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lunedì 8 dicembre 2014

Comunicato: "12 Dicembre 2014: in piazza per rivendicare diritti, non carità."

12 Dicembre 2014: in piazza per rivendicare diritti, non carità.    

In continuità con la mobilitazione del 14 Novembre, cui abbiamo partecipato come membri della Rete Nazionale Operatori, come Educatori contro i Tagli  aderiamo alla giornata di sciopero e lotta del 12 Dicembre indipendentemente dalle sigle sindacali che l’hanno convocata. Come trasversale movimento di lavoratori riteniamo infatti doveroso cogliere ogni occasione per unire la nostra voce a chi si oppone alle politiche economiche, sociali e del lavoro del governo Renzi e della UE e si batte per la cancellazione della Legge Formero e dei contratti atipici, contro l’abolizione dell’art. 18, per lo sblocco dei contratti del Pubblico Impiego e per l’attivazione immediata di istituti come il reddito minimo garantito.  Come lavoratori del sociale vogliamo inoltre portare in piazza il nostro particolare disagio e quello delle persone cui rivolgiamo i nostri servizi, gli ultimi, gli inascoltati: ribadiamo dunque il nostro No alla privatizzazione dei servizi e alle gare d’appalto al ribasso, il nostro Si a misure a sostegno della tutela del posto di lavoro, al ripristino immediato dei fondi nazionali per la sanità e l’assistenza, alla piena applicazione delle regole legali e contrattuali. Concludiamo infine con la ferma richiesta, non più prorogabile, che il tema delle povertà entri nell’agenda dei governi nazionali e locali con priorità assoluta ed abbia dunque la precedenza in sede di destinazione delle risorse disponibili.
Chi tra noi sarà in piazza lo farà anche in nome e per conto di quelle migliaia di lavoratori, trasversali a tutte le categorie, che a causa di forme contrattuali sempre più precarie sono particolarmente ricattabili e di quelli che a causa di gravose difficoltà economiche non sono nella condizione di sacrificare una giornata di stipendio.  A tale proposito chiediamo alle sigle sindacali, tutte, di adoperarsi per mettere al più presto in campo forti azioni di contrasto alle politiche governative ed europee, azioni  alternative ed efficaci che non penalizzino in modo così pesante i tanti lavoratori che stanno vivendo da tempo una situazione di insostenibile disagio.
I tempi sono cambiati, in peggio.


Educatori contro i Tagli

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