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sabato 17 settembre 2011

ASCInsieme TAGLIA LE ORE DI EDUCATIVA SCOLASTICA?

 


GLI EDUCATORI UNITI

PRONTI ALLA MOBILITAZIONE



Anno nuovo vita vecchia. Con la partenza del nuovo anno scolastico riparte il gioco dei tagli. Smentendo gli accordi presi prima dell’Estate (nessun taglio fino al rinnovo della gara d’appalto), ASC annuncia riduzioni, in certi casi molto consistenti (fino al 30%), delle ore di copertura educativa a favore dei minori disabili che frequentano le scuole del territorio del Distretto di Casalecchio di Reno.

Le ricadute negative di tali scelte ricadranno, non solo sul singolo minore e la sua famiglia, ma sul benessere generale dell’ambiente classe. Riguardano dunque tutti i cittadini.

Siamo pronti alla mobilitazione e alla lotta insieme alle famiglie dei ragazzi e a tutti coloro che credono ancora in una società che offra pari opportunità di inclusione sociale a tutti i suoi cittadini.



“La domanda che formuliamo oggi non è se il nostro governo sia troppo grande o troppo piccolo, ma se funzioni o meno - se aiuti le famiglie a trovare un lavoro decentemente pagato, cure accessibili, una pensione degna. Laddove la risposta sia positiva, noi intendiamo andare avanti. Dove sia negativa, metteremo fine a quelle politiche”.      (Barak Obama)



BLOG educatoricontroitagli.blogspot.com

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TRASMISSIONE RADIO “signori e signore il welfare è sparito!” tutti i martedì ore 18 radiokairos 105,85

2 commenti:

  1. La stessa situazione si sta verificando nel passaggio Dolce-Quadrifoglio. Monte ore che avrebbero dovuto essere garantiti più che dimezzati e compensati da promesse future o da ipotetiche sostituzioni, ore assegnate a caso senza criterio e senza una minima consapevolezza, utenti stessi considerati solo come "pacchetti ore". Ed ancora, casi assegnati contemporaneamente a due educatori, figure maschili su interventi in cui viene espressamente richiesta una figura femminile, e viceversa, una totale disinformazione da parte della cooperativa ed, apparentemente, un totale disinteresse nei confronti di tutte le figure coinvolte...si potrebbe andare avanti ancora molto, ma il risultato resta lo stesso...una grande amarezza.
    Si deve conoscere quello che sta succedendo, si devono far sapere le condizioni in cui siamo ed il modo vergognoso e la sufficienza con cui gli utenti sono stati trattati.
    Che lo sappiano le famiglie e le istituzioni!

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  2. Credo non sia sufficiente un'azione di lotta, seppur sacrosanta e necessaria, di fronte a questi tagli. Occorre cominciare da noi stessi a ragionare su nuove prospettive che spiazzino e mettano in crisi entrambi i soggetti che poi agiscono i tagli, trovando comunque sempre un compromesso. Da una parte gli Enti locali che sono diramazione dello Stato centrale (anche se ora rifiutano questa identità istituzionale perchè impauriti ed assediati da una società civile che non ne può più)ed hanno sempre la responsabilità; dall'altra quella cooperazione che di sociale non ha quasi più niente e che si presta ad accettare di partecipare a gare al ribasso (presentando ulteriori ribassi per poi lamentarsi se questo non è sufficiente a farle vincere...). Occorre una mobilitazione culturale che si svincoli dal sindacalismo e si assuma la responsabilità di creare nuove cooperative che siano effettivamente sociali: se non si fa questo è destino che sia il volontariato ad avanzare (con tutti i danni che questo può comportare quando non è in grado di reggere i carichi).
    Ciao
    Paolo (Bologna Sold Out)

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