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domenica 7 giugno 2015

Report incontro del 5 giugno con Regione Emilia Romagna

L'incontro in Regione del 5 giugno ottenuto dagli Educatori Uniti contro i Tagli, con il sostegno attivo della Rete Nazionale Operatori Sociali, grazie a mesi di impegno e mobilitazione, per discutere delle possibili soluzioni, attivabili a livello regionale, volte a risolvere il problema degli Educatori Senza Titolo, è stato corretto, pacato, rispettoso ed onesto.
Ringraziamo fin da ora la Regione per aver partecipato all'incontro con molti tecnici degli assessorati per il coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, delle politiche per la salute e Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative questo a sottolineare la volontà da parte delle istituzioni di trattare con la massima serietà il tema in oggetto.
L'incontro si è protratto per quasi due ore, molto dense di contenuti e con un'attenta disamina di problemi estremamente complessi dal punto di vista normativo e dell'organizzazione dei servizi.
Si è partiti da un'analisi dei problemi attualmente più urgenti, come la questione della modifica della delibera 564/2000, riguardante servizi residenziali e semi-residenziali socio-sanitari e socio-assistenziali con sedi accreditate e l'equipollenza degli operatori che hanno ottenuto una qualifica regionale prima del '99.
Sono stati poi ribaditi alcuni punti: 
- Non esiste nessun percorso attivabile a livello regionale che possa avviare un percorso di riqualifica per gli educatori senza titolo e consenta loro di conseguire un'equipollenza con lauree di qualunque tipologia.
- La Regione ha già tentato in passato di attivare con l'Università percorsi di questo tipo, ma la risposta è sempre stata decisamente negativa. L'unico impegno che la Regione può tentare di portare avanti è riconoscere l'anzianità di servizio come tirocinio formativo all'interno del percorso di laurea di Educatore Professionale.
- Per gli educatori senza titolo, secondo i tecnici della regione, non esiste probabilmente nessuna alternativa al conseguimento di una laurea triennale abilitante. 
Si è lungamente discusso di quale sia la situazione attuale sui servizi e di come l'applicazione di normative nazionali così costruite porterebbe allo smantellamento sostanziale dei servizi ed alla perdita di capitale umano e professionale. A questo scopo, si è chiesto di verificare attentamente cosa sia successo in quei servizi dove una ordinaria applicazione della norma sia stata seguita (ad esempio bando 2013 NPI dell'ASL di Bologna).
Questa situazione, a nostro avviso, rischia di aggravarsi a causa della discussione, in corso di questi tempi, riguardante la proposta di legge Iori, che potrebbe allargare a tutti gli ambiti del sociale l'obbligo di laurea in Educatore Professionale per poter svolgere tale professione.
Si è discusso dell'eventualità di individuare altri possibili percorsi che potrebbero aiutare a risolvere il problema degli educatori senza titolo, anche sulla base di direttive europee che indicano la necessità di dare valore anche alla formazione non formale e alla formazione continua. Gli scenari che si sono profilati tuttavia restano embrionali, complessi e molto articolati.
Vi invitiamo tutti a partecipare all'incontro allargato che si svolgerà martedì 9 giugno presso il Tpo alle 19,30, per discutere in maniera più approfondita sui contenuti dell'incontro svoltosi venerdì 5 giugno e cercare di capire insieme in quali nuove direzioni rivolgere la nostra mobilitazione.
Educatori Uniti contro i Tagli

PS: venerdì allo stesso tavolo con i tecnici della Regione ci sarebbero dovuti essere anche i sindacati confederali (FP CGIL e FP CISL) con cui, insieme ad altre sigle sindacali, avevamo concordato l’azione del presidio sotto la Regione. E’ stato perlomeno singolare apprendere direttamente dai tecnici regionali che i confederali avevano chiesto di incontrarli senza la presenza di altri soggetti (ovvero i lavoratori che dovrebbero rappresentare) e di farlo prima che avvenisse l’incontro con noi.



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