Visualizzazioni totali

venerdì 19 dicembre 2014

Consiglieri Regionali Emilia Romagna, Università, Lega delle Cooperative.: Regolarizzare gli "Educatori Senza Titolo" con una sanatoria.

Consiglieri Regionali Emilia Romagna, Università, Lega delle Cooperative.: Regolarizzare gli "Educatori Senza Titolo" con una sanatoria.



L'Emilia Romagna è sempre stata una regione famosa per il suo sviluppato settore sociale, formato da una rete di enti pubblici, Asl, Asp e un Terzo Settore che, nella sua ricchezza e complessità, è uno degli attori principali nella gestione e nella erogazione dei servizi socio-assistenziali rivolti al cittadino.
Questa fama, in tutti questi anni, si è costruita anche sul lavoro appassionato, efficace e  costante degli operatori sul territorio, a stretto contatto con le persone, indipendentemente dall’età, dal genere, dalla condizione fisica, socio-economica, dalle credenze culturali e religiose. Educatori che sono lì da anni, in carne ed ossa, a infilarsi tra le maglie del tessuto sociale, creando relazioni, sostenendo le parti più fragili a rischio di sgretolamento. Professionisti che hanno imparato, sulla loro pelle a affrontare le situazioni più nascoste e più complesse della nostra società.
Tra questi educatori, molti, con esperienza spesso pluridecennale e con lunghe formazioni teoriche, in aula e sul campo, sono definiti “senza titolo”, ovvero senza la laurea universitaria specifica, che solo da pochi anni è divenuta obbligo di legge ed è richiesta come elemento vincolante nella ormai grande maggioranza dei bandi di appalto.

Quando la nostra Regione avrà finalmente l'obiettivo etico e politico di regolarizzare anche il lavoro di quanti hanno investito e lavorato per anni nei servizi rivolti a minori e adulti – che talvolta hanno loro stessi avviato – con impegno e passione, acquisendo professionalità e competenze sul campo e nelle ore di formazione?

Il rischio grave è che gli “educatori senza titolo”, la loro professionalità e i risultati da loro raggiunti negli anni di lavoro vengano considerati residuali o non considerati per nulla e quindi appieno svalutati.
C'è da chiedersi su cosa costruiremo il futuro dei servizi se non diamo valore o, al contrario, buttiamo via il patrimonio esperienziale di chi questi servizi ha contribuito a costruirli e a farli crescere?

Crediamo che una sanatoria non solo sia possibile, ma sia l’unica opzione valida, l'unica strada da intraprendere. Una sanatoria che regolarizzi la situazione lavorativa degli “educatori senza titolo” che da anni lavorano sul territorio ed equipari la loro professionalità, costruita sul campo e in ore di formazione, a quella di coloro che il titolo lo hanno conseguito.

Una sanatoria, l'ultima, che regolarizzi situazioni instabili, che valorizzi il lavoro svolto, che tuteli la storia di molti servizi attivi sul territorio, che permetta alle nuove generazioni col titolo, formate in un momento storico che vede mutate le condizioni lavorative e occupazionali, di poter avere una base su cui poggiarsi e da cui attingere nel loro percorso di crescita umana e professionale.

Chiediamo alla Regione Emilia Romagna, all'Università e alle stesse Cooperative di coordinarsi per creare un percorso di riqualificazione, così come è già avvenuto nel 1997 col corso APRIS, che ha permesso il rilascio di attestati regionali di qualifica professionale.

Chiediamo la regolarizzazione di una professionalità e di un lavoro sul territorio che già esistono e che rivestono – soprattutto in tempi culturali, economici e sociali delicati come questo – un’importanza enorme e primaria, per continuare a lavorare positivamente insieme, contribuendo attivamente allo sviluppo della società in cui viviamo.


Link: https://secure.avaaz.org/it/petition/Consiglieri_Regionali_Emilia_Romagna_Universita_Lega_delle_Cooperative_Regolarizzare_gli_Educatori_Senza_Titolo_con_una_/?nFsmdfb


Link trasmissione radio per approfondimento: https://soundcloud.com/radiokairos/20150120-signore-e-signori-il-welfare-e-sparito


Educatori Uniti

SABATO 20 DICEMBRE "FESTA DELL'ORGOGLIO EDUCATIVO - NO CUT PARTY" AL TPO.

Vi apettiamo alla "Festa dell'orgoglio educativo - No cut party", sabato 20 dicembre al TPO in via Casarini a Bologna.

Dalle 20: Aperitivo 

20:30 Intervista a Marco Martucci con presentazione libro "Prima di morire"

22:30 Live: Banda Roncati, Minigonna Electro Funky, Nilza Costa, Reincanto Band (Andrea Gianessi + Frankspara) ed Etnia Supersantos

A seguire Dj Set con Dj Rox (Etno, Ska, Reggae e Rock)

Ingresso 3 euro

Non puoi mancare


mercoledì 10 dicembre 2014

AVVISO: PROBLEMI CON LA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

Vi informiamo che per motivi decisi da facebook, la nostra pagina "educatori contro i tagli non è presente sul social network e di conseguenza anche il nostro evento "Festa dell'orgoglio educativo". Stiamo provvedendo a ripristinare la nostra pagina, cercando di mantenere nome, contenuti ed informazioni. Ci scusiamo dell'inconveniente con i nostri amici e contatti. Speriamo di poter tornare ad essere visibili e comunicare con voi nel più breve tempo possibile.

Gli Educatori Contro i Tagli ci sono e continueranno ad informarvi e lottare insieme a voi.


lunedì 8 dicembre 2014

Comunicato: "12 Dicembre 2014: in piazza per rivendicare diritti, non carità."

12 Dicembre 2014: in piazza per rivendicare diritti, non carità.    

In continuità con la mobilitazione del 14 Novembre, cui abbiamo partecipato come membri della Rete Nazionale Operatori, come Educatori contro i Tagli  aderiamo alla giornata di sciopero e lotta del 12 Dicembre indipendentemente dalle sigle sindacali che l’hanno convocata. Come trasversale movimento di lavoratori riteniamo infatti doveroso cogliere ogni occasione per unire la nostra voce a chi si oppone alle politiche economiche, sociali e del lavoro del governo Renzi e della UE e si batte per la cancellazione della Legge Formero e dei contratti atipici, contro l’abolizione dell’art. 18, per lo sblocco dei contratti del Pubblico Impiego e per l’attivazione immediata di istituti come il reddito minimo garantito.  Come lavoratori del sociale vogliamo inoltre portare in piazza il nostro particolare disagio e quello delle persone cui rivolgiamo i nostri servizi, gli ultimi, gli inascoltati: ribadiamo dunque il nostro No alla privatizzazione dei servizi e alle gare d’appalto al ribasso, il nostro Si a misure a sostegno della tutela del posto di lavoro, al ripristino immediato dei fondi nazionali per la sanità e l’assistenza, alla piena applicazione delle regole legali e contrattuali. Concludiamo infine con la ferma richiesta, non più prorogabile, che il tema delle povertà entri nell’agenda dei governi nazionali e locali con priorità assoluta ed abbia dunque la precedenza in sede di destinazione delle risorse disponibili.
Chi tra noi sarà in piazza lo farà anche in nome e per conto di quelle migliaia di lavoratori, trasversali a tutte le categorie, che a causa di forme contrattuali sempre più precarie sono particolarmente ricattabili e di quelli che a causa di gravose difficoltà economiche non sono nella condizione di sacrificare una giornata di stipendio.  A tale proposito chiediamo alle sigle sindacali, tutte, di adoperarsi per mettere al più presto in campo forti azioni di contrasto alle politiche governative ed europee, azioni  alternative ed efficaci che non penalizzino in modo così pesante i tanti lavoratori che stanno vivendo da tempo una situazione di insostenibile disagio.
I tempi sono cambiati, in peggio.


Educatori contro i Tagli

venerdì 21 novembre 2014

COMUNICATO "QUESTIONE TITOLI EQUIPOLLENTI".

In questi anni varie regioni, tra cui Veneto, Liguria, Lombardia e la stessa Emilia-Romagna, hanno emanato delibere per il riconoscimento di titoli in ambito sanitario.

Chi ha lavorato per anni ma senza avere un titolo come educatore sanitario, logopedista, fisioterapista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, tecnico della riabilitazione psichiatrica e altro, ha potuto finalmente regolarizzare la propria posizione lavorativa.

Ora viene da chiedersi: e gli educatori? quanto devono aspettare per essere regolarizzati?

Quando la nostra regione avrà finalmente l'obiettivo etico e politico di regolarizzare anche il lavoro di quanti, per anni, con impegno e passione, acquisendo professionalità e competenze sul campo e nelle ore di formazione spesso cercate e frequentate autonomamente, hanno avviato, investito e lavorato nei servizi rivolti a minori e adulti?

Il rischio grave è che gli educatori senza titolo, la loro professionalità, e i risultati raggiunti negli anni di lavoro siano considerati residuali o non considerati per nulla e quindi finiscano nella più piena svalutazione. Tutto questo nel silenzio della politica e dei sindacati.
C'è da chiedersi: su cosa costruiremo il futuro dei servizi se non diamo valore o, al contrario, buttiamo via il patrimonio esperienziale di chi da anni questi servizi ha contribuito a costruirli e farli crescere?

Crediamo che una sanatoria non solo sia possibile, ma sia l’unica opzione valida, la strada da intraprendere.
Una sanatoria, l'ultima, che regolarizzi situazioni instabili, che valorizzi il lavoro svolto, che tuteli la storia di molti servizi attivi sul territorio, che permetta alle nuove generazioni col titolo, formate in un momento storico che vede mutate le condizioni lavorative e occupazionali, di poter avere una base su cui poggiarsi e da cui attingere nel loro percorso di crescita umana e professionale.
Dobbiamo crederci tutti insieme.


Educatori uniti contro i tagli


venerdì 14 novembre 2014

CASALECCHIO DI RENO: CONCORSO "SPECIALISTA IN ATTIVITA' SOCIO-ASSISTENZIALI", COMPLIMENTI AD ASC INSIEME!!

COMPLIMENTI

Complimenti. In tempi di crisi occupazionale con perdite di posti di lavoro e precarietà imperanti, ASCInsieme è riuscita a bandire un concorso offrendo un tempo indeterminato per un profilo professionale quasi inedito, lo “Specialista in attività socio-assistenziali”. Complimenti anche per i requisiti di accesso, ampliati fino a comprendere fra i titoli ammessi la laurea in Geografia. Ma complimenti soprattutto alla candidata che ha ottenuto la valutazione finale più alta: non deve essere semplice, partendo da una formazione su mappe e cartine geografiche, diventare una “specialista in attività socio-assistenziali”.  Complimenti infine anche all’altra candidata, già in organico ASC, che ha ottenuto lo stesso alto punteggio: siamo certi che la generosità di un’azienda che si chiama Insieme allargherà a due il numero di assunzioni finali.


Educatori contro i tagli


martedì 11 novembre 2014

REPORT INCONTRO EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI CON SINDACO ED ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DI CASALECCHIO DI RENO

Martedì 28 ottobre una piccola delegazione degli Educatori Uniti contro i Tagli ha incontrato il sindaco di Casalecchio Bosso e l'Assessore al Welfare dello stesso comune Masetti.
Dopo una premessa, in cui ci siamo trovati d'accordo rispetto alla condivisione dell'obiettivo comune dei presenti al tavolo – quindi qualità dei servizi e difesa diritti del cittadino e del lavoratore – si è aperto un dialogo disteso e abbastanza onesto, con poche cadute nel politichese, durato circa un'ora e mezza. In questo tempo si è parlato lungamente anche di Asc, delle sue politiche e delle sue scelte, delle difficoltà di comunicazione che ci sono state in questi anni tra l'ente gestore dei servizi e coloro che i servizi li hanno fatti sul campo. Un breve excursus storico che non ha risparmiato neanche alcuni accenni alla triste vicenda Geco e ai suoi educatori e sue educatrici e che è arrivato fino ai nostri giorni, ad oggi, con le nuove necessità e le nuove esigenze di una realtà sociale e professionale in veloce cambiamento e che certo riguarda direttamente anche la classe degli operatori e delle operatrici sociali. Si è sottolineato quindi l'importanza di un'apertura, in questo periodo in cui sta avvenendo un cambio interno di dirigenza, da parte di Asc, ad un dialogo costante, paritario e costruttivo.
Ne siamo usciti con la promessa di trovare una nuova metodologia di confronto in vista di una coprogettazione dei servizi, partendo dalla voce e dall'esperienza degli educatori e delle educatrici presenti sul territorio da anni, cercando di trovare quindi il giusto modo di creare e gestire tavoli tecnici – e non politici – a ciò designati. In programma si è inserito anche un incontro, nel medio termine, di valutazione dell'andamento dei servizi sul territorio e  di verifica dell’attuazione effettiva delle promesse fatte. 
A questo proposito gli Educatori Uniti si sono resi disponibili a raccogliere la testimonianza diretta degli operatori e delle operatrici nel distretto di Casalecchio, o almeno di coloro che riescono a raggiungere, in modo da poter collezionare insieme i contributi diretti e le proposte di coloro i quali si trovano tutti i giorni faccia a faccia col territorio e con i bisogni e le necessità che da esso direttamente provengono. Tutto questo in una chiave costruttiva e propositiva, che permetta agli educatori e alle educatrici di stare in prima linea nella proposta costruttiva di una serie di cambiamenti e modifiche, che rendano la gestione dei servizi più efficace e efficiente e che garantisca una qualità alta dell’offertq, esattamente come i cittadini, giovani e adulti, meritano. 



EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI


lunedì 10 novembre 2014

14 NOVEMBRE, LA RETE NAZIONALE OPERATORI SOCIALI ADERISCE ALLE MOBILITAZIONI E AGLI SCIOPERI PROCLAMATI DAI SINDACATI DI BASE.

14 novembre 2014
Nelle Piazze con i Movimenti e gli Altri Lavoratori 
La Rete Nazionale degli Operatori Sociali sceglie di Reagire
Aderiamo alle Mobilitazioni e agli Scioperi proclamati dai Sindacati di Base 


Da anni denunciamo le pessime condizioni di lavoro destinate agli operatori sociali. Eppure incredibilmente queste condizioni continuano a peggiorare colpendo lavoratori e utenti senza che nessuno più se ne sorprenda.
Il CCNL dei lavoratori delle cooperative è garanzia di miseria, tuttavia, permetteteci l'artificio linguistico, questa miseria non viene nemmeno più garantita.
Le cooperative sociali sono delle vere e proprie aziende, e col cinismo delle multinazionali agiscono fuori dalle regole, diffondono precarietà, aggirano la legge.
Tutta questa precarietà va contestualizzata nel terreno dell'austerity, determinata dai poteri forti che
Stanno impoverendo le persone a colpi di Fiscal Compact. Jobs act e Civil act sono le formule in inglese scelte da governo Renzi per ingannare e affamare il popolo italiano, spacciando queste politiche come pratiche dettate da un principio di rinnovamento necessario.
Proprio le cooperative sociali si offrono come strumento per derogare ogni diritto, per contenere al ribasso i salari, per togliere potere di determinazione alle lavoratrici e ai lavoratori che non sono nemmeno tutelati dall'articolo 18 che il governo sta prendendo a pedate.
Dunque in futuro ci si dovrà accontentare di poco, di sempre meno. Possiamo anzi dire che il futuro è arrivato, e che già oggi (se guardiamo all'Expo) la soluzione proposta ai lavoratori dall'aggregazione di poteri forti e massonerie che governa, è lavorare gratis.
È proprio in questa direzione che va il Civil act, studiato per aprire a un nuovo welfare, un welfare che arricchisca ancora le finanze e indebolisca chi non può più usufruirne, chi si dovrà accontentare delle elemosine e del volontariato a cui ci stanno destinando.
All'elenco dei potenti e dei padroni che stanno determinando queste condizioni si associano i nomi di CGIL CISL e UIL che da tempo immemore hanno rinunciato a difendere i diritti dei lavoratori pur di conservare il potere acquisito. Questi sindacati (potremmo definirli in qualsiasi altro modo) sono forse i maggiori responsabili delle ingiustizie che subiamo ogni giorno, a ogni livello, nei luoghi di lavoro.
Di fronte a tutto questo la Rete nazionale degli operatori sociali sceglie di reagire. Aderiamo alle mobilitazioni e agli scioperi proclamati dai sindacati di base per la giornata del 14 novembre 2014. Saremo nelle piazze con i movimenti e con gli altri lavoratori



venerdì 31 ottobre 2014

“Signore e Signori, il welfare è sparito!” Su Radio Kairos per il quarto anno il sociale fuori dal coro.

“Signore e Signori, il welfare è sparito!” Su Radio Kairos per il quarto anno il sociale fuori dal coro.
Rieccoci.. e scusate il ritardo. La trasmissione Signori e signore, il welfare è sparito! finalmente riparte. Per il quarto anno ritorna la voce dei lavoratori del sociale in opposizione alle politiche di ridimensionamento del welfare che amministratori locali e nazionali seguitano a proclamare come inevitabili, sacrificando operatori e cittadini sull’altare della parità di bilancio.
Un pensiero va subito agli amici di Radio Kairos e del TPO senza i quali noi semplicemente non ci saremmo, esprimiamo loro la nostra vicinanza contro la pretestuosa campagna messa in moto da chi vorrebbe delegittimare chiunque pratichi militanza politica e culturale fuori dai recinti irrespirabili del politically correct. Tra gli spazi di socialità libera che offrono alla città c’è anche la nostra voce.
Un punto di riferimento mediatico per tutti quelli che di welfare vivono, per tutti quelli che di poco welfare muoiono, la nostra trasmissione. L’unica condotta da educatori.
Ogni Martedì dalle 18.00 alle 19.00 sui 105.85 di Radio Kairos o in streaming sul sito della Radio. Chiunque voglia venirci a trovare lo faccia senza pensarci: troverà una sedia per oziare, una birra per bere, un microfono per comunicare. Ogni tanto fa bene sentirsi meno soli.


                                                                                      La Redazione


mercoledì 22 ottobre 2014

5° INCONTRO DELLA RETE NAZIONALE OPERATORI SOCIALI, VENEZIA 25 OTTOBRE 2014

Il Comitato Indignato.o.s.s. di Venezia il giorno 25 Ottobre 2014 organizza il 5° incontro della Rete Nazionale Operatori Sociali presso il Centro Sociale Rivolta a Marghera Venezia.
Organizzazione della giornata.
MATTINA:
Arrivo intorno alle 10.30 11.00
Saluto dei nostri ospiti
giro di presentazioni e aggiornamenti sulle varie realtà di lotta.
PRANZO
POMERIGGIO:
Premessa:
come 1°incontro dopo la pausa estiva si propone quanto segue.
O.D.G.
1) Coordinamento per la creazione di azioni comuni al fine di promuovere la rete e i sui contenuti in tutta italia.
Riprendiamo il filo del discorso.
2) lo sciopero del 14 novembre
3) Prossimi incontri nazionali: discussione sulla necessità o meno di trovare luoghi "più neutri"...
4) Stato e utilizzo dei blogs della pagina fb della e trasmissione radio...chi, cosa, dove, quando.

Auspichiamo la presenza attiva di altre realtà di lotta del sociale colpite quanto noi.
Vi aspettiamo il 25 ottobre 2014 al Centro Sociale Rivolta in via Fratelli Bandiera a Marghera (Venezia).

Per info contattare comitatoindignatooss@gmail.com.

giovedì 2 ottobre 2014

APPALTO SERVIZI SOSTEGNO SCOLASTICO ED INTEGRATIVI DEL COMUNE DI BOLOGNA: BENVENUTE, BENVENUTI AL MERCATO DEL BESTIAME

APPALTO SERVIZI SOSTEGNO SCOLASTICO ED INTEGRATIVI DEL COMUNE DI BOLOGNA:
BENVENUTE, BENVENUTI AL
MERCATO DEL BESTIAME
Il 15 Settembre Quadrifoglio, rinomata fazenda, comunica ai soci lavoratori, con squilli di trombe ed auspicio di buon lavoro, la sospirata e combattuta aggiudicazione del “Servizio educativo-assistenziale per l’integrazione scolastica degli alunni disabili, dei servizi di prevenzione educativa – pedagogica e gestione dei servizi integrativi scolastici.”
Quello che NON COMUNICA è che tale servizio è stato affidato all'ATI tra Cooperativa Sociale Quadrifoglio s.c.-onlus e Cooperativa Pianeta Azzurro e, soprattutto, che Pianeta Azzurro gestirà il servizio in Quartiere Navile.
Lo comunica ai soci il 1° Ottobre con raccomandazione di imbrancarsi ordinatamente in un'assemblea indetta per il 3 Ottobre in orario di servizi integrativi.
CHIARO IL CONCETTO?
Tutti i soci lavoratori di Navile saranno trasferiti in fila indiana dal recinto Quadrifoglio al recinto adiacente, la fazenda Pianeta Azzurro. Pazienza se in 48 ore qualcuno riuscirà a rimandare impegni e partecipare ma mi raccomando: non si scalcia e si muggisce sottovoce.
OGGI AI SOCI DI QUADRIFOGLIO, DOMANI A CHI?
CHI È LA SOCIA, IL SOCIO?
QUANTO CONTA IL SUO PARERE?
QUANTO CONTA LA SUA PARTECIPAZIONE?
VENERDÌ LE LABBRA DEI MANDRIANI SI DISCHIUDERANNO:
SAREMO PRESENTI ANCHE NOI, SOLIDALI CON I COLLEGHI ED ANSIOSI DI ASCOLTARE LE RISPOSTE

Educatori contro i tagli



venerdì 26 settembre 2014

RITORNA “SIGNORI E SIGNORE IL WELFARE E’ SPARITO!” DA OTTOBRE TUTTI I MARTEDI’ IN DIRETTA ALLE ORE 18.

RITORNA “SIGNORI E SIGNORE IL WELFARE E’ SPARITO!” DA OTTOBRE TUTTI I MARTEDI’ IN DIRETTA ALLE ORE 18.

"SIGNORI E SIGNORE IL WELFARE E' SPARITO!" tutti i martedì in diretta su Radio kairos 105.85 fm (Bologna) o in streaming su www.radiokairos.it, per continuare a parlare di Welfare e del mondo dei lavoratori e lavoratrici del sociale, con interviste e approfondimenti. L’unica trasmissione realizzata e condotta da educatori che da voce agli operatori del mondo del sociale, agli utenti, alle famiglie e alla società civile. 


lunedì 8 settembre 2014

DAL BLOG ALTREPOZZANGHERE.COM (MARCO MARTUCCI): "RINGRAZIAMENTI"

Grazie, innanzitutto. Oltre duecento persone mi hanno contattato per manifestarmi la propria stima e il proprio affetto questa estate, mentre l’amministrazione comunale di Bologna si nascondeva dietro a due comunicati stampa basati su numerosi falsi e calunniava il mio operato.
Oggetto del dissidio la mancata assegnazione del trasporto pubblico a un bambino su una sedia a rotelle. Non entrerò ancora nel merito della vicenda, parlano i fatti, poi verranno i comunicati stampa dell’USB che mi ha difeso e ha spinto affinché emergesse la verità.
Non posso ringraziarvi tutte e tutti, insegnanti, colleghi, genitori, cittadini, amici, ma un pensiero lo dedico con piacere alla Rete nazionale degli operatori sociali e al Coordinamento degli educatori contro i tagli che non si sono tirati indietro in questa battaglia di etica e di civiltà. E un pensiero ai consiglieri del M5S, in questa brutta storia hanno rappresentato l’unica voce fuori dal coro a Palazzo D’Accursio.
Ritengo che un operatore sociale non debba mai sottrarsi quando ci sono da difendere i diritti di un bambino disabile, anche se esporsi comporta rischi enormi. Dall’altra parte c’è un sistema compatto che sta smantellando il welfare nel nostro Paese, nelle regioni, nelle città, a vantaggio di importanti gruppi privati, lo fanno senza pietà. Dobbiamo essergli pari nel reagire. Nelle scuole a volte ci troveremo di fronte colleghi educatori, insegnanti e dirigenti servi del potente di turno, disposti a tutto pur di compiacergli. Dovremo esserne più forti. Dovremo deporre la paura, abbandonare l’idea che tutto debba sempre, inevitabilmente, continuare così come è stato fino a oggi. Semplicemente, il futuro ancora non esiste, sforziamoci affinché somigli il più possibile al mondo che vogliamo, affinché sia pervaso dal nostro desiderio di giustizia sociale.

sabato 30 agosto 2014

GRAZIE PER IL SOSTEGNO ALLA NOSTRA INIZIATIVA DI SOLIDARIETA' AL COLLEGA MARTUCCI.

Grazie per il sostegno alla nostra iniziativa di solidarietà al collega Martucci.

Salutiamo tutti i colleghi e amici che ci seguono con affetto e pazienza ormai da tanto tempo in radio o sui social network. Auguriamo loro il rientro dalle ferie meno traumatico possibile e, visti i tempi che stiamo vivendo, di ritrovare i loro posti di lavoro, e ci si perdoni il gioco di parole, ancora al loro posto.
Ma soprattutto li vogliamo ringraziare per la straordinaria risposta, in termine di produzione numerica di lettere di sostegno, al nostro appello in favore del collega e amico Marco Martucci, educatore della Coop Quadrifoglio che dopo aver denunciato un disservizio a bimbo disabile ed essersi prodigato per risolverlo, ha rischiato addirittura di subire una pesante e iniqua sanzione. In particolare vorremmo ringraziare i colleghi della rete nazionale per la solidarietà espressa da ogni angolo d’Italia, abbiamo per l’ennesima volta dimostrato agli altri (e a noi stessi) che la mobilitazione paga. Infatti, è con grande soddisfazione che possiamo finalmente dirvi che la questione è stata archiviata definitivamente con un nulla di fatto.
Continuiamo a starci vicino.

Educatori contro i tagli


giovedì 28 agosto 2014

"LE ULTIME PAROLE FAMOSE":

“Le ultime parole famose”

Trasmissione radio Kairos 1.10.2013 “Signore e signori il welfare è sparito!”
Al telefono la Dott.ssa Scoccati.

Conduttore: “Abbiamo appreso che lei sta per lasciare ASCInsieme per andare a dirigere ASP Irides a Bologna…”
Dott.ssa Scoccati: ”E’ bellissima questa cosa… a me non risulta di andare via… non so proprio chi abbia messo in giro questa voce… Io sto benissimo dove sto. Mi scade il contratto il 31.12.2014 e quindi nessuno mi ha detto che me ne devo andare. Non so chi abbia parlato di ASP Irides…”
Conduttore: Quindi ci assicura che rimarrà ad ASP fino a fine 2014?
Dott.ssa Scoccati: Si, si. Rimango fino alla fine del 2014.”

Trasmissione radio Kairos 10.12.2013 “Signore e signori il welfare è sparito!”
In studio la Dott.ssa Scoccati.

Conduttore: “Andrà all’ASP Irides?”
Dott.ssa Scoccati:”No assolutamente… Io sto bene ad ASCInsieme.”

Luglio 2014 – la Dott.ssa Elisabetta Scoccati partecipa e vince il concorso per l’incarico di Direttore Generale dell’ASP Città di Bologna.

L’Azienda conferisce alla Dott.ssa Elisabetta Scoccati l’incarico di Direttore Generale dell’Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP) “Città di Bologna” a partire dal 1 Agosto 2014.

Sia chiaro, le scelte individuali delle persone non possono essere mai oggetto di discussione e il tutto si è sicuramente svolto rispettando integralmente le procedure che certe nomine richiedono, con la consueta trasparenza alla bolognese. Ma forse è proprio questa la cosa più disarmante.

Educatori contro i tagli

Link interviste alla Dott.ssa E. Scoccati:

https://soundcloud.com/radiokairos/intervista-dott-ssa-e


https://soundcloud.com/radiokairos/podcast-signore-e-signori-il-4


martedì 15 luglio 2014

NOSTRO COMUNICATO DI SOLIDARIETA' AL COLLEGA MARCO MARTUCCI (EDUCATORE COOP QUADRIFOGLIO E DELEGATO USB).

Nei giorni scorsi Marco Martucci, collega che conosciamo e apprezziamo da tempo, ha reso nota la vicenda di un bambino disabile costretto a raggiungere il Centro Estivo in autobus e non con il trasporto che gli avrebbe dovuto garantire il comune. In seguito alla sua iniziativa il trasporto è stato attivato. Siamo rimasti dunque colpiti molto negativamente dal comunicato ufficiale con cui il comune di Bologna chiede alla sua cooperativa di appartenenza, la coop Quadrifoglio, di valutare la possibilità di sanzionarne il comportamento in quanto non deontologicamente corretto. In tempi di tagli e rimodulazioni permanenti, non vorremmo che tali iniziative mirassero in realtà a zittire i colleghi che maggiormente si espongono in difesa dei diritti dei lavoratori del sociale e dei cittadini che usufruiscono del loro operare educativo. Marco è infatti da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei bambini disabili ad avere il servizio di supporto appropriato alle loro necessità e per questo è conosciuto da famiglie e colleghi come professionista serio e persona corretta. Con queste righe vogliamo dunque manifestare a Marco piena solidarietà e confermare la nostra vicinanza alle sue ragioni, che sono poi quelle dei diritti dei cittadini più deboli e delle persone, noi, che lavorano per loro.


Educatori contro i tagli

 Conferenza stampa di Marco Martucci con i dirigenti USB Bologna (15/07/14)

giovedì 19 giugno 2014

EDUCATORI CONTRO I TAGLI AI MONDIALI ANTIRAZZISTI 2/6 LUGLIO 2014 (BOSCO ALBERGATI-CASTELFRANCO EMILIA)

Anche quest'anno gli Educatori Contro i Tagli parteciperanno al 18° mondiale antirazzista con la squadra di calcio mista. Antirazzisti, antifascisti, antisessisti e per un Altro Welfare!! Vi aspettiamo per sostenerci e giocare con la nostra squadra.




giovedì 5 giugno 2014

DIRITTI E GARANZIE PER GLI EDUCATORI DELLE COOPERATIVE BOLOGNESI:

DIRITTI E GARANZIE PER GLI EDUCATORI DELLE COOPERATIVE BOLOGNESI


5 giugno 2014 alle ore 10.07

Questa mattina il Capogruppo FdS Roberto Sconciaforni ha presentato un'interrogazione alla Giunta nella quale si chiede come essa intenda intervenire sia per garantire la continuità lavorativa e retributiva degli operatori sociali per tutto l'anno, sia affinchè in tutte le gare d'appalto - per la gestione dei servizi sociali - venga inserito l'obbligo di applicazione del contratto nazionale e integrativo delle cooperative sociali.

Segue il testo dell'interrogazione


AlPresidente dell’Assemblea Legislativa
dellaRegione Emilia-Romagna
                                                                  SEDE




Interrogazione a risposta scritta 


PREMESSO CHE

· A Bologna, i lavoratori delle cooperative sociali spesso si trovano a vivere una vera e propria discontinuità occupazionale che impedisce loro di ricevere tutti i mesi un regolare stipendio. Tutto ciò per diversi motivi, che vanno dalle chiusure delle scuole durante il periodo estivo, alle interruzioni dovute alla neve, ai terremoti, alle elezioni e ad ogni situazione che non permetta alle scuole di rimanere aperte, sino ad arrivare alla situazione assurda per la quale se la categoria degli insegnanti sciopera e la scuola rimane chiusa, gli educatori perdono, pur non aderendo allo sciopero, una giornata senza stipendio;

· Il salario di un contratto di 12 mesi dovrebbe necessariamente essere garantito per 13 mensilità, con o senza prestazione lavorativa, come avviene per tutti gli altri lavoratori in ogni altro settore, in modo uguale in base agli stessi principi dei rispettivi contratti nazionali.Ad esempio, durante le interruzioni scolastiche del periodo estivo, le società che gestiscono i servizi nei centri estivi sono spesso polisportive. Gli educatori scolastici si trovano quindi senza la possibilità di lavorare, ed essendo i più assunti a tempo indeterminato, anche senza la possibilità di percepire l'indennità di disoccupazione;



VALUTATO CHE

· Le polisportive e le associazioni che gestiscono i servizi educativi nei centri estivi e quelli “pre e post”  non hanno tendenzialmente personale dipendente, ma aprono collaborazioni sportive oppure contratti a progetto e,come già denunciato dai sindacalisti e dagli operatori mobilitati sulla vicenda, c'è il rischio per i lavoratori di  non essere in regola da un punto di vista fiscale e contributivo e di svolgere lavoro dipendente nei fatti mascherato, il più delle volte senza che sia garantito il versamento di alcun contributo, né la retribuzione in caso di malattia;

· il Comune di Bologna, la Provincia e tutti i Comuni sono firmatari di "Accordi provinciali di Programma", applicativi della legge 104/92, che esplicitano la necessità e l'importanza della continuità educativa;

·  è evidente che nel momento in cui si permette lo scorporo fra servizi scolastici e servizi estivi non si garantisca affatto la continuità, né educativa, né occupazionale, con conseguenti disastri educativi e relazionali per gli utenti e per le condizioni di vita di centinaia di educatori che si ritrovano da un giorno all'altro a reddito zero;

·   oltre al problema della continuità educativa per gli studenti disabili, si pone anche un grave problema contrattuale per i lavoratori: sarebbe doveroso cercare di garantire una applicazione uniforme del Contratto Nazionale delle cooperative sociali, al fine di assicurare un intervento più puntuale e meno dispersivo ed allo stesso tempo riuscire a tutelare i lavoratori in un unico inquadramento contrattuale, con un unico datore di lavoro che garantisca contributi pieni e riconosciuti. Dare la precedenza al lavoro ed alla continuità educativa ed occupazionale;


CONSIDERATO INOLTRE CHE


·                   è necessaria una presa di posizione e di responsabilità da parte dell'amministrazione pubblica, di fronte a situazioni di precariato che sembra il più delle volte “programmato” e considerato strutturale;

·                   i servizi educativi gestiti dal terzo settore creano un contesto di precarietà costante per i lavoratori in essi impiegati, ed in estate tale problema diventa, come detto, ancora più critico. Su questi soggetti si riversano le conseguenze ditrattative al massimo ribasso tra amministrazioni pubbliche e cooperative. Attraverso la subalternità completa alle esigenze di risparmio degli enti committenti, assistiamo a una continua demolizione del sistema dei servizi sociali, in un circolo vizioso in cui a rimetterci sono i lavoratori, ma anche l'intera parte della cittadinanza che usufruisce di tali servizi, nei quali si assiste parallelamente ad un calo della qualità o addirittura al taglio totale degli interventi;
·                   è davvero importante che la Pubblica Amministrazione si assuma una responsabilità occupazionale nei confronti di quasi cinquecento lavoratori che durante l'anno scolastico svolgono un servizio denominato “comunale” considerato, almeno a parole, fondamentale, per il quale vengono costantemente pretese, dalla Pubblica Amministrazione stessa, professionalità ed esperienza. Un tale livello qualitativo può essere reso possibile solamente garantendo ai lavoratori la possibilità di una piena occupazione ed un riconoscimento professionale;
·                   gli enti committenti devono mettere in condizioni le cooperative sociali di poter garantire questi elementi ai propri lavoratori e non continuare a nascondersi dietro ad appalti che includono, in modo nemmeno troppo implicito, una precarietà cronica e spesso avallata.



SI RICHIEDE

 ° alla luce delle problematiche sollevate, come la Giunta regionale intenda intervenire per fare in modo che il Comune di Bologna si assuma la responsabilità di garantire la continuità lavorativa e retributiva per tutto l'anno a tutti gli operatori sociali delle cooperative bolognesi, anche studiando specifiche gare di appalto;


°di verificare, inoltre, in quali amministrazioni locali, in Regione Emilia-Romagna, siano in essere appalti che evidenzino lo stesso tipo di problematicità sopra riportate.



° come la Giunta intenda intervenire affinchè, all’interno di tutte le gare d’appalto rivolte ai soggetti del terzo settore per l’affidamento e la gestione di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e ludico-ricreativi dei comuni della Provincia di Bologna, venga inserito l’obbligo di applicazione - da parte dei soggetti partecipanti - del Contratto Collettivo Nazionale delle cooperative sociali e degli accordi integrativi locali.




Bologna, 05/06/2014

Il Consigliere
Roberto Sconciaforni





domenica 11 maggio 2014

APERITIVO/GRIGLIATA CON DJ SET, SABATO 24 MAGGIO AL TPO (BOLOGNA), PER SOSTENERE RETE NAZIONALE OPERATORI SOCIALI:



Educatori contro i tagli (Casalecchio di Reno/Bologna) e Comitato Indignato Oss (Venezia/Mestre) vi invitano all'aperitivo/grigliata con Dj Set, sabato 24 maggio dalle ore 19 al TPO, via Casarini Bologna. Per sostenere la Rete Nazionale Operatori Sociali e le sue prossime iniziative.

Servizio bar

Grigliata di carne e piatto vegetariano

Dj Set: Dj Rox (Etno, ska, reggae...) e Dj Stoned (Rock e derivati)

Vi aspettiamo!!

martedì 25 marzo 2014

RESOCONTO DI UNA STORIA CON LE GAMBE. 4° incontro Nazionale della Rete Operatori Sociali a Napoli.


Napoli è una città splendida.
La Rete Nazionale degli Operatori Sociali non poteva scegliere location migliore per il 4° incontro nazionale: i colori nei vicoli dei quartieri spagnoli, le pescherie, il caffè buono e le zeppole. E poi la gente. Gente ovunque nelle strade fino a tarda notte che parla, passeggia, fa musica. Ma il luogo è speciale sopratutto perchè è a sud. All’incontro c’erano anche rappresentanti degli assistenti all’igiene come  Giorgia dello slai cobas di Palermo e Gianmaria delegato USI di Roma che lavora in una cooperativa di tipo B.. Gianmaria spiega così l’assenza fino ad ora di realtà romane all’interno della Rete: “come in altri settori scontiamo un problema generale di poco interesse da parte dei nostri colleghi che ancora non capiscono la necessità di organizzarsi sui posti di lavoro se non su esigenze specifiche come i ritardi di pagamento. Inoltre oggi a Roma viviamo una situazione particolare;  le cooperative  hanno costituito il Roma Social Pride (romasocialpride.wordpress.com ). Sono le dirigenze che lo hanno voluto e lavorano quasi esclusivamente sui finanziamenti e su come devono avvenire i pagamenti che è sicuramtne una parte importante,  ma molti colleghi si mobilitano solo quando i dirigienti danno loro le indicazioni di muoversi e non riescono a organizzarsi sulla spinta dei loro bisogni”.
Napoli è anche la città in cui chi lavora nel sociale non prende uno stipendio che si dica tale da mesi, alcuni da un anno. Per vivere ci si arrangia. Un lavoretto da cameriere il fine settimana, stare in casa con i genitori perchè un appartamento è un lusso che non ti puoi permettere, vivere con la paura che ti prende quando a 30 anni non vedi nessuna prospettiva di miglioramento.
L’incontro del 15 marzo 2014 è servito anche a raccontare queste storie oltre a discutere sulle integrazioni alla piattaforma e rendersi conto che la precarietà è vissuta a nord come a sud. Ma la realtà napoletana doveva essere raccontata. “C’era la necessità di guardarci in faccia e ascoltare gli accenti!” ha detto GennySociale della Rete Operatori Sociali Napoli. Sulla stessa scia anche Valeria della Rete Op. Soc. Monza ” dopo le discussioni in rete era importante dialogare e integrare meglio le questioni. Serviva fare una sentesi perchè la situazione italiana è complessa” e aggiunge “Si pensi al fatto che ci sono delle leggi Nazionali come ad esempio la legge 328, che però non sono attuate perchè le Regioni si sono dotate di regolamenti regionali.” E di tutta la complessità italiana sicuramente Napoli ne è un chiaro esempio.
Sul blog della Rete (retenazionaleoperatorisociali.noblogs.org) si trova il contributo Napoletano, pubblicato settimane prima dell’incontro nazionale,  in cui emergono le critiche alla piattaforma. Sostanzialmente esse si riferiscono alla questione della richiesta di rifinanziamento del fondo nazionale alle politiche sociali, ritenuta dalla rete Napoletana preponderante rispetto alla questione della tutela dei lavoratori attraverso il rispetto del CCLN e delle regole legali e contrattuali. Altra riflessione viene richiesta circa la necessità di specificare meglio la diversità tra privatizzazioni e esternalizzazioni, questione che apre la riflessione sul sistema cooperativistico e su cosa significa oggi fare una battaglia affichè il welfare rimanga pubblico.
La revisione della Piattaforma Nazionale degli Operatori Sociali oltre a veder arricchite le parti di cui dicevamo sopra ospiterà un punto sul Reddito di Base e un approfondimento sui Liveas (Livelli essenziali di assistenza sociale).
Insomma  i diversi coordinamenti territoriali avranno da lavorare se vorranno essere pronti per la prima uscita comune a livello nazionale della Piattaforma fissata per il  1° Maggio.
E non ci sono dubbi che ci riusciranno. GennySociale sostiene infatti che anche se il coordinamento ” deve lavorare ancora su alcune questioni,  stiamo camminando su un percorso comune e abbiamo tutti quanti il desiderio che questa storia abbia gambe e non si esaurisca solo nelle vertenze locali ma che abbia un respiro nazionale. Dobbiamo fare in modo che attraverso modalità differenti si ponga in essere una riflessione sulle politiche sociali. La questione è politica e deve essere portata nei posti decisionali come a Roma dove vorremmo arrivare per consegnare la piattaforma al nuovo ministero alle politiche sociali”.
Ma di questo se ne parlerà più avanti, per ora aspettiamoci di vedere gli operatori del sociale nelle piazze d’Italia, il 1° maggio e non solo mentre sono già in ballottaggio Venezia e Genova per il 5° incontro Nazionale della Rete a giugno. Fervono anche i preparativi per due mega eventi per raccogliere fondi al fine di sostenere i lavoratori che andrebbero agli incontri ma non possono permetterselo.
All’incontro erano presenti:
Comitato Indignato o.s.s. Venezia, Educatoricontroitagli Bologna, Educatorisenzadiritti Monza, Operatori Sociali Milano, Operatori Sociali delegato Cub Torino, Collettivo Operatori Sociali Non Dormienti Torino, Salvailsociale Genova, Collettivo degli Operatori del Sociale  Napoli, Assistenti all’igiene delegati Slai Cobas Palermo, Comitato Art.38 Verbania, Lavoratori coop. tipo B delegato Usi Roma, Operatori Sociali Usb Firenze, Comitato art. 3 Napoli, Operatori sociali Napoli delegato Cgil,  Napoli Sociale Spa delegata Usb.
Per restare in contatto, partecipare e diffondere:
Blog: retenazionaleoperatorisociali.noblogs.org
FB: Rete Nazionale Operatori Sociali
Per ascoltare le interviste di questo articolo: https://soundcloud.com/radiokairos/podcast-signore-e-signori-2
Per ascoltare lo streaming dell’ incontro: http://www.inventati.org/radiodimassa/

giovedì 6 marzo 2014

TRE ANNI DI COORDINAMENTO DEGLI "EDUCATORI CONTRO I TAGLI".


Tre anni di coordinamento degli “Educatori contro i tagli”


Harry: Stavo pensando a una cosa che mi ha detto Silente.
Hermione: Che cosa?
Harry: Anche se ci aspetta una lotta dura noi abbiamo qualcosa che Voldemort non ha.
Ron:  Cioè?
Harry: Qualcosa per cui vale lottare…

(dialogo dal film “Harry Potter e l’ordine della Fenice”)

Siamo ancora qui, chi l’avrebbe mai detto. Siamo nati a Casalecchio, stanchi di delegare ad altri, fossero anche le sigle sindacali più amiche, la difesa del nostro lavoro, la rivendicazione dei nostri diritti e dei diritti delle persone cui il nostro lavoro si rivolge. Non potevamo più rinviare la necessità di aprire nuovi spazi per far sentire la nostra voce dissonante rispetto alle politiche di ridimensionamento del welfare che politici e amministratori di quel distretto ci rifilavano come inevitabili, indicando in noi e nei cittadini cui rivolgevamo i nostri servizi gli agnelli sacrificali al dio bilancio, penultimi e ultimi insieme nella stessa barca da affondare. E come tutte le cose che rifiutano l’immobilismo dell’autocelebrazione, siamo cresciuti e siamo cambiati. Fedeli al detto che a essere giovani s'impara da vecchi, non abbiamo alzato bandiera bianca quando la spinta propulsiva di quella lotta, com’è nell’ordine delle cose, si è attenuata. Ma abbiamo cercato altro. Innanzitutto allargando i nostri confini, uscendo dal distretto, guardando ad altri territori e ad altre lotte, certi come siamo che la perdita di un diritto di un collega di Napoli o di Varese è la perdita di un nostro diritto. La ricerca di nuovi terreni comunicativi per metterci in rete con il mondo purtroppo ancora così disgregato e frammentario delle realtà sociali di lotta nel paese,  ci ha portato alla creazione di un blog e di un profilo facebook. Gli amici, i compagni di Radio Kairos ci hanno poi offerto lo spazio per la realizzazione della trasmissione “Signori e signore il welfare è sparito!”.  Tutto questo ci ha convertiti in un punto di riferimento mediatico per tutti quelli che di welfare vivono, per tutti quelli che di poco welfare muoiono. Punto di riferimento nostro, costruito e gestito solamente da educatori, da chi ogni giorno opera sul territorio, da chi vive sulla propria pelle le ferite che i tagli dissennati ai servizi producono quotidianamente, da chi convive con la sofferenza di chi non ha diritto di parola, di chi non ha parola. Abbiamo visto nascere su altri territori esperienze simili, da Genova a Reggio Calabria, da Venezia a Napoli, un unico grido di resistenza contro l’apparente ineluttabilità di una cultura del diritto che abdica, lasciando il posto allo stato sociale dell’elemosina, all’outlet della beneficienza. Ecco la nostra attuale ambizione, il fioretto per il nostro terzo compleanno: vorremmo che tutto il nostro mondo, educatori, OSS, assistenti sociali, genitori, associazioni, utenti, pazienti, amministratori, politici, cittadini dimenticati da uomini e leggi, chiunque si occupi di servizi alla persona, di relazioni, di civiltà,  occupasse fisicamente e mentalmente gli spazi che come coordinamento degli “Educatori contro i tagli” abbiamo creato e li riempisse di proteste, proposte o anche solo delle riflessioni. Noi siamo qui. Comunque andrà a finire noi continuiamo a stare qui. Il tempo di soffiare sulle tre candeline e ripartiamo. Non abbiamo ancora smesso di sperare di diventare grandi.

Il coordinamento degli “Educatori contro i tagli”