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mercoledì 17 giugno 2015

IL 18 GIUGNO 2015 ALLE ORE 15, IN VIA FILIPPO RE A SCIENZA DELLA FORMAZIONE, DICIAMO AL SOTTOSEGRETARIO FARAONE CHE LA LEGGE IORI NON S'HA DA FARE!

IL 18 GIUGNO 2015 ALLE ORE 15, IN VIA FILIPPO RE A SCIENZA DELLA FORMAZIONE
DICIAMO AL SOTTOSEGRETARIO FARAONE
CHE
LA LEGGE IORI NON S'HA DA FARE!




LA PROPOSTA DI LEGGE IORI.

OVVERO, COME PD ED APEI UCCIDERANNO IL WELFARE ITALIANO.




Un fantasma aleggia in questo momento nelle aule parlamentari italiane in attesa della presentazione in commissione, è la proposta di legge Iori. 

Con questo provvedimento PD, APEI ed Università si preparano a cancellare dalla storia del welfare italiano le migliaia di educatori senza titolo che hanno contribuito a creare, valorizzare e difendere disperatamente quello che fu uno dei migliori e più innovativi sistemi di welfare del mondo.

Se questo provvedimento fosse approvato non sarebbe più possibile impiegare educatori non laureati in Scienza della Formazione all'interno di servizi sociali, concludendo così la manovra a tenaglia che già ha portato alla progressiva esclusione di migliaia di educatori "senza titolo" (ma con molta formazione) dal mondo socio-sanitario.

Migliaia di ore, e di euro, spese in formazione, anni di esperienza maturata sul campo, una profonda conoscenza del lavoro, dei territori e dei servizi, andrà completamente dilapidata sull'altare di interessi di bottega ben poco nobili.

Ci rivolgiamo ai tantissimi educatori che fino ad ora hanno dedicato la loro vita professionale ed il proprio entusiasmo al sostegno delle persone più deboli, portando in dote il proprio bagaglio di conoscenze esperienziali e professionali e maturando una qualità professionale inestimabile, non permettiamo venga cancellata, non facciamolo senza lottare.



La legge IORI va bloccata, l'esperienza sul campo va valorizzata e riconosciuta, questi Educatori hanno impostato la loro vita su questa professione ed aiutato migliaia di persone e le loro famiglie a guadagnare una dignitosa qualità di vita, altrettante hanno bisogno del loro aiuto, soprattutto oggi.
La nostra battaglia è anche la loro!



Proposta Iori/Faraone/APEI







lunedì 15 giugno 2015

"MENSILIZZAZIONE" STIPENDIO EDUCATORI DI COOPERATIVE

Ormai da molto tempo si denuncia il problema della mensilizzazione, poche volte rispettata, dello stipendio degli educatori.

Dopo che troppe volte in via informale, da tante parti, sono stati presi impegni per superare il problema, senza che poi questo si sia tradotto in qualche cosa di concreto, in vista di un incontro che a breve riunirà le maggiori cooperative del bolognese, crediamo sia giunto il momento di rompere gli indugi e prendere parte.
Per questo chiediamo a tutte le cooperative del territorio di pronunciarsi ufficialmente e dichiarare la loro posizione rispetto alla mensilizzazione dello stipendio dei propri soci e dipendenti.

Questa volta chiediamo una risposta netta.

Educatori Uniti contro i Tagli



martedì 9 giugno 2015

SABATO 13/06 APERITIVO/DJ SET CON LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LA RIVOLTA DEL RISO" AL TPO BOLOGNA.

Gli educatori uniti contro i tagli impegnati nella campagna per il riconoscimento dei titoli, per la continuità di reddito anche nel periodo estivo, a difesa del welfare, inclusivo, solidale e che riconosce la dignità professionale e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del sociale. Vi invitano all'aperitivo/dj set con la presentazione del libro "La rivolta del riso" che si terrà al TPO, sabato 13 giugno dalle 19:30.

Dalle 19:30: Aperitivo/Dj set con stuzzichini.

20:30 presentazione del libro “la rivolta del riso” con la partecipazione di alcuni operatori sociali che hanno partecipato al cantiere di socio analisi narrativa.

A seguire Dj set con Dj Fabri no-cut e Dj Prince Angelo


Sostieni le nostre battaglie e gli Educatori Uniti Contro i Tagli, vi aspettiamo numerosi!


domenica 7 giugno 2015

Report incontro del 5 giugno con Regione Emilia Romagna

L'incontro in Regione del 5 giugno ottenuto dagli Educatori Uniti contro i Tagli, con il sostegno attivo della Rete Nazionale Operatori Sociali, grazie a mesi di impegno e mobilitazione, per discutere delle possibili soluzioni, attivabili a livello regionale, volte a risolvere il problema degli Educatori Senza Titolo, è stato corretto, pacato, rispettoso ed onesto.
Ringraziamo fin da ora la Regione per aver partecipato all'incontro con molti tecnici degli assessorati per il coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, delle politiche per la salute e Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative questo a sottolineare la volontà da parte delle istituzioni di trattare con la massima serietà il tema in oggetto.
L'incontro si è protratto per quasi due ore, molto dense di contenuti e con un'attenta disamina di problemi estremamente complessi dal punto di vista normativo e dell'organizzazione dei servizi.
Si è partiti da un'analisi dei problemi attualmente più urgenti, come la questione della modifica della delibera 564/2000, riguardante servizi residenziali e semi-residenziali socio-sanitari e socio-assistenziali con sedi accreditate e l'equipollenza degli operatori che hanno ottenuto una qualifica regionale prima del '99.
Sono stati poi ribaditi alcuni punti: 
- Non esiste nessun percorso attivabile a livello regionale che possa avviare un percorso di riqualifica per gli educatori senza titolo e consenta loro di conseguire un'equipollenza con lauree di qualunque tipologia.
- La Regione ha già tentato in passato di attivare con l'Università percorsi di questo tipo, ma la risposta è sempre stata decisamente negativa. L'unico impegno che la Regione può tentare di portare avanti è riconoscere l'anzianità di servizio come tirocinio formativo all'interno del percorso di laurea di Educatore Professionale.
- Per gli educatori senza titolo, secondo i tecnici della regione, non esiste probabilmente nessuna alternativa al conseguimento di una laurea triennale abilitante. 
Si è lungamente discusso di quale sia la situazione attuale sui servizi e di come l'applicazione di normative nazionali così costruite porterebbe allo smantellamento sostanziale dei servizi ed alla perdita di capitale umano e professionale. A questo scopo, si è chiesto di verificare attentamente cosa sia successo in quei servizi dove una ordinaria applicazione della norma sia stata seguita (ad esempio bando 2013 NPI dell'ASL di Bologna).
Questa situazione, a nostro avviso, rischia di aggravarsi a causa della discussione, in corso di questi tempi, riguardante la proposta di legge Iori, che potrebbe allargare a tutti gli ambiti del sociale l'obbligo di laurea in Educatore Professionale per poter svolgere tale professione.
Si è discusso dell'eventualità di individuare altri possibili percorsi che potrebbero aiutare a risolvere il problema degli educatori senza titolo, anche sulla base di direttive europee che indicano la necessità di dare valore anche alla formazione non formale e alla formazione continua. Gli scenari che si sono profilati tuttavia restano embrionali, complessi e molto articolati.
Vi invitiamo tutti a partecipare all'incontro allargato che si svolgerà martedì 9 giugno presso il Tpo alle 19,30, per discutere in maniera più approfondita sui contenuti dell'incontro svoltosi venerdì 5 giugno e cercare di capire insieme in quali nuove direzioni rivolgere la nostra mobilitazione.
Educatori Uniti contro i Tagli

PS: venerdì allo stesso tavolo con i tecnici della Regione ci sarebbero dovuti essere anche i sindacati confederali (FP CGIL e FP CISL) con cui, insieme ad altre sigle sindacali, avevamo concordato l’azione del presidio sotto la Regione. E’ stato perlomeno singolare apprendere direttamente dai tecnici regionali che i confederali avevano chiesto di incontrarli senza la presenza di altri soggetti (ovvero i lavoratori che dovrebbero rappresentare) e di farlo prima che avvenisse l’incontro con noi.



giovedì 4 giugno 2015

COMUNICATO DI SOLIDARIETA' ALLA NOSTRA COLLEGA LICENZIATA.

Si tratta ancora di parlare del tempo che viviamo. Lo stesso in cui accade che in politica si prendano posizioni ufficiali sui social network, confondendo così comunicazioni istituzionali e informali, piano privati e pubblici. Così come accade che un’operatrice, in una situazione lavorativa prolungata e complessa, si lasci andare ad uno sfogo, certo un po’ avventato e veemente, sul suo profilo privato di Facebook e riceva una sospensione e dopo ciò la lettera di licenziamento. Come se, da oggi in avanti, dovessimo fare attenzione a quello che ci lasciamo uscire, al bar con gli amici, contro la frustrazione del lavoro quotidiano e delle situazioni in cui questo ci pone, con la paura che qualcuno possa sentirci e possiamo presto ricevere una infausta raccomandata.
Gli Educatori Uniti contro i tagli vogliono comunicare la loro solidarietà all’educatrice in questione e esprimere il loro disappunto per una decisione tanto dura. Vediamo questo licenziamento come una scelta radicale e rigida, in una situazione in cui capiamo il bisogno di chiarire nettamente la faccenda, ma ci interdice la drasticità della strada intrapresa. Noi crediamo che ogni lavoratore debba sapersi assumere la propria responsabilità professionale, ma in riferimento a ciò che viene agito e svolto sul luogo di lavoro nella propria mansione, a quello che nella propria professione viene costruito e portato avanti.


Educatori Uniti contro i tagli

 

martedì 2 giugno 2015

COMUNICATO A SOSTEGNO DELLO SCIOPERO DEI LAVORATORI E LAVORATRICI DEL SOCIALE DEL 4 GIUGNO.

In continuità con le recenti mobilitazioni che hanno visto nascere in città e provincia reti di operatori del sociale (educatori, assistenti sociali, personale amministrativo) auto organizzati per ostacolare la pericolosa deriva al ribasso dei servizi in atto da tempo sul nostro territorio,  come Educatori uniti contro i Tagli, da sempre in prima fila nella difesa di un welfare che sia in grado di abbinare qualità del servizio al cittadino con condizioni salariali e normative dignitose per i lavoratori del settore, aderiamo alla giornata di sciopero e lotta del 4 Giugno e invitiamo tutti gli operatori delle cooperative e del comune di Bologna a parteciparvi.  
Come trasversale movimento di lavoratori riteniamo infatti doveroso cogliere ogni occasione per unire la nostra voce a chi si oppone alle politiche di taglio e privatizzazione dei servizi degli enti locali, allo svilimento dei valori che li avevano originati, agli appalti al ribasso, al peggioramento complessivo delle condizioni dei lavoratori del sociale nel pubblico e nel privato e si batte per un numero maggiore di risorse da destinare al welfare, per la regolarizzazione dei colleghi che, pur non in possesso di titolo,  da anni con la loro professionalità hanno gestito i servizi sul territorio, per chi infine ambisce ad un civiltà che rimetta al suo centro l’uomo e i suoi bisogni e non la speculazione e la compravendita dei diritti delle persone.

Educatori Uniti Contro i Tagli


giovedì 28 maggio 2015

APERITIVO DI AUTOFINANZIAMENTO CON PRESENTAZIONE LIBRO "LA RIVOLTA DEL RISO", SABATO 13 GIUGNO DALLE 19:30 AL TPO.

Gli educatori uniti contro i tagli impegnati nella campagna per il riconoscimento dei titoli, per la continuità di reddito anche nel periodo estivo, a difesa del welfare, inclusivo, solidale e che riconosce la dignità professionale e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del sociale. Vi invitano all'aperitivo/dj set con la presentazione del libro "La rivolta del riso" che si terrà al TPO, sabato 13 giugno dalle 19:30. Sostieni le nostre battaglie, vi aspettiamo numerosi!


martedì 26 maggio 2015

Comunicato: "L'urlo del Welfare. Ringraziamenti per la partecipazione al presidio."



Il presidio davanti alla sede della regione Emilia Romagna, organizzato dagli Educatori Uniti contro i tagli, ha avuto luogo martedì 26 maggio dalle 9 alle 12. Gli operatori e i cittadini che si sono raccolti davanti agli uffici di via Aldo Moro 50 sono stati numerosi, pronti a rivendicare a voce alta i loro diritti di lavoratori e di partecipanti alla vita sociale. Dopo circa un’ora una prima delegazione di manifestanti è stata accolta dalla Vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, a cui si è esposta la situazione e che ha preso con i lavoratori l’impegno di approfondire il tema e di trovare delle risposte. Successivamente il presidio è rimasto al suo posto e ha tentato, come atto dimostrativo, di entrare pacificamente nel palazzo per consegnare le circa 1400 firme raccolte dalla petizione, attivata ancora a fine 2014. I manifestanti sono stati bloccati e, dopo qualche minuto un po’ movimentato, una delegazione è stata nuovamente accolta, questa volta dal Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Fabio Rainieri, dall’Assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, e dai consiglieri regionali Antonio Mumolo e Silvia Piccinini, con cui c’è stata la possibilità di un confronto aperto, onesto ed equo. Lo stesso assessore ha invitato una delegazione di 3 rappresentanti del movimento degli operatori sociali ad un incontro in Regione nel giorno venerdì 5 giugno alle 12. Quella sarà la sede in cui cominciare operativamente a capire insieme come intraprendere il percorso di riconoscimento della professionalità del lavoro sul territorio degli educatori senza titolo. L’Impegno di tutti dovrà essere rivolto a difendere la dignità del ruolo educativo e la qualità professionale e umana che ha generato e genera nei Servizi alla persona. Resta degno di grande nota la presenza attiva, in una sede istituzionale di concertazione, di una delegazione di rappresentanza dei lavoratori.

Ringraziamo per l’impegno e la partecipazione:
Tutti i lavoratori, gli educatori, le educatrici, le assistenti sociali e i cittadini che hanno partecipato;
La Rete Nazionale Re.N.O.S. per il sostegno;
Cgil, Adl Cobas, Cub Cobas e Usb per averci aiutato con la partecipazione e l’assemblea sindacale;

I consiglieri regionali che hanno sostenuto la nostra mobilitazione: Antonio Mumolo (Pd), Silvia Piccinini (M5S), Igor Taruffi (Sel).



 

mercoledì 20 maggio 2015

Comunicato presidio 26 maggio per chiedere la creazione di un percorso per la regolarizzazione degli "Educatori Senza Titolo".



“Si insegna quello che si è, non quello che si sa”. (Albert Einstein)

In un tempo in cui le dinamiche economiche contano più delle relazioni umane e la distanza tra le richieste d’aiuto degli ultimi e l’orecchio di chi dovrebbe ascoltarli aumenta ogni giorno di più, mentre il Welfare viene svenduto al miglior offerente e la professionalità diventa solo il pretesto per sbandierare qualità fittizie, mentre centinaia di lavoratori continuano a perdere tutele ogni giorno  noi Educatori Uniti contro i tagli vogliamo affermare per l’ennesima volta che la civiltà di una società si misura sulla sua capacità di rispondere e accogliere i bisogni della parte di popolazione più esposta, ovvero nella difesa di un Welfare  equo e universale.

Ecco perché martedì 26 maggio, a partire dalle ore 9 terremo un presidio davanti al Palazzo della Regione Emilia Romagna, a Bologna, viale Aldo Moro 50, durante l’assemblea del Consiglio Regionale,

per

Chiedere la dovuta attenzione al tema del riconoscimento della professionalità degli educatori senza titolo;
Rivendicare l’importanza del lavoro pluridecennale di tali figure sul territorio, lavoro ed esperienza che ha contribuito a costruire la rete dei servizi;

Difendere il diritto, presente e futuro, alla loro professione, svolta con orgoglio da anni. Diritto messo seriamente in discussione dalla deriva da tempo presa dai bandi, dalle gare d’appalto e dalle scelte istituzionali.

Avviare un percorso di regolarizzazione che permetta a questi educatori di continuare a svolgere il loro lavoro all’interno dei servizi a bando pubblico.

Sia chiaro, non è solo una questione occupazionale. La nostra mobilitazione, rivendicando il riconoscimento della qualità e della professionalità con cui faticosamente nel tempo abbiamo contribuito a costruire i servizi di questo territorio, si rivolge necessariamente alla difesa del sistema intero del Welfare affinché ad ogni cittadino in difficoltà venga riconosciuto il diritto ad usufruire del miglior servizio possibile.

Scendiamo in presidio in difesa di un modello di società inclusiva, che metta sempre e comunque al suo centro, il valore della Persona.

link per firmare petizione: https://secure.avaaz.org/it/petition/Consiglieri_Regionali_Emilia_Romagna_Universita_Lega_delle_Cooperative_Regolarizzare_gli_Educatori_Senza_Titolo_con_una_/?nFsmdfb