQ/s1600/10632763_1518416271778673_2766313939441304079_n.jpg" /></a></div>
<div style="font-family: inherit; font-size: 14px; margin-bottom: 6px;">
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-8658659458300934212016-09-16T23:27:00.001+02:002016-09-16T23:27:24.251+02:00PROPOSTE ATTIVE CONTRO LE NOTTI PASSIVE. GRAZIE (sulle dolorose vicende della collega di Busto Arsizio)<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px;">
PROPOSTE ATTIVE CONTRO LE NOTTI PASSIVE. GRAZIE<br />(sulle dolorose vicende della collega di Busto Arsizio)</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Siamo venuti a sapere solo ora del triste caso della collega molestata e seviziata da un gruppetto di minori in una comunità di Busto Arsizio nel marzo di quest’anno. L’educatrice infatti, esortata dai colleghi, ha sporto denuncia solo molti mesi dopo: troppa la paura di perdere il posto di lavoro, troppe le pressioni della cooperativa appaltatrice intimorita di non veders<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">i più assegnati minori a retta. Siamo tutti consapevoli che ogni mestiere comporta i suoi rischi e tra quelli del nostro c’è anche una nottata da incubo come questa. Non è questo il punto. La domanda che ci dobbiamo porre tutti, anche e soprattutto in considerazione del fatto che non stiamo parlando di un caso isolato, tutt’altro, è: si è fatto tutto il possibile per evitarlo quel rischio a livello organizzativo? Inoltre, esiste un’indennità economica per tale rischio? Ebbene, ora sappiamo la risposta. Scopriamo infatti che la collega, cui va tutta la nostra incondizionata e calorosa solidarietà, quella notte stava facendo un turno “passivo”, cioè non era retribuita normalmente (almeno normalmente, visto che altrove per infermieri e medici le notti prevedono indennizzi particolari), ma bensì con una cifra forfettaria di 8 euro! Tale fatto è indice di una situazione che è andata degenerandosi negli ultimi anni parallelamente ai tagli che hanno investito il sociale un po’ dappertutto nel nostro paese. Non si salva infatti nessuno: non la cooperativa, non le associazioni di categoria, ma neppure le committenze pubbliche che ben sanno in che condizioni operano gli educatori nei servizi esternalizzati alla cooperazione sociale, ma perseverano con la modalità delle gare al ribasso dove l’unico parametro di cui si tiene conto è quello economico. Lo diciamo ad alta voce ai parlamentari che hanno appena approvato una legge (la Iori-Binetti) che ha la pretesa, regolarizzandone i titoli d’accesso, di conferire nobiltà definitiva al nostro mestiere e che fingono di ignorare le condizioni in cui versa e di cui portano responsabilità non certo secondarie. Lo diciamo ai sindacati, soprattutto a quelli che hanno concesso che nel contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle cooperative sociali porcate come la “notte passiva” potessero essere tranquillamente contemplate. Visto che siamo in definizione, si spera, del rinnovo, sarebbe già un bel segnale fare in modo che tale voce venga abolita per sempre. La solidarietà fatta di chiacchiere a vanvera ve la potete tenere.<br />Educatori Uniti Contro i Tagli</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-82294219503161946312016-07-16T19:13:00.001+02:002016-07-16T19:13:48.237+02:00La risposta del comune di Sasso Marconi al nostro comunicato ""SASSO MARCONI: CHIUSURA A SETTEMBRE 2016 DEL PICCOLO GRUPPO servizio educativo rivolto a preadolescenti"<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px;">
Dopo il nostro comunicato stampa "SASSO MARCONI: CHIUSURA A SETTEMBRE 2016 DEL PICCOLO GRUPPO servizio educativo rivolto a preadolescenti", ecco la risposta che abbiamo ricevuto da Viviana Tarozzi, responsabile servizi educativi Città di Sasso Marconi:<br />"Da alcuni anni l'amministrazione comunale di Sasso Marconi sta lavorando in modo nuovo. La ratio anche nel caso del servizio educativo rivolto ai preadolescenti è una sorta di transizione da un modello orientato al contrasto m<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">irato del disagio (innovativo all'epoca dei Piani di Zona del 2003 quando è partito il Piccolo Gruppo) ad un modello che oggi predilige lo sviluppo di condizioni di vita il più possibile inclusive con interventi diversi e trasversali, che comprendono coesione tra generazioni, culture e storie di vita differenti. Negli anni sono cambiate molte cose, sia le risorse disponibili sia le esigenze di prevenzione. Oggi intendiamo coraggiosamente promuovere tutte le forme di inclusione possibile perchè sono quelle che hanno dato i migliori risultati sia quantitativi sia qualitativi."<br />Questo il nostro commento: belle parole! Ma nel concreto? Come pensate di applicare "tutte le forme di inclusione possibile"? Il "contrato del disagio", come lo chiama lei - ed io utilizzerei davvero un'espressione diversa, meno discriminatoria - non è una diretta mediazione per la troppo citata e poco realizzata inclusione? Dove sono questi risultati, questi progetti? Inutile parlarci di nulla quando c'è di mezzo la vita di minori - minori della sua municipalità, di cui lei è socialmente e civicamente responsabile - vogliamo vedere una progettazione sensata, prima di smantellare servizi ad alta efficacia, che di risultati ne hanno portati di visibili.</span></div>
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
Educatori Uniti contro i tagli</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZlP28Zns6DlTz6h2jALKmnRdGremuHW4Q1geIvyArjNVdoFeAtk0Csa9FW2jWiiF_2_jvcnMzc_9pCfGwoIf0a-0E6VDXjJwa8-tuS_yl4moOMJ-5FPZrOu7hiy5GzL7Sn5nhjVCiCM8/s1600/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZlP28Zns6DlTz6h2jALKmnRdGremuHW4Q1geIvyArjNVdoFeAtk0Csa9FW2jWiiF_2_jvcnMzc_9pCfGwoIf0a-0E6VDXjJwa8-tuS_yl4moOMJ-5FPZrOu7hiy5GzL7Sn5nhjVCiCM8/s320/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-65323063861453125382016-07-10T23:01:00.002+02:002016-07-10T23:01:57.166+02:00Comunicato: "LA CADUTA A PICCO DEL WEFARE E DEI SERVIZI ALLA PERSONA"<div class="MsoNormal" style="background: white; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<st1:personname productid="LA CADUTA A" w:st="on"><st1:personname productid="LA CADUTA" w:st="on"><b><span style="font-size: 16pt;">LA CADUTA</span></b></st1:personname><b><span style="font-size: 16pt;">
A</span></b></st1:personname><b><span style="font-size: 16pt;">
PICCO DEL WEFARE E DEI SERVIZI ALLA PERSONA<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;">Ormai
appare sempre più evidente la caduta a picco dei Welfare e dei Servizi alla
Persona, su cui l'investimento degli enti pubblici tende a zero. Uno dei
segnali più lampanti sta nelle situazioni occupazionali che gli operatori
sempre più frequentemente vivono. Educatori con servizi sempre più spezzettati
e frammentati a livello orario e territoriale, spostati improvvisamente e senza
motivo palese da un servizio all'altro, con centinaia di ore da recuperare a
causa di una discrepanza tra orario contrattuale e monte ore effettivo
lavorato. Questo riguarda in maniera diffusa ogni operatore, col titolo o
senza, che abbia 30 o 50 anni, indipendentemente dal dato anagrafico e la
storia professionale.</span><span style="font-family: Tahoma; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;">Gli
Educatori Uniti contro i tagli sono consapevoli dell'impossibilità di sostenere
nel tempo tale situazione occupazionale e professionale, all'insegna della
svalutazione, della mancanza di umanità e del mercimonio. Pensiamo che
questo modo di fare Welfare da parte dell’Ente Pubblico e questo modo di
“produrre" servizi siano altamente squalificanti per tutti gli attori in
causa, sia per gli/le utenti, sia per lavoratori e lavoratrici, a livello
umano, sociale e professionale.</span><span style="font-family: Tahoma; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;">Chiediamo
più considerazione, più rispetto, più importanza al valore della persona. </span><span style="font-family: Tahoma; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;">Ribadiamo
la nostra vicinanza e il nostro totale supporto a tutti gli operatori che si
trovano in tali situazioni insostenibili e a tutte le persone che subiscono le
conseguenze disastrose del massacro dei servizi alla persona. Per costoro e per
tanti altri gli Educatori uniti contro i Tagli continuano a esistere e ad
essere operativi sul territorio. Chiunque cercasse sostegno, supporto, avesse
bisogno di una voce, troverà in noi la risposta adeguata.</span><span style="font-family: Tahoma; font-size: 9pt;"><o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 10.5pt;">Educatori
Uniti contro i tagli</span><span style="font-family: Tahoma; font-size: 9pt;"><o:p></o:p></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-8793005722527461972016-07-10T23:00:00.001+02:002016-07-10T23:00:26.580+02:00Articolo sulla nostra trasmissione "Signore e signori il welfare è sparito"<div class="colbox" style="border: 0px; font-size: 11px; line-height: 11px; margin: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 730.953px;">
<h1 class="titolo_pagina" style="background-image: url("../cms_utilities/media.php?id=1477"); background-position: 0% 0.4em; background-repeat: no-repeat; border: 0px; color: #cc0000; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 2.4em; font-style: inherit; line-height: 1.1em; margin: 0em; padding: 0.1em 15px 0px 25px; vertical-align: baseline;">
"Signore e signori il welfare è sparito"</h1>
</div>
<div class="colbox" style="border: 0px; font-size: 11px; line-height: 11px; margin: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 730.953px;">
<h1 class="sottotitolo_pagina" style="border: 0px; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.6em; font-style: inherit; font-weight: normal; line-height: 1.4em; margin: 0em 0em 0.1em; padding: 0px 15px 0px 25px; vertical-align: baseline;">
Dal Bolognese, un prezioso esempio di informazione dal basso: una trasmissione radiofonica realizzata direttamente dagli operatori sociali</h1>
</div>
<div class="colbox" style="border: 0px; font-size: 11px; line-height: 11px; margin: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 730.953px;">
<div class="data" style="border-bottom-color: rgb(204, 204, 204); border-bottom-style: solid; border-width: 0px 0px 1px; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: inherit; line-height: 1.3em; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em; padding: 0px 0px 1em 25px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
(7 Luglio 2016)</div>
</div>
<div class="colbox" style="border: 0px; font-size: 11px; line-height: 11px; margin: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 730.953px;">
<div class="info_o_sintesi" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-width: 0px; color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: italic; font-weight: inherit; line-height: 1.3em; margin-bottom: 1em; padding: 0px 0px 0.5em; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Spesso gli operatori sociali vengono associati al silenzio e alla rassegnata accettazione di un destino di precarietà. Un luogo comune smentito dai sempre più numerosi episodi di lotta che li vedono coinvolti e da esperienze come quella che restituiamo in questa intervista, relativa ad una trasmissione radiofonica (Signore e Signori il Welfare è sparito) dell'emittente bolognese <a href="http://www.radiokairos.it/" style="color: #cc0000;">Radio Kairos</a>, realizzata direttamente da operatori sociali e volta a documentare le battaglie per migliorare la propria condizione lavorativa e impedire lo smantellamento dei servizi a sostegno dei più deboli. Giunta, in questa primavera, al suo quinto anno, la trasmissione, non ha perso nulla del suo spirito originario (ben esemplificato dal video, di inizio 2012, qui proposto). Dopo aver contribuito, come spiegano i nostri interlocutori, alla creazione di collegamenti nazionali fra operatori, è possibile che quest'originale esempio di informazione dal basso solleciti ancora altri colleghi, sparsi nella penisola e a tutt'oggi isolati, ad attivarsi, incominciando magari dal racconto pubblico della propria esperienza.</div>
<div class="info_o_sintesi" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-width: 0px; color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: italic; font-weight: inherit; line-height: 1.3em; margin-bottom: 1em; padding: 0px 0px 0.5em; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="info_o_sintesi" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-width: 0px; color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: italic; font-weight: inherit; line-height: 1.3em; margin-bottom: 1em; padding: 0px 0px 0.5em; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Anzitutto, vorremmo ragguagli sull'origine della trasmissione, che sappiamo essere intrecciata all'esperienza degli Educatori Uniti Contro I Tagli... </strong><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Sì, tenete presente che gli EUCIT sono nati nella primavera del 2011 a Casalecchio di Reno (BO) in seguito all’acquisizione, da parte del consorzio ASC, dei Servizi Sociali fino ad allora gestiti in delega dalla locale Azienda AUSL. Tale passaggio si è accompagnato ad un drastico taglio di servizi, con conseguente ridimensionamento dei monte ore di molti operatori. I politici, gli amministratori di quel distretto hanno provato a rifilarci i tagli come inevitabili, indicando in noi e nei cittadini cui rivolgevamo i nostri servizi gli agnelli da sacrificare al dio bilancio, penultimi e ultimi insieme nella stessa barca da affondare. E noi non ci siamo stati. La necessità di trovare spazi nuovi per far sentire la nostra voce dissonante rispetto a tali politiche di svilimento del welfare ci ha spinto ad allargare la rete dei nostri contatti, partendo da mondi limitrofi al nostro, come i centri sociali, tra cui il TPO di Bologna, che ci ha subito ospitato e che ci ospita ancora. Inoltre, eravamo fortemente animati dall'esigenza di informare più gente possibile su quanto accadeva, visto che i media ufficiali non informavano o lo facevano in modo strumentale e distorto. Alcuni di noi avevano già avuto esperienze di radio in gioventù sia a Bologna ( Radio Alice, Radio città del Capo anni '80) che nel sud, in Sicilia, sull'onda di Radio Aut di Peppino Impastato. Non è stato un caso se i compagni di Radio Kairos (nata all’interno dello stesso TPO) ci hanno offerto uno spazio nella loro emittente... </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><strong style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Uno spazio che ormai esiste da ben cinque anni... </strong><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">E che, come tutte le cose che si muovono, che non stanno ferme, è poi diventato altro da un semplice pulpito di denuncia, ovvero il punto di riferimento mediatico per tutti quelli che di welfare vivono, per tutti quelli che di poco welfare muoiono. L’unica trasmissione condotta da educatori, cioè da chi ogni giorno opera sul territorio, da chi vive sulla propria pelle le ferite che i tagli dissennati ai servizi producono quotidianamente, da chi convive con la sofferenza di chi non ha diritto di parola, di chi non ha parola. D'altronde, è stato proprio grazie a questa trasmissione radio, che è possibile ascoltare anche in streaming, dunque in momenti diversi e comodamente dal proprio pc, che è nata la </span><a href="https://retenazionaleoperatorisociali.noblogs.org/" style="color: #cc0000; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Rete Nazionale Operatori Sociali</a><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"> (RENOS). Ci ascoltavano altri colleghi e colleghe isolati nelle loro realtà e che per la prima volta, ci hanno detto, non si sono sentiti più soli, apprendendo che le problematiche sono molto trasversali e che la crisi del nostro mestiere tocca il nord come il sud. Oggi la nostra trasmissione si lega a temi della realtà locale ma siamo in contatto con diverse esperienze a livello nazionale, tra cui Let's di Bologna, Animazione Sociale di Torino, il gruppo Ed. Gli Asini, il lusso di pensare...abbiamo intervistato sociologi, politici locali e di altre regioni, accogliamo oggi anche contributi di colleghi di altri luoghi che possono tramite noi avere voce ed ogni settimana connettiamo la pagina fb alla nostra trasmissione per dare la possibilità a tutti i colleghi che lo vogliano di essere attivi e di mettersi in contatto con noi. Infatti ci arrivano in continuazione richieste di affrontare questo o quell'argomento, e sistematicamente diamo voce a tutti. In 5 anni siamo molto cresciuti anche nel modo di fare radio, strutturando la trasmissione secondo un orizzonte sempre più largo, che parte dalla realtà prettamente educativa che ci riguarda direttamente, per giungere ad un confronto complessivo col Welfare, nel segno di un'analisi critica ma spesso anche propositiva. Proponiamo chiavi di lettura a chi non riesce ad orientarsi perché i giornali non gli fanno conoscere cosa accade intorno. </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><strong style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Il campo del sociale è vastissimo, comprendendo un'infinità di forme di assistenza alla persone. Quali sono - a parte quelli educativi - i servizi di cui vi siete occupati di più, sinora?</strong><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"> </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Tutti, nessuno escluso. Chiunque - ovviamente una volta verificata la fondatezza della sua denuncia - può trovare spazio nella nostra trasmissione per contestare una situazione critica, di sfruttamento o semplicemente di contrazione delle risorse nel servizio in cui lavora. Ci siamo dunque occupati di minori, handicap, interventi nello scolastico e tanto altro ancora. E' da molto che non siamo più concentrati sui soli tagli. Per esempio, da qualche tempo seguiamo, insieme ad alcuni addetti ai lavori, l’evolversi delle vicende nel campo della psichiatria bolognese e nazionale (chiusura degli OPG, associazionismo di pazienti e famigliari, esperienze pilota, lotta alla contenzione fisica ecc.). </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><strong style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">I servizi educativi, che maggiormente vi vedono coinvolti, includono anche l'inclusione degli alunni disabili nelle scuole. Che tipo di rapporti avete sviluppato con i genitori di questi ultimi?</strong><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"> </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Fin dall’inizio abbiamo cercato di tessere una rete fiduciaria con le associazioni di familiari (soprattutto nel campo dell’handicap) del territorio di Casalecchio. Una manifestazione popolare da noi indetta in quel territorio per contrastare la politica dei tagli, senza bandiere di partito né di sindacato, anche grazie all’adesione convinta di queste associazioni ha avuto un successo straordinario. Anche in radio ospitiamo, non di rado, familiari e utenti per dar loro voce, convinti come siamo che l’interesse della nostra categoria coincida con quello della persone verso cui prestiamo i nostri servizi: migliori sono le condizioni in cui ci troviamo ad operare, migliore risulterà la prestazione fornita. </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><strong style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"><br />Prima avete parlato di interviste a politici, locali e non solo. In generale, nel vostro spazio radiofonico, come vi regolate rispetto alla loro presenza?</strong><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"> </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">In trasmissione tutti hanno diritto di parola, non solo gli operatori sociali. Sono intervenuti più volte politici, amministratori, dirigenti, anche persone da cui siamo stati avversari in specifiche campagne politiche. Nessuna censura dunque, tutte le posizioni hanno diritto di parola, anche quelle che contrastiamo, purché si mantengano nell'ambito di una dialettica anche aspra ma civile. Poi, è chiaro, tutti sanno che noi siamo un collettivo di parte e tutti sanno da che parte stiamo. Questa trasparenza non può che garantire l’interlocutore. </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><strong style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"><br />C'è un altro aspetto, poc'anzi accennato, su cui vorremmo tornare. Il modo in cui vi siete relazionati alla condizione degli operatori sociali di altre parti d'Italia...</strong><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"> </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">In questi cinque anni di vita abbiamo visto nascere su altri territori esperienze simili alla nostra, da Ancona a Reggio Calabria, da Venezia a Napoli, da Rimini a Milano e ora anche a Roma: un unico grido di resistenza contro l’apparente ineluttabilità di una cultura del diritto che abdica, lasciando il posto allo stato sociale dell’elemosina, all’outlet della beneficienza. Tutti questi amici e compagni, non solo quelli appartenenti alla rete RENOS di cui siamo la voce ufficiale, sanno che questo programma è anche loro, li sentiamo spesso questi amici, questi colleghi e spesso diamo voce alle loro sofferenze, ai loro disagi. </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><strong style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Bologna e la sua provincia vengono ancora indicate come aree del benessere, soprattutto in confronto ad altre zone della penisola più disagiate e prive di servizi. Sulla base della vostra esperienza e del confronto con altre realtà, quanto ritenete fondata questa opinione assai diffusa?</strong><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"> </span><br style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;" /><span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Il fatto che in altre parti d’Italia per la situazione dei lavoratori del sociale, soprattutto a livello contrattuale, si possa in molti casi parlare di un vero e proprio sfruttamento di manodopera, non ci dispensa dal denunciare quanto, anche qui da noi, si vada inesorabilmente sgretolando, anno dopo anno, quel sistema di difese e di tutele delle fasce sociali più deboli che un tempo era il fiore all’occhiello del modello emiliano. In ambito socio-sanitario poi, non si può parlare di meno peggio oppure di meglio che niente: stiamo parlando di diritti fondamentali della persona, non di merce barattabile al mercato delle pulci. Aggiungiamo che il mito del buon welfare emiliano è crollato da un pezzo, proprio come le competenze di chi politicamente lo amministra e gestisce.</span></div>
<div class="info_o_sintesi" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-width: 0px; color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: italic; font-weight: inherit; line-height: 1.3em; margin-bottom: 1em; padding: 0px 0px 0.5em; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;">Fonte: </span><span style="font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-weight: bold; line-height: 15.73px; text-align: right;">Il Pane e le rose - Collettivo redazionale di Roma</span></div>
<div class="info_o_sintesi" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-width: 0px; color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: italic; font-weight: inherit; line-height: 1.3em; margin-bottom: 1em; padding: 0px 0px 0.5em; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi44xg4qQuOO3y0I-Q1WasMk4UlRPuKBiFmGyz2I1rRjTT2AL5kv1AZ6sCN7ndnNTmvNtX90uzHKo9-5giRLwhnvONDe3GO21f8k7shNQeMCai1NltqWy7GXUGLpGfGp1G93IAzX7qXVkk/s1600/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi44xg4qQuOO3y0I-Q1WasMk4UlRPuKBiFmGyz2I1rRjTT2AL5kv1AZ6sCN7ndnNTmvNtX90uzHKo9-5giRLwhnvONDe3GO21f8k7shNQeMCai1NltqWy7GXUGLpGfGp1G93IAzX7qXVkk/s320/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="info_o_sintesi" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-width: 0px; color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: italic; font-weight: inherit; line-height: 1.3em; margin-bottom: 1em; padding: 0px 0px 0.5em; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: black; font-family: Verdana, Tahoma, Arial, sans-serif; font-size: 12.1px; font-style: normal; line-height: 15.73px;"><br /></span></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-51382185399595250592016-06-29T12:55:00.001+02:002016-06-29T12:55:02.439+02:00Petizione on line: deputati e senatori del parlamento italiano: #CAMBIAMOLALEGGEIORI<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica; font-size: 10.5pt;">#CAMBIAMOLALEGGEIORI<br />
<st1:personname productid="La Rete Nazionale" w:st="on">La Rete Nazionale</st1:personname>
Operatori Operatrici Sociali (ReNOS) ha seguito, fin dal suo esordio politico,
l'iter di costruzione della legge 2656 Iori - 3247 Binetti "DISCIPLINA
DELLE PROFESSIONI DI EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO, EDUCATORE
PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO E PEDAGOGISTA".<span class="apple-converted-space"> </span><br />
Questa proposta di legge ha già avuto il via libera dalla Camera e potrebbe
venire approvata entro i prossimi giorni.<br />
Noi operatori e operatrici della Rete abbiamo lanciato una campagna dal titolo
#CAMBIAMOLALEGGEIORI perchè sosteniamo che questa proposta di legge, così com'è
non vada bene<br />
-perchè scarica sui lavoratori e le lavoratrici i costi i decenni di vuoto e
deregolamentazione istituzionale imponendo dei corsi universitari di
riqualifica interamente a carico dei lavoratori che pur lavorano in regola
all'interno dei Servizi;<br />
-perchè riafferma la separazione degli educatori in due profili differenti
(sociale e sanitario), con differenti formazioni, differenti mansioni e
differenti possibilità di accesso al mondo del lavoro e dei Servizi (serie A e
serie B)<br />
-perchè non prende in considerazioni tanti colleghi/e che pur svolgendo da
tanti anni questo mestiere per differenze territoriali e regionali sono
denominati e categorizzati in differenti maniere;<br />
-perchè mantiene una vaghezza, pericolosamente interpretabile, tra le mansione
socio-pedagogiche e riabilitativo-sanitarie;<br />
-perchè più che tutelare la professionalità e la qualità dei Servizi tutela gli
interessi di un Mercato Sociale e di un welfare sempre più privatizzato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica; font-size: 10.5pt;">L’educatore storicamente opera nel campo sociale, scolastico,
socio-educativo e socio-sanitario, senza avere un chiaro profilo formativo. Una
figura esposta a condizioni precarie sia lavorative che salariali (un full time
in media guadagna 1100€ al mese), che indubbiamente necessitava di essere
ridefinita e riqualificata, ma in un altro modo.<br />
Riteniamo che sia fondamentale regolamentare l'attuale situazione professionale
delle figure educative ma in un altro senso, più inclusivo, più egualitario,
più valorizzante sotto tutti gli aspetti. Se condividi la nostra posizione
firma questa petizione e aiutaci a diffonderla il più possibile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica; font-size: 10.5pt;">ReNOS<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Link dove firmare petizione: https://www.change.org/p/deputati-e-senatori-del-parlamento-italiano-cambiamolaleggeiori?recruiter=330359463&utm_source=petitions_show_components_action_panel_wrapper&utm_medium=copylink</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Link audio per approfondimenti: <span style="color: #1d2129; font-size: 12pt;">https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-21-giugno-2016mp3</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-76590249747850991862016-06-22T19:40:00.001+02:002016-06-22T19:49:53.890+02:00COMUNICATO STAMPA - SASSO MARCONI: CHIUSURA A SETTEMBRE 2016 DEL PICCOLO GRUPPO<div align="center" style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><u><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 36.0pt;">COMUNICATO STAMPA</span></u></b><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<u><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 28.0pt;">SASSO MARCONI: CHIUSURA A SETTEMBRE 2016 DEL PICCOLO GRUPPO</span></u><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 22.0pt;">servizio
educativo rivolto a preadolescenti</span><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt;">
<u><span style="background-attachment: scroll; background-position-x: 0%; background-position-y: 0%;"><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 13.5pt;">Venerdì 17 giugno il comune di Sasso Marconi ha preannunciato nel
proprio territorio la chiusura dell’intervento educativo Piccolo Gruppo a
partire da settembre 2016.</span></span></u><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-attachment: scroll; background-position-x: 0%; background-position-y: 0%;"><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;">Si tratta di un servizio di prevenzione, in collaborazione con le altre
agenzie educative del territorio, che ha radici storiche profonde ed è rivolto
ad un gruppo ristretto composto da circa 7 minori seguiti dai Servizi Sociali e
a rischio di esclusione sociale e di dispersione scolastica. I frequentanti del
gruppo sono preadolescenti residenti nella municipalità, per i quali
l’intervento educativo è stato calibrato in base alla specificità dei loro
bisogni.</span></span><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-attachment: scroll; background-position-x: 0%; background-position-y: 0%;"><u><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 18pt;">Noi Educatori Uniti contro i Tagli segnaliamo la gravità di
tale scelta, che si pone in continuità con le tendenze politico-sociali di
tagli degli ultimi anni: svilire e poi chiudere i servizi della prevenzione.</span></u></span></b><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div align="center" style="background: white; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<i><span style="background-attachment: scroll; background-position-x: 0%; background-position-y: 0%;"><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 18pt;">EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI</span></span></i><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span><br />
<i><span style="background-attachment: scroll; background-position-x: 0%; background-position-y: 0%;"><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 18pt;"><br /></span></span></i>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnxK0s8ztpdaxu6jniTSZEfeOMubMttGK6gyCAHaimoeOS2_t83_DIZ3juFhkurUVJ-u9WxoTwm66A9zY0tSDvSNhmSzc-iHUmNeLjAUFD00Etk8hgNDFZY9wPyOKEsME-3mwDYQWNuTA/s1600/logo+nuovo+panda.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnxK0s8ztpdaxu6jniTSZEfeOMubMttGK6gyCAHaimoeOS2_t83_DIZ3juFhkurUVJ-u9WxoTwm66A9zY0tSDvSNhmSzc-iHUmNeLjAUFD00Etk8hgNDFZY9wPyOKEsME-3mwDYQWNuTA/s320/logo+nuovo+panda.png" width="229" /></a></div>
<i><span style="background-attachment: scroll; background-position-x: 0%; background-position-y: 0%;"><span style="color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 18pt;"><br /></span></span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-82264732494214356392016-06-11T15:05:00.003+02:002016-06-28T23:56:24.473+02:00Campagna ReNOS: LA LEGGE 2656 IORI-BINETTI VA CAMBIATA ! SCARICA SUI LAVORATORI IL PREZZO DI UN DECENNALE VUOTO ISTITUZIONALE<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<st1:personname productid="La Rete Nazionale" w:st="on"><b>La Rete Nazionale</b></st1:personname><b> Operatori Operatrici Sociali
(ReNOS)</b> ha
seguito con particolare interesse gli sviluppi di costruzione della legge 2656,
dalla prima stesura del testo unico al susseguirsi dei vari emendamenti che, in
corso d'opera, ne hanno caratterizzato e modificato la sostanza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vogliamo esprimere il nostro punto di vista, quello di
centinaia di lavoratori e lavoratrici, aderenti alla Rete, in merito a questa
proposta di legge, probabilmente prossima alla sua approvazione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Riteniamo fondamentale che tutti gli educatori/educatrici
vengano a conoscenza di questo progetto di legge e delle istanze di cambiamento
dello stesso, che dalla base stanno emergendo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Riteniamo doveroso che le future commissioni parlamentari
che dovranno valutare la proposta di legge, prima della sua approvazione,
tengano in seria considerazione queste stesse istanze. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i><u>NO
ALLA SEPARAZIONE IN DUE PROFILI E RUOLI PROFESSIONALI DIFFERENTI:</u></i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa proposta di legge sancisce
la divisione tra due tipi di educatori, due percorsi formativi, due diversi
ambiti d'intervento:
l'educatore socio-pedagogico e
l'educatore socio-sanitario. Ma a chi giova questa divisione? <b><o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Due figure differenti che vanno contro alle tendenze europee
di unificazione dei percorsi</b>,
due identità che sanciscono definitivamente i poteri individualistici delle
accademie che, <b>invece di integrarsi per generare un unico percorso formativo
completo e definitivo</b>, sottoscrivono i propri interessi personalistici e <b>differenziano
ulteriormente i curricula formativi e gli sbocchi
occupazionali</b>; due tipologie che
generano un problema di discrepanza tra il numero di operatori necessari al
funzionamento dei Servizi e il numero di laureati (eclatante il caso dei
Servizi Socio-Sanitari che non potrebbero esistere con la sola presenza dei
laureati di classe L SNT/2). Una divisione che non trova chiarezza rispetto
agli sbocchi occupazionali nei Servizi misti socio-sanitari (per lo più Servizi per la disabilità media e grave). Una divisione che
rischia di scindere ulteriormente l’identità professionale dell’educatore,
creando un livello di serie A e uno di serie B.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Due definizioni che escludono, nel disegno di legge,
migliaia di lavoratori e lavoratrici che da anni operano nei Servizi con stessi
ruoli e mansioni degli educatori, ma che sono stati vittima della totale
mancanza di regolamentazione e dal marasma per decenni ignorato dallo Stato e
avvallato dalle singole Regioni. Figure fondamentali che negli anni e nelle
differenze locali sono state chiamate AEC — Assistenti Educativi Culturali,
alla Comunicazione — e che hanno svolto con entusiasmo e devozione mansioni
educative del tutto identiche a quelle descritte nella legge 2656. Questi
professionisti non possono ora, nel totale silenzio e sotto il velo di una
crisi economico-culturale che prova a risparmiare fondi a discapito dei
lavoratori, trovarsi nell’umiliazione di non venire riconosciuti nella proposta
di legge Iori per ciò che hanno costruito finora e vivere l’umiliazione di
restare senza lavoro. Questa non può essere una legge che ancora una volta
disunisce, crea disuguaglianze e nasconde, dietro parole nobili come identità
ed educazione, un concreto ennesimo rischio di carneficina di decine di
migliaia di lavoratori professionisti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i><u>NECESSITA' INDISCUTIBILE DI RIDEFINIRE E RIQUALIFICARE <st1:personname productid="LA FIGURA DELL'EDUCATORE" w:st="on">LA FIGURA DELL'EDUCATORE</st1:personname>:</u></i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Certo riteniamo fosse necessaria
una legge che riconoscesse e qualificasse la professionalità e l'operatività
delle figure educative e pedagogiche. <b>Riteniamo valido aver stabilito che d'ora in avanti la
laurea sia un requisito fondamentale per l'esercizio della professione. Ma
crediamo anche sia fondamentale salvaguardare tutta una realtà professionale e
una realtà di Servizi preesistente</b>,
<b>che si è costituita in anni di esperienza sul campo e di formazione continua</b>;
da qui l'importanza di norme
transitorie il più possibile inclusive e tutelanti per la continuità lavorativa
e la qualità dei Servizi. Norme che siano verosimili, che tengano in
considerazione l’effettiva incidenza degli anni di esperienza sul campo e delle
svariate ore di formazione continua annuale nel percorso di formazione della
professionalità. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una realtà fortemente frammentata, diversificata,
esternalizzata e svenduta al miglior privato offerente che per decenni non è
stata istituzionalmente regolamentata non
può essere oggi risolta riversando i costi e le conseguenze di questa parziale
regolamentazione sui lavoratori. Dunque <b>la proposta contenuta nella
legge Iori-Binetti</b> <b>di un corso universitario intensivo di almeno un anno</b>,
e non meglio specificato, per riqualificare quegli operatori definiti “senza
titolo”,<b> non può essere pagato dai singoli lavoratori e lavoratrici di una
categoria che tutti sanno essere sottopagata.</b><span style="color: #4f81bd;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Chiediamo con forze che ci sia una risposta chiara ad <i><u>ALTRE
DOMANDE FONDAMENTALI E AD ALCUNE IPOTESI DI MODIFICA</u></i> </b>che la legge non affronta, ma
che sono determinanti per la vita professionale di migliaia di lavoratori e
lavoratrici del settore:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol";">-<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Sono
previsti stanziamenti di fondi straordinari per sostenere economicamente lo
svolgimento dei corsi intensivi previsti dalle norme transitorie? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol";">-<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Come
può essere sostenibile, a livello di tempo e di impegno richiesti, un corso
intensivo per lavoratori e lavoratrici, con età superiore ai 35 anni, quindi
con figli e famiglia, che già lavorano a tempo pieno?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol";">-<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Quale
criterio, se non quello dell'esclusione di molti, è realmente sotteso alla
scelta politica di stabilire per l'acquisizione diretta della qualifica i
criteri di 50 anni d'età, 20 anni di anzianità di servizio e un contratto di
lavoro a tempo indeterminato?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol";">-<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Nei
futuri ed eventuali concorsi pubblici indetti dall'azienda ASL sarà consentita
la partecipazione dei laureati in Scienze dell'Educazione (oggi esclusi) e di
coloro che usufruiranno delle norme transitorie per la regolarizzazione del
titolo?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol";">-<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Perché
non prevedere un dispositivo di riqualifica professionale che prenda in seria
considerazione gli anni di esperienza sul campo, la formazione acquisita e
attestata nel corso degli anni di lavoro e un investimento sulla formazione
continua che gli operatori hanno il diritto e il dovere di svolgere
annualmente? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
(Ad es. corsi annuali con ottenimento di crediti ECM, contemplati
all’interno del percorso
lavorativo come nel modello adottato per gli operatori del pubblico impiego?)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol";">-<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->art.3 comma 1: “<i>L'educatore professionale socio-pedagogico e il
pedagogista operano nei servizi e nei presidi socio-educativi e
socio-assistenziali, nonché nei servizi e presidi socio-sanitari con riguardo
agli aspetti socio-educativi”</i><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 35.45pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
Quali sono gli aspetti socio-educativi e
quali quelli socio-sanitari, all'interno dell'ambito educativo di cui
unicamente si sta parlando?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_ym19_1_1463410925198_42082"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol";">-<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->A</a> quale tendenza di welfare questa riorganizzazione
dei titoli di accesso alle professioni sia funzionale?<b> </b>Essa si muove nell'ottica di un
arricchimento economico, di risorse, di valorizzazione di culture e saperi
maturati in anni di cooperativismo sul campo nell'ambito degli interventi
sociali, o se forse, come più probabile, non è invece funzionale alle logiche
di smantellamento e privatizzazione del welfare pubblico e affiliazione alle
esigenze imprenditoriali del Terzo Settore e del Mercato privatistico del
sociale? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 35.45pt; text-align: justify; text-indent: -7.1pt;">
Non è forse una coincidenza che il Civil Act
(riforma del Terzo Settore del governo Renzi) preveda l'ingresso del
volontariato (ben 100.000 risorse umane a basso costo) per compensare la perdita (o meglio smaltimento
forzato) di decine e decine di
migliaia (60.000 circa) di lavoratori su cui incombe la pesante "
riorganizzazione" degli ultimi emendamenti della Legge Iori? <b><o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Noi crediamo nella costruzione di
una società fondata sull'inclusione, l'uguaglianza, la solidarietà e la
giustizia sociale. Vogliamo che si ponga fine alla guerra tra poveri, alla
logica del dividi et impera, dello scaricare sulle spalle dei cittadini, dei
lavoratori, delle fasce più deboli il prezzo di decenni di cattiva gestione
istituzionale e interessi lobbistici.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold;">#<i>cambiamolaleggeiori</i></span><o:p></o:p><br />
<span style="font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold;"><i><br /></i></span>
Link audio per approfondimento: <span style="color: #1d2129; font-size: 12pt;">https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-21-giugno-2016mp3</span></div>
<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<br /></div>
<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<br /></div>
<br />
<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
Rete Nazionale ReNOS</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-88769773787498520702016-05-27T13:41:00.002+02:002016-05-27T13:41:41.150+02:00Sabato 11 giugno dalle 19:00 al TPO Bologna, Aperitivo/Grigliata di Autofinanziamento.<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">SABATO 11 GIUGNO APERITIVO/GRIGLIATA CON LIVE E DJ SET PER FINANZIARE E SOSTENERE LE INIZIATIVE POLITICHE, SOCIALI E CULTURALI DEGLI EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI. TI ASPETTIAMO!</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJUS1ek30xcGi6K48ICU-ac3nm4XGO-s4Mcn4ftX-MsOEO6uwT1zJbfIfUBYs_fOUwFpnMFSGy0Lqd3J0ySLUCB3cnNSfygdrIxTL3y5CMp6RnQCapSvczkaG79b1XvUOelyNJ9cNs52Y/s1600/2016+Volantino+aperitivo+11+giugno+educatori+DEF.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJUS1ek30xcGi6K48ICU-ac3nm4XGO-s4Mcn4ftX-MsOEO6uwT1zJbfIfUBYs_fOUwFpnMFSGy0Lqd3J0ySLUCB3cnNSfygdrIxTL3y5CMp6RnQCapSvczkaG79b1XvUOelyNJ9cNs52Y/s320/2016+Volantino+aperitivo+11+giugno+educatori+DEF.jpg" width="226" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-40629076709723741672016-05-09T20:46:00.000+02:002016-05-09T20:46:07.658+02:00RESOCONTO 7° Incontro Nazionale RENOS (Roma 30 aprile 2016)<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<b>RESOCONTO 7° Incontro Nazionale RENOS (Roma 30 aprile 2016)</b>:</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
→Durante l'incontro del 30 aprile si è discusso della proposta di <b>legge Iori,</b> n.2656, da intendersi come testo unificato alla proposta di legge Binetti, n. 3247. Tale proposta legislativa sollecita alcune riflessioni:</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Le Norme Transitorie contenute nella proposta di legge, riconoscendo il lavoro svolto come credito formativo, prevedono l'attivazione di un corso della durata di almeno un anno. Potranno usufruirne gli educatori senza titolo che abbiano almeno tre anni di attività lavorativa, anche non continuativa. Invece, coloro i quali, assunti con contratto a tempo indeterminato, abbiano più di 50 anni di età o 25 anni o più di anzianità di servizio, acquisiranno direttamente la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico. Qual è il criterio sotteso a questi parametri? Perchè 25 anni?</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Inoltre, su chi far ricadere i costi del corso? Se fosse il lavoratore ad assumersi questo onere, sarebbe quasi come auto comprarsi la possibilità di continuare a svolgere il proprio lavoro. In alternativa si potrebbe considerare la possibilità della formazione continua, che per legge deve essere effettuata annualmente. Si potrebbero inoltre utilizzare fondi europei o regionali al fine di coprire i costi del corso.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Inoltre in linea con quanto già avviene in Europa, a breve le Regioni saranno obbligate a creare un sistema di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali e che consentano comunque una qualificazione professionale.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Ci si chiede se tale sistema di certificazione non possa essere uno strumento adattabile al riconoscimento del titolo di “Educatore” per coloro che con altro titolo o senza già da anni lavorano ricoprendo tale posizione.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
La proposta di legge Iori pare sancire la separazione tra Educatore professionale socio-pedagogico ed Educatore professionale socio-sanitario (nonostante la stessa onorevole e prima firmataria abbia auspicato per il futuro una loro unificazione). Questa distinzione di formazione e di ruoli, che risulta essere in netta antitesi col percorso unico in vigore in ambito europeo, sancisce inoltre una sorta di superiorità del percorso sanitario rispetto a quello sociale: chi ottiene il titolo sanitario può lavorare anche in ambito sociale, ma non viceversa.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Da rilevare anche il fatto che, a livello nazionale, esistono diverse figure di Educatori che non rientrerebbero nella legge Iori. La situazione degli AEC laziali è esemplificativa. La loro designazione come Assistenti e non come Educatori li escluderebbe, ma la mansione ed il ruolo li riporta appieno all'interno della categoria di Educatori. Una volta di più si sente la necessità di rendere omogeneo, a livello nazionale, un titolo eccessivamente regionale.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
→Partendo dalle <b>Linee guida</b> per la progettazione dei bandi di gara per i servizi educativi, stilate dalle Educatrici/ori bolognesi e dagli Educatori uniti contro i tagli, emerge la possibilità di superare la logica dell' “offerta più vantaggiosa”, pensata sempre in un'ottica di risparmio economico.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Esiste una forma detta “inversamente proporzionale” considerata più equa e rispettosa dei parametri qualitativi che i servizi sociali devono rispettare. Sono state 4 le sentenze in Italia che si sono pronunciate in difesa della formula “inversamente proporzionale”. Nonostante ciò molte realtà regionali applicano la formula “al massimo ribasso”, che è ancora in uso per gli appalti fino ad un milione di euro. Il nuovo testo unico degli appalti pubblici, emanato con decreto il 19 aprile del 2016, oltre a non prevedere la formula “inversamente proporzionale”, non ha realmente dato un taglio alla logica del “massimo ribasso”.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Una proposta è stata quella di inviare le Linee Guida ai vari Uffici Gare e Appalti presenti sui territori.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
→Quale utilizzo della <b>Piattaforma</b>:</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Andrebbe anzitutto aggiornata in alcuni punti, pur rimanendo ancora molto attuale. Potrebbe anche essere utilizzata per chiedere il sempre atteso rinnovo del CCNL.</div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
Link audio per approfondimenti: <span style="color: black;"><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-3-maggio-2016mp3&source=gmail&ust=1462905756822000&usg=AFQjCNFQbUvROir82BM9og-8X_pMPSD7ig" href="https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-martedi-3-maggio-2016mp3" style="color: #1155cc;" target="_blank">https://soundcloud.com/<wbr></wbr>radiokairos/signore-e-signori-<wbr></wbr>il-welfare-e-sparito-martedi-<wbr></wbr>3-maggio-2016mp3</a></span></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: black;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: black;">Siamo già operativi per proseguire i lavori del 7° incontro nazionale, tenetevi aggiornati.</span></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: black;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; background-image: initial; background-repeat: initial; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: black;">Rete Nazionale Operatori Sociali - RENOS</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-31110789409908403222016-04-27T19:57:00.001+02:002016-04-27T19:57:34.534+02:0026 aprile 2011 - 26 aprile 2016: CINQUE ANNI DI “SIGNORI E SIGNORE IL WELFARE E’ SPARITO”<div class="MsoNormal">
<i>Non è vero che non
avevo niente, ho avuto la radio.<br />
(Marilyn Monroe)<b><o:p></o:p></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Credo che in quel 26 aprile 2011
nessuno di noi immaginasse che saremmo arrivati fin qui. A riascoltarla ora quella
trasmissione quanti balbettii, quanti silenzi imbarazzati, ritmi radiofonici da
inizio novecento, quasi sicuramente nessun ascoltatore. Eppure è da lì che
siamo partiti, è in quel giorno che abbiamo premuto il tasto <i>start</i> di questa lunga avventura. A
Casalecchio si era in piena lotta contro il tentativo della classe dirigente
locale di ridurre drasticamente la quantità e la qualità dei servizi che con
molta fatica in tanti di noi avevamo contribuito a costruire su quel
territorio. L’intuizione di aprire un canale di comunicazione permanente con il
nostro mondo di riferimento è nata lì, dal bisogno antico come il mondo che
ogni Davide ha: dotarsi di una fionda per combattere il suo Golia personale.
Poi siamo diventati altro e siamo andati altrove, a testimoniare storie, lotte,
passioni nate, morte e risorte sul nostro territorio e in ogni angolo di questo
nostro paese. Siamo rimasti gente di parte: la nostra è ancora quella di chi sogna
e si adopera per un mondo meno diseguale. Quante bottiglie di birra abbiamo
stappato, musica e lotta, informazione e socializzazione, più una <i>radio bar</i> che un qualunque studio
radiofonico. Quanta strampalata umanità
è passata in questi cinque anni in quei tre metri per quattro di Via Casarini. Ricordarli e ringraziarli tutti è impossibile,
ma il TPO che ci ospita e Flavia, la nostra direttrice, che ci sopporta,
meritano un pensiero speciale. Signori e signore, il <i>welfare</i> forse è sparito. Noi ancora no. </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<st1:personname productid="La Redazione" w:st="on"><i>La
Redazione</i></st1:personname><i><o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<st1:personname productid="La Redazione" w:st="on"><i><br /></i></st1:personname></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDkPxPmzl8EiZ6tIKOuF1sJOfA7J5k2hlWycG1ylXhNskgNsw608CiHu987hjSjwoUsp5lqH3RP1Yo-dwlN8zNsM0k2AgfoRGA3oZ3yiPVJ1s90vTTslgUvCHJub_hvFIXZdZEEL_MUSo/s1600/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDkPxPmzl8EiZ6tIKOuF1sJOfA7J5k2hlWycG1ylXhNskgNsw608CiHu987hjSjwoUsp5lqH3RP1Yo-dwlN8zNsM0k2AgfoRGA3oZ3yiPVJ1s90vTTslgUvCHJub_hvFIXZdZEEL_MUSo/s320/manifestazione_casalecchio11_032.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<st1:personname productid="La Redazione" w:st="on"><i><br /></i></st1:personname></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-78152429873293639812016-04-18T22:00:00.002+02:002016-04-22T18:26:38.025+02:00Disegno di Legge 2656 – Legge Iori “Disciplina delle professioni di educatore e di pedagogista” nostra lettera aperta Commissione Parlamentare VII<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;">Gli
Educatori Uniti Contro i Tagli hanno, fin dai primi passi, seguito
con grande attenzione il percorso svolto dalla proposta di legge 2656
Iori. Ne hanno studiato il testo di partenza, le modifiche, il testo
base e gli emendamenti in Commissione. Sono stati orgogliosi e grati
di essere intervenuti in sede di audizione informale in Commissione
Parlamentare VII, dove hanno portato il loro contributo rispetto alla
necessità di norme transitorie, fino a quel momento non menzionate
all’interno della proposta di legge.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;">Il
testo è passato attraverso numerose e significative modifiche,
aggiunte e cancellazioni, che ne hanno cambiato, in alcune parti,
l’impostazione rispetto agli inizi. Senza scendere nel merito
dell’impatto, positivo o negativo, che tale legge può avere sul
mondo professionale e lavorativo, forti perplessità ci sorgono
rispetto alcuni punti cruciali della proposta che sta per approdare
alle Camere. Tali dubbi ci spingono a cercare una risposta e dunque a
porre domande a coloro che hanno voluto, lavorato e fatto scelte
riguardo tale legge. Ci rivolgiamo quindi ai deputati della
Commissione parlamentare VII e delle altre Commissioni che
valuteranno la proposta e chiediamo chiarimenti riguardo i punti che
seguono:</span></div>
<ul>
<li><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;">Con
gli ultimi emendamenti c’è stata una suddivisione netta di ambiti
di intervento e competenze tra i laureati in Scienze dell’Educazione
e quelli in Medicina e Chirurgia. </span><span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;">Perché
è stato mantenuto questo doppio percorso, laddove in Europa è
accaduto l’opposto, ovvero si è generalmente scelto di riunire i
due curricula? </span></span>
</div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;">Nei
futuri ed eventuali concorsi pubblici indetti dall’Azienda Asl
sarà consentita la partecipazione di coloro laureati in Scienze
dell’Educazione e di coloro che avranno usufruito delle norme
transitorie? Questi ultimi potranno partecipare generalmente ai
concorsi pubblici, qualora ci fossero?</span></span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;">Parlando
degli educatori definiti senza titolo, in un mondo professionale
sottopagato, composto principalmente da donne lavoratrici con più
di trent'anni, con esperienza professionale pluriennale spesso
superiore ai dieci anni e che si ritrovano a svolgere il proprio
lavoro avendo una famiglia e dei figli, ci si è davvero chiesti se
per queste persone un percorso universitario di almeno un anno come
quello proposto nelle norme transitorie sia davvero, sotto tutti gli
aspetti sostenibile e fattibile? </span></span><span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;">Perché
non "sanare" – termine che spaventa – abbassando
l'asticella, ma eliminando per sempre distinzioni interne tra chi ha
un titolo e chi non ce l'ha, ed allo stesso tempo riconoscere la
professionalità "reale" di tante figure da decenni
operanti in tale ambito?</span></span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;">Quale
principio si trova alla base del limite dei venticinque anni di
esperienza come equiparazione immediata?</span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;">
Capiamo il limite dei cinquant'anni, ed allo stesso tempo non
comprendiamo quale sia l’elemento che possa permettere di
riconoscere la professionalità di una persona che svolge il proprio
lavoro con venticinque anni di esperienza rispetto a quello di
un’altra che lo svolge da quindici o da dieci. Quale criterio è
realmente sotteso a questa scelta?</span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;">Rispetto
al corso universitario di equiparazione c’è una domanda
fondamentale a cui non abbiamo ricevuto chiaramente risposta, ovvero
chi dovrà pagare tale corso?</span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;">
Sono previsti fondi a riguardo? Riteniamo sarebbe profondamente
ingiusto e ipocrita caricare le spalle di una categoria di
lavoratori sottopagata e non riconosciuta nella propria
professionalità dell’onere di “comprarsi” il proprio lavoro,
per poter continuare a svolgerlo dopo anni, se non decenni, di
attività.</span></div>
</li>
</ul>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.64cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;">Gli
Educatori Uniti contro i tagli, come da sempre fanno, si augurano che
le scelte fatte saranno all’insegna di una volontà di costruire
una società basata sull’inclusione, sull’uguaglianza e sulla
giustizia sociale. L’auspicio è che una volta per tutte si ponga
fine alle guerre tra poveri, alla logica del </span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><i>dividi
et impera</i></span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;">,
dello scaricare sulle spalle dei cittadini e dei più deboli il
prezzo di decenni di cattiva gestione e di interessi lobbistici.</span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , serif;">Link audio per approfondimento: </span><span style="background-color: white; line-height: 14.5pt;">https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-19aprile2016mp3</span><br />
<div style="background: white; line-height: 14.5pt; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span lang="EN-GB"><b><o:p></o:p></b></span></div>
</div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.64cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;">Educatori
Uniti contro i tagli</span><br />
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5224066364083817715.post-44338675527097254182016-04-18T15:03:00.002+02:002016-04-18T15:03:42.225+02:00L’IMPORTANZA DI FARE RETE. Storia della romana AEC e della categoria (in costruzione) degli Operatori Sociali verso il 7° Incontro Nazionale<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Alla vigilia del 1° Maggio 2016 la rete ReNos raggiunge la capitale per il VII Incontro Nazionale. Mancano poche settimane all’evento e sono ormai confermate le principali adesioni dei diversi gruppi di lavoratori.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Fra i tanti, provenienti da gran parte della penisola, ci saranno gli Educatori Contro i Tagli di Bologna, che hanno animato la rete sin dal primo incontro a Milano nel 2013 e gli anconetani promotori dell’incontro del 2015. “Proprio ad Ancona abbiamo avuto il piacere di incontrare due colleghi romani del gruppo Assistenti Educativi Culturali. Fabrizio e Marina” racconta Matteo degli Operatori Sociali Milano.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Fabrizio delinea un quadro complesso e per certi versi drammatico della gestione del Welfare romano e il pensiero corre subito alle brutte faccende legate a mafia capitale: “Viviamo ancora in questa situazione dove le cooperative indagate vincono gli appalti” e continua descrivendo le difficoltà di fare rete tra i lavoratori “il territorio è molto frammentato e non ha aiutato il passaggio dalle circoscrizioni ai municipi. I municipi infatti hanno riferimenti politici diversi e il comune sovvenziona più alcuni a discapito di altri . Va da se che alcune cooperative si sono ritrovate ad avere fondi per i progetti mentre altre meno”.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il gruppo AEC nasce ufficialmente su FB nel 2012 a seguito di una direttiva da parte del comune di Roma che vietava agli operatori di dar da mangiare ai bambini nelle mense e consumare il pasto con loro. “La questione per noi non era tanto il mangiare o meno in mensa ma il fatto che non veniva riconosciuto il nostro ruolo educativo. Inoltre ci preoccupava il fatto che i bambini potessero avere l’impressione che noi fossimo una figura di terzo piano”. Spiega Fabrizio che insieme ad una sua collega decisero di far fronte alla situazione con una rivolta pacifica. “Invece di mangiare con i bambini ce ne stavamo alzati in piedi vicino a loro e intervenivamo solo se c’era un bisogno legato alla sicurezza del minore. Alla fine la preside ha garantito il pranzo agli operatori andando di fatto contro le direttive del comune. Era chiaro che la questione nasceva da un problema di riconoscimento della nostra figura. Il divieto di condividere il pasto era una sorta di ripicca del comune che da tempo era in contrapposizione con i sindacati che avevano intrapreso una battaglia per il riconoscimento della nostra figura all’interno della scuola”<span style="color: black;">(fonti ufficiose prive di riscontri ufficiali).</span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Da due lavoratori oggi la pagina facebook <span style="color: black;">dell’Assistente Educativo Culturale conta più di 500 like nel gruppo e più di 600 nelle pagine fb e piu di 354 follower su twitter. P</span>roprio grazie ad una ricerca in rete sono venuti in contatto con gli operatori sociali di Bologna e quindi con la Rete Nazionale.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em>“<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il luogo da noi scelto per l’incontro è situato nel quartiere MonteMario in Piazza Santa Maria della Pietà, 5 presso l’Associazione Ex Lavanderia all’interno del parco dell’Ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà – Padiglione 31.<br />L’Associazione Ex lavanderia nasce a gennaio 2005, 3 mesi dopo l’occupazione del Padiglione 31 da parte di associazioni e cittadini. L’occupazione del 15 ottobre 2004 è servita a mantenere la destinazione pubblica e culturale per la quale la Ex lavanderia fu ristrutturata con fondi pubblici nel 2000, così come i 5 padiglioni destinati ad ostelli della gioventù che, purtroppo, sono stati smantellati dalla <span style="color: black;">ASL RME.</span> Attualmente l’associazione è provvista di tutto ciò che necessita per la realizzazione dell’incontro. Essendo gestita da ragazzi l’ambiente non sarà di certo splendido come il luogo fornito dai colleghi di Ancona ma di sicuro adeguato al tema che dibatteremo. Siamo pronti ad accogliere il VII incontro!” dice Fabrizio al termine di una lunga e intensa intervista telefonica.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">L’o.d.g. pubblicato sui social già da diverse settimane appare molto corposo e ruoterà attorno alle riflessioni nate a seguito della pubblicazione degli strumenti prodotti dalla rete in questo ultimo anno: “Proposte di linee guida per i bandi dei gruppi socio-educativi” a cura degli Educatori Uniti di Bologna, “Manualetto di Autodifesa del Lavoratore Sociale” a cura degli Operatori Sociali di Milano.<br />Verrà ripresa in mano la Piattaforma ReNOS per ricomprenderne i possibili utilizzi e ampio spazio sarà dedicato alla questione del rinnovo del Ccnl delle Coop. Sociali scaduto ormai da tre anni. “E’ nell’aria già da tempo anche una campagna per il riconoscimento di lavoro usurante che a chi come noi non ha più l’energia dei 20 anni pare una campagna più che urgente” ironizza Matteo di Firenze.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<em><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Già dalla mattina verrà affrontato un tema caldo per gli operatori sociali ovvero la legge Iori (PDL 2656). I padroni di casa dell’AEC preannunciano di voler proporre di lavorare affinchè anche la loro figura venga riconosciuta.</span></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Per Info e adesioni:</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">www.retenazionaleoperatorisociali.noblogs.org</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">fb Rete Nazionale Operatori Sociali</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">contatto telefonico per l’incontro di Roma: AEC 3490960649</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1em; padding: 0px;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Adesioni</span></span></div>
<ul style="background-color: white; color: #29303b; font-family: Georgia, Verdana, Arial, serif; font-size: 12px;">
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Educatori Contro i Tagli Bologna</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Rete Operatrici e Operatori del Sociale di Bologna</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">EducatoriSenzaDiritti Monza</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">OperatoriSocialiMilano</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Educatori Fiorentini </span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Rete Diritti Operatori/trici sociali Ancona</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Operatori Sociali Genova</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Comitato sociale AEC Roma</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Assistenti Specialisti Roma</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Operatori AEC Roma</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Coordinamento Nazionale Assistenti all’ autonomia e comunicazione Agrigento</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Operatori Sociali Reggio Calabria</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">EducAttivi Rimini</span></span></li>
<li><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Cub Torino</span></span></li>
</ul>
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