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sabato 4 febbraio 2012

POSTIAMO NOSTRA LETTERA AGLI AMMINISTRATORI DEL TERRITORIO BOLOGNESE:


Gentilissimi Amministratori,

Come sicuramente sapete, a causa del maltempo le scuole del nostro territorio sono chiuse da giovedì 2 febbraio e rimarranno chiuse fino a lunedì 6 con possibile estensione del periodo visto le poche promettenti previsioni meteo.
Questa situazione genera un grosso problema per i tanti operatori sociali del nostro territorio, in particolare per quelli occupati nei servizi socioeducativi scolastici.
Per la maggioranza di noi si tratta di ore completamente perse, perchè a scuole chiuse non viene erogato alcun servizio educativo.

Prendiamo il caso di Chiara (un nome di fantasia, ovviamente), educatrice che lavora tutte le mattine presso un istituto comprensivo e il pomeriggio si sposta in una scuola materna. Compreso il sabato, perderà circa 28 ore di lavoro a causa della neve.
Oppure prendiamo il caso di Francesco, educatore d'istituto in una scuola superiore, dove lavora ogni giorno dalle 8 alle 14: perderà 24 ore di lavoro.
La maggioranza di noi perderà il 15% circa del proprio salario mensile (se è a tempo pieno), una decurtazione non da poco se calcoliamo da quali livelli retributivi si parte.
Partendo da questi dati e dal fatto che questa chiusura non era ovviamente stata preventivata (e quindi era già previsto il pagamento di quelle ore lavorative), vi chiediamo un impegno affinché quelle ore possano essere recuperate al più presto, previo confronto con le organizzazioni sindacali.

Rimanendo in attesa di una risposta,
vi porgiamo cordiali saluti

Educatori ed educatrici contro i tagli

educatoriuniti2011@gmail.com


P.S: nella pagina riflessioni trovate lettera di una cittadina al quotidiano la repubblica.

giovedì 2 febbraio 2012

CONSULTAZIONE SULLA PREINTESA: UN BILANCIO

Consultazione sulla preintesa: un bilancio.I risultati fino ad ora parziali sulla consultazione per il Ccnl delle cooperative sociali danno il Sì attorno a un prevedibilissimo 90%.
Prevedibilissimo innanzitutto perché quella del Sì è stata l'unica posizione presentata all'interno dei luoghi di lavoro, essendo la linea ufficiale di Cgil, Cisl e Uil, firmatari della preintesa, mentre le ragioni del No erano affidate a poche e spesso non organizzate voci di dissenso all'interno dei luoghi di lavoro.

Nonostante tutto, ci sono state diverse voci fuori dal coro e in tante assemblee i funzionari sindacali hanno trovato resistenze e perplessità a cui non erano abituati da parte dei lavoratori.
Sono anche girati diversi materiali e volantini, a partire da quelli de “La Cgil che vogliamo”, Usb, Cobas che articolavano le ragioni del No alla preintesa.

Abbiamo cercato di metterci in contatto con diverse delle realtà in cui il No aveva registrato un risultato significativo.
Non solo Bologna, dove si è registrato un importante 31% per il No alla preintesa, ma anche situazioni come quelle di Venezia, Lodi, Genova.
A Venezia al 20 di gennaio non erano ancora state convocate assemblee, ma ci hanno pensato i lavoratori di Coop Ancora, in lotta da settembre, che in una assemblea autorganizzata hanno respinto la preintesa a larghissima maggioranza.
Nelle assemblee genovesi il dissenso ha prevalso in totale con 50 voti a 48, con 4 astenuti.
In molte delle assemblee in cui ha prevalso il sì sono state però espresse fortissime perplessità, a partire dall'introduzione dell'apprendistato per gli educatori per arrivare all'erogazione dell'aumento in tre tranches (di cui l'ultima, ripetiamo, dopo la scadenza del contratto stesso, a marzo 2013).
Oppure a Lodi, dove il No ottiene il 74% dei suffragi.

L'altro dato significativo di questa consultazione è la bassissima affluenza dei lavoratori al voto.
Non poteva essere altrimenti, per una consultazione che di fatto si è svolta in 10 giorni e si doveva chiudere entro il 20 gennaio.
Come è possibile non tanto informare, ma anche solo raggiungere fisicamente e far votare consapevolmente 350.000 operatori e operatrici sparse su tutto il territorio nazionale in un lasso così breve di tempo?
Una consultazione così può trasmettere solo l'impressione che sia stata organizzata per poter dire che un qualche passaggio democratico fra i lavoratori c'è stato.

Il fatto è che questa consultazione si doveva concludere il prima possibile non solo per portare a casa il contratto, ma per dare fiato alla proposta che Cgil, Cisl e Uil stanno portando agli incontri con il governo, quella di generalizzare l'apprendistato e altre forme contrattuali simili come sistema d'ingresso delle giovani generazioni all'interno del mondo del lavoro.

La realtà è che questa trattativa fra governo e sindacati si svolge su un piano distante anni luce dalla realtà.
In una fase in cui il crollo delle condizioni di vita è assoluto, in cui i diritti nei luoghi di lavoro vengono completamente messi in discussione (vedi l'espulsione della Fiom- Cgil da tutto il gruppo Fiat), non c'è nessuna necessità di andare a contrattare il meno peggio, soprattutto con un governo che ha intenzione di far pagare la crisi ai soliti noti (i lavoratori dipendenti, le fasce più deboli della popolazione), a partire dall'introduzione del contratto unico e dal taglio drastico degli ammortizzatori sociali.

E' necessario ben altro, a partire dalla difesa dei posti di lavoro e di un sistema di servizi e di welfare che deve essere posto in cima alla lista delle priorità.
Ed è quello che faremo, a partire dai contatti e legami che abbiamo stretto a partire dalla campagna per il No alla preintesa.

Educatrici ed educatori contro i tagli

mercoledì 1 febbraio 2012

AVVISO IMPORTANTE

CAUSA NEVE IL LABORATORIO E' STATO SPOSTATO A MERCOLEDI PROSSIMO
di seguito vi ricordiamo il nostro annuncio:
 
Il Coordinamento degli educatori contro i tagli
ha il piacere di invitarvi al laboratorio teatrale
“ il Welfare che non c’è”!
basato sul metodo del TdO (Teatro dell'Oppresso)
1° Incontro Mercoledi' 8 Febbraio ore 19:00
in via Santa Maria Maggiore,1 Bologna
Ricordiamo che è aperto a tutti coloro che si occupano per lavoro o per motivi personali
di costruire alternative al Welfare che non c'è più o non c'è mai stato.
A tutti gli operatori del sociale, agli studenti che lo diventeranno.

Il laboratorio è a numero chiuso (15 persone)
Per confermare la presenza Francesca: 389.97.95.297