Ormai
appare sempre più evidente la caduta a picco dei Welfare e dei Servizi alla
Persona, su cui l'investimento degli enti pubblici tende a zero. Uno dei
segnali più lampanti sta nelle situazioni occupazionali che gli operatori
sempre più frequentemente vivono. Educatori con servizi sempre più spezzettati
e frammentati a livello orario e territoriale, spostati improvvisamente e senza
motivo palese da un servizio all'altro, con centinaia di ore da recuperare a
causa di una discrepanza tra orario contrattuale e monte ore effettivo
lavorato. Questo riguarda in maniera diffusa ogni operatore, col titolo o
senza, che abbia 30 o 50 anni, indipendentemente dal dato anagrafico e la
storia professionale.
Gli
Educatori Uniti contro i tagli sono consapevoli dell'impossibilità di sostenere
nel tempo tale situazione occupazionale e professionale, all'insegna della
svalutazione, della mancanza di umanità e del mercimonio. Pensiamo che
questo modo di fare Welfare da parte dell’Ente Pubblico e questo modo di
“produrre" servizi siano altamente squalificanti per tutti gli attori in
causa, sia per gli/le utenti, sia per lavoratori e lavoratrici, a livello
umano, sociale e professionale.
Chiediamo
più considerazione, più rispetto, più importanza al valore della persona.
Ribadiamo
la nostra vicinanza e il nostro totale supporto a tutti gli operatori che si
trovano in tali situazioni insostenibili e a tutte le persone che subiscono le
conseguenze disastrose del massacro dei servizi alla persona. Per costoro e per
tanti altri gli Educatori uniti contro i Tagli continuano a esistere e ad
essere operativi sul territorio. Chiunque cercasse sostegno, supporto, avesse
bisogno di una voce, troverà in noi la risposta adeguata.
Educatori
Uniti contro i tagli
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