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sabato 9 maggio 2015

Postiamo: lettera degli Educatori del Comune di Bologna che esprimono il loro dissenso alle logiche con cui si fanno bande e gari d'appalto in questa città e solidarizzano con i colleghi delle cooperative coinvolti.

La lettera degli Educatori del Comune che esprimono il loro dissenso alle logiche con cui si fanno bande e gari d'appalto in questa città e solidarizzano con i colleghi delle cooperative coinvolti:


Bologna, lì 26 marzo 2015


                                                                                  All'Assessore a Scuola, Formazione e
                                                                                        Politiche per il Personale
                                                                                        Comune di Bologna
                                                                                        D.ssa Marilena Pillati

                                                                                  Al Direttore Settore Istruzione
                                                                                        D.ssa Miriam Pompilia Pepe

                                                                                  Al  Direttore Dipartimento Risorse Finanziarie
                                                                                        Dott. Mauro Cammarata

                                                                                  Al Direttore Settore Gare
                                                                                       D.ssa Alessandra Biondi 




Oggetto: Considerazioni e criticità determinate dall'esito della Gara per l'Affidamento della gestione dei Servizi socio-educativi rivolti ai minori febbraio 2015- agosto 2016.


Si è tenuta di recente la Gara per l'affidamento dei servizi socio-educativi rivolti ai minori per il periodo febbraio 2015- agosto 2016 con l'aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Già le vicissitudini dell'aggiudicazione (prima aggiudicazione, rinuncia della Cooperativa Il Mosaico, nuova aggiudicazione all'ATI) hanno comportato importanti momenti di stress e criticità nei servizi per minori, aperti già da settembre 2014, a metà del periodo di apertura annuale di molte di queste attività, con il rischio di dover rapidamente interrompere la relazione fra educatori e bambini/ragazzi  in servizi in cui sull'instaurarsi della relazione educativa con i minori (che necessita di tempo ed esperienze comuni) si fonda gran parte dell'intervento e del raggiungimento degli obiettivi.
Ma ciò che è per noi più grave è che l'applicazione di questi criteri per l'aggiudicazione, l'economicamente più vantaggioso attraverso quella combinazione di formule, va a totale discapito della qualità dei servizi che abbiamo nei quartieri progettato e su cui abbiamo fatto con molta responsabilità e attenzione ai costi la descrizione degli interventi, sia per tutta l'attività diretta che per quella parte altrettanto importante che è l'attività cosiddetta indiretta.
La supremazia che, alla fine della somma dei punteggi fra parte tecnica e parte economica, si afferma comunque della parte dello sconto economico è evidente a tutti. L'abbassamento esacerbato dell'offerta economica stravolge ogni graduatoria del merito tecnico.
La necessità ora di programmare i servizi con i Budget scontati del 6% ( e per fortuna non dell11%) comporta le inevitabili conseguenze di scaricare questa riduzione o sul costo del lavoro del personale dei soggetti gestori., o sulla riduzione di ore di attività indiretta, cioè tagliare su attività di programmazione, di documentazione, di rapporto con famiglie e scuole, sul lavoro di rete sul territorio, vale a dire tutte quelle attività che abbiamo cercato di potenziare sempre più; oppure, per conservare almeno parte di questo importante lavoro, ridurre delle ore di apertura diretta dei Centri agli utenti.            
La proposta progettuale presentata dall'ATI di confermare tutte le ore di attività diretta ed indiretta precedentemente già fornite e tutto il personale coordinatore, pur con uno sconto del 6% sul costo totale, ha come conseguenza evidente che tale riduzione si scarica sul costo del personale impiegato delle diverse categorie professionali.
Tale effetto non ci può vedere indifferenti né essere da noi condiviso, anche se inevitabilmente subìto,  per il rispetto e la considerazione professionale che abbiamo di colleghi educatori che svolgono la nostra stessa professione con un altro datore di lavoro.
Auspichiamo che queste osservazioni possano trovare una equilibrata considerazione per le future occasioni di avvisi di affidamenti di servizi alla persona.
Distinti saluti

ASSISTENTI AI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI DEI QUARTIERI


Seguono firme 20 educatori del comune

domenica 3 maggio 2015

Martedi 5 maggio tutti in piazza! NO AL DDL BUONA SCUOLA

Martedì 5 Maggio avrà luogo lo sciopero della scuola: gli educatori, essendo personale esterno alla scuola, non possono scioperare e dunque, in qualche misura, il disagio che l’astensione dal lavoro degli insegnanti recherà al sistema scuola, ricadrà proprio su di loro. Non di meno, come Educatori contro i Tagli appoggiamo ogni lotta contro questa riforma, convinti che essa si collochi all’interno di un progetto globale di riorganizzazione delle istituzioni che viene imposto dall’alto snobbando le richieste partecipative dei lavoratori.

Aggiungiamo dunque, a quello di insegnanti e studenti, anche il nostro NO al DDL conosciuto beffardamente come “Decreto della Buona Scuola” e lo facciamo perché:

Siamo contro questa riforma perchè siamo contrari ad una scuola verticistica che affida tutto il potere decisionale in materia di scelte didattiche e finanziarie ai dirigenti scolastici e siamo invece favorevoli ad una scuola che favorisca la partecipazione democratica di tutti coloro che vivono e operano al suo interno (insegnanti, studenti, educatori delle cooperative e personale ATA).

Siamo contro questa riforma perché siamo contrari ad un sistema scolastico che continua a non essere capace di accogliere le diversità attuando di fatto alla fine della scuola secondaria di primo grado una selezione tra studenti in base alla loro provenienza sociale e vogliamo invece un modello scolastico inclusivo che crei preventivamente contesti d'accoglienza che siano in grado di garantire pari opportunità a tutti gli studenti. Siamo contro questa riforma perchè non prevede alcun finanziamento per l'edilizia scolastica e abbandona insegnanti e studenti al rischio di operare in strutture vecchie e spesso non a norma.

Siamo contro questa riforma perché dietro alla dichiarata stabilizzazione degli insegnanti si nasconde invece il rischio di un'ulteriore precarizzazione con l'introduzione di incarichi triennali rinnovabili o meno a completa discrezionalità del dirigente scolastico, ponendo dunque coloro che non saranno mai assunti a tempo indeterminato in una condizione di disoccupati a vita perché non potranno più essere neppure utilizzati per supplenze temporanee.


Siamo contro questa riforma perché… non parla di noi. Noi educatori che da anni lavoriamo, fianco a fianco al personale scolastico interno, per migliorare il sistema scuola operando processi di mediazione in favore della popolazione studentesca più svantaggiata e lo facciamo, tra l’altro, all’interno di una cornice legislativa che i nostri amministratori alle volte sembrano dover rispettare quasi con fastidio.

Come Educatori rivendichiamo inoltre una redistribuzione più equa dell'orario dei servizi di integrazione scolastica con il ripristino di un numero congruo di ore di programmazione e coordinamento con gli insegnanti, ore ormai scomparse o ridotte all'osso in tutte le scuole della città, per elevare il livello qualitativo di tali servizi in nome di una reale affermazione del diritto alla parità di trattamento di tutte le diversità presenti tra i studenti delle scuole.

Per tutti questi motivi saremo insieme agli studenti medi martedì 5 maggio, ore 9.00, P.zza San Francesco

Educatori uniti contro i tagli