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mercoledì 30 marzo 2011

NOSTRO COMUNICATO:


Casalecchio di Reno, 30/03/2011

Come educatori ed educatrici del Distretto di Casalecchio sosteniamo completamente la posizione ribadita da CGIL e USB dopo l'assemblea di venerdì scorso. Siamo convinti che dall'incontro tra le parti sociali convocato per il 7 aprile si possa uscire solo ritirando tutte le proposte di taglio, altrimenti sarà necessario andare a uno sciopero nella prima data utile dopo quel giorno.


Guardiamo con preoccupazione ai prossimi mesi. Rimandare la rimodulazione (leggi: taglio) non significa eliminarla.
I sindaci continuano ad affermare che gli attuali appalti permettono loro di togliere fino al 20% delle risorse dedicate a ogni singolo servizio in corso d'anno.
Possiamo solo immaginare cosa questo possa voler dire nel prossimo periodo.
Tra pochi mesi usciranno i bandi per le gare d'appalto su molti di questi servizi.
La cosa più probabile è che questi bandi siano costruiti su risorse ancora inferiori.
La nuova gara d'appalto metterà di nuovo in pericolo anche quei servizi che ora sembrano al sicuro fino a settembre, come il socioeducativo scolastico.

I Comuni devono impegnarsi a fondo non solo per posticipare la data di inizio della "rimodulazione" (leggi tagli), ma anche per rifinanziare i servizi senza copertura economica.

I soldi invece ci sono, basta andarli a cercare.

Si prendano ad esempio dai 40 milioni di euro di multe alle imprese che non assumono in legge 104 che giacciono inutilizzati, come è emerso dalla stampa negli ultimi giorni.

Si mettano insieme creando dei Fondi di inserimento per combattere l'emarginazione sociale.Si crei un fondo ad hoc alla cui formazione possano contribuire con donazioni i dirigenti di enti locali e aziende sanitarie, che hanno stipendi pari a 5-6 volte quelli degli educatori che debbono essere tagliati.
Le risorse ci sono, bisogna avere la volontà politica di trovarle.



Educatrici ed educatori contro i tagli

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