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mercoledì 16 marzo 2016

CHI E' L'EDUCATORE CHE VORREBBE E L'EDUCATORE CHE E' PER ALESSANDRO BERGONZONI

CHI E' L'EDUCATORE CHE VORREBBE E L'EDUCATORE CHE E' PER ALESSANDRO BERGONZONI:

L’educatore che vorrei e l’educatore che è è un educatore che fa un altro tipo di formazione. Fa una formazione interiore poi ulteriore, poi esteriore. L’educatore secondo me non è solo chi fa questo mestiere, l’educatore è anche colui che deve essere educatore, terapeuta, assistente sociale, uomo, donna, bambino,animale,cosa,cane,albero,pianta…è inutile suddividere il tema del verde, poi il tema della conservazione dei beni artistici, poi il tema della Terra, poi il tema del Mare, poi il tema delle Carceri, poi il tema dei Migranti. Noi lavoriamo a 370 gradi su questa impostazione completamente omnicomprensiva. Così io lo vedo l’educatore. L’educatore io lo vedo che va negli asili a raccontare ai bambini che è li dove c’è il nostro Governo, il nostro Parlamento, dove si cominciano a fare leggi col cervello ed a capire la vita. Andrei li per raccontare che esiste anche l’arte, la poesia, che non esiste solo la realtà, il dimostrabile, l’esperibile, che non esiste solo la scienza ma esiste anche la coscienza, esiste anche l’invisibile e bisogna cominciare ad allargare: io lo chiamo “voto di vastità”. Io credo che questo sia anche il bisogno del “granchè”. Molti dicono che gli assistenti sociali, gli educatori non sono un “granchè”. Ecco, chiediamoci cos’è il “granchè”. Io credo che l’educatore sappia benissimo cos’è il “granchè”.
Quali strategie per l’educatore secondo Bergonzoni
Il tema è lo stato d’animo, cominciare a diventare, non avere solo bisogno di avere successo ma far succedere, non avere solo bisogno di essere avvenenti ma fare avvenire. Questo io lo dico con paura, anche se non l’avrei. E’ un tema spirituale, anche metafisico, non è un tema religioso. Io dico che devi cambiare certi, non mi fare dire valori, non mi far dire cultura, devi cambiare frequenza. Prima ho parlato di frequenza, per me è una questione quantistica, di onde. Se tu emani determinate onde puoi cambiare e muovere quello che vuoi. Se tu sei chiuso, sei tappato e credi che soltanto con la parola, soltanto con la politica, soltanto con il gesto, devi arrivare ad una rivelazione. Non è che questa rivelazione la debbano avere solo i geni, solo gli artisti, solo i papi, solo i grandi politici e condottieri; noi in nuce ce l’abbiamo tutti, dobbiamo puntare a quella rivelazione lì.
(intervista breve ad Alessandro Bergonzoni l' 11 marzo 2016 a Torino, per il convegno "La città del Noi" a cura di Mariarosa Di Marco, dalla trasmissione “Sig.re e sig.ri il welfare è sparito!-Radio Kairos” del 15/3/2016)

Link trasmissione: https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-15-03-2016mp3

lunedì 14 marzo 2016

SOSTENIAMO LO SCIOPERO GENERALE DEL 18 MARZO

Come Educatori Uniti contro i tagli, sottoscriviamo e condividiamo le istanze per cui è stato indetto lo sciopero nazionale di 24 ore di venerdi 18 marzo 2016 da SGB, CUB, SI COBAS e USI.
Anche noi non sosteniamo certo la guerra quando significa che le risorse economiche sono destinate alle missioni militari, provocando conseguentemente le politiche di austerity e la compressione dei salari, dei diritti sociali e il peggioramento delle condizioni di vita in generale.
Non vogliamo l’accordo sulla rappresentanza che elimina gli spazi di democrazia interna e il diritto di sciopero, priva i lavoratori del diritto di scegliere da chi farsi rappresentare, prevede la esigibilità degli accordi e sanziona chi sciopera.
Non ci interessa il Governo Renzi e il Jobs Act, che condanna i lavoratori ad un mondo di precarietà.
Assolutamente non vogliamo la precarizzazione del lavoro, le forme di sfruttamento selvaggio che caratterizza in particolar modo i mondo degli appalti e subappalti, contro il lavoro gratuito.
Non vogliamo la riforma della scuola, ma siamo per la stabilizzazione del personale precario. Contro il fiscat compat, il pareggio di bilancio inserito nella costituzione.
Vogliamo anche noi
Lavoro Stabile e tutelato. Consistenti aumenti salariali. Reddito garantito.
Diritto alla salute e alla cura. Uguaglianza per gli immigrati.
Pensione a 65 anni, a 60 per lavori usuranti e aumento delle pensioni.
Democrazia in azienda, contro l’accordo truffa sulla rappresentanza.


Educatori uniti contro i tagli