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giovedì 3 marzo 2011

Pubblichiamo articolo di oggi sull'informazione di Bologna dopo nostro appello al Sindaco Gamberini:

Ma il sindaco Gamberini non retrocede: non si parli di smantellamento del wel fa r e
Gli educatori scrivono al Pd
Appello al segretario Donini per chiedere il diritto al lavoro
Massimo Corsini
Gli operatori sociali del distretto
di Casalecchio hanno
preso in mano carta e
penna per scrivere al segretario
della federazione bolognese
del Pd Raffaele Donini
e chiedere un segnale per
una condizione lavorativa
fortemente compromessa.
Ad oggi non ne sono ancora
arrivati, però.
Magari qualcuno batterà
un colpo dopo la conferenza
stampa di questa mattina.
La ragione per cui hanno
cercato proprio il segretario
del Pd come interlocutore,
dopo lo scontro con il sindaco
di Casalecchio Gamberini,
è implicita nel senso
stesso della loro protesta.
Scrivono infatti: «Siamo uomini
e donne di sinistra che
hanno votato il suo e altri
partiti del centro-sinistra e
sostenuto le sue coalizioni
perché le ritenevamo garanzia
di un’attenta tutela dei
diritti dei più deboli: patrimonio
storico dell’attenzione
al territorio delle forze
politiche nelle quali ci siamo
sempre riconosciuti».
Sostanzialmente hanno ribadito
ciò che stanno gridando
già da un po’ di tempo, e
cioè che si sta smantellando
un sistema di servizi sociali
e demolendo delle competenze.
E a gridarlo non sono
solo gli educatori che rischiano
di rimanere senza
lavoro, ma le famiglie stesse
che si avvalgono del loro intervento.
Nella lettera si definiscono
progressisti, ma ritengono
«che la parola progresso
assuma un senso solo
se la si declina e accompagna
con la parola diritto».
Chiaramente, in questo caso,
il progresso è simboleggiato
dal welfare e dal diritto
al lavoro.
Il sindaco Gamberini, nel
frattempo, non cede di un
millimetro rispetto alla posizione
assunta, e in una lettera
ad un cittadino che aveva
manifestato le sue
preoccupazioni in proposito
ribadisce le ragioni delle
sue scelte. Per Gamberini,
non si può assolutamente
parlare di smantellamento
del sistema di welfare del
territorio anche a fronte ad
una riduzione delle risorse
che in tutto il suo distretto è
pari circa 16 milioni di euro
.

2 commenti:

  1. In realtà dire che per noi progressisti "la parola progresso
    assuma un senso solo
    se la si declina e accompagna
    con la parola diritto» è concetto un pochino più complesso della semplice difesa del posto di lavoro. Non si può certo dire che la Cina non sia una nazione in progresso, solo che quel progresso (senza diritti) a noi non interessa. Questo voleva esprimere quella frase.

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  2. Ancora una volta la sinistra perde un'occasione buona per dimostrare di essere vicino alle persone più deboli...i tagli al welfare sono inaccettabili! UN EDUCATORE DELUSO DALLA SINISTRA

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