Educatori contro i tagli, in 200 senza stipendio da giugno a settembre
A
Bologna parte la campagna degli operatori sociali che lavorano nella scuola:
''Abbiamo contratti da 12 mesi ma da giugno a settembre, con la chiusura delle aule,
non siamo pagati e non abbiamo diritto alla disoccupazione"
BOLOGNA
- Gli “educatori
contro i tagli” di Bologna e provincia lanciano una mobilitazione per
denunciare il non pagamento di molti operatori sociali durante l'estate. Colpa
dei contratti che durano sì un anno intero, ma che non prevedono il pagamento
delle ferie. A Bologna è successo la scorsa estate ai lavoratori che
garantivano il sostegno scolastico agli alunni certificati. Trecento persone
sono rimaste senza stipendio dall'inizio di giugno a metà settembre e non hanno
potuto nemmeno ottenere l'indennità di disoccupazione. Ora la situazione
potrebbe ripetersi, e un gruppo di educatori ha lanciato la campagna di mobilitazione
"Quest'estate resteremo in mutande". Sotto lo slogan la foto di
quattro uomini, in boxer e con le facce coperte dal simbolo di un panda
arrabbiato. Un modo originale per lanciare una protesta. "I bisogni
educativi e socio-sanitari si sciolgono con il caldo e l'educatore è di
conseguenza inutile", si legge sul volantino di lancio dell'iniziativa. E
ancora: "Contratti su 12 mesi ma lavoro su 9 mesi". Nelle prossime
settimane il gruppo di educatori lancerà un incontro pubblico per informare la
cittadinanza sul problema.
“Quest'anno le cose miglioreranno, ma non basta – spiega Fabio Perretta di Usb –. L'ultimo bando del Comune di Bologna ha assicurato continuità lavorativa anche in estate agli educatori già impiegati durante l'anno scolastico con i bambini con handicap. Ma si fa riferimento solo ai bambini da 6 agli 11 anni. Tra gli altri resteranno scoperti gli operatori che assicurano il pre e il post scuola”. Secondola Fp-Cgil
saranno complessivamente tra i 100 e i 200 i lavoratori che rimarranno senza
stipendio tra giugno e settembre. “Tra questi - spiega Anna Maria Margutti
della Fp-Cgil - ci sono anche persone che lavorano per delle polisportive
vincitrici di appalti nel settore scolastico. Mesi fa abbiamo segnalato il
problema all'Inps e attualmente sono in corso dei controlli”. La notizia è
confermata da Usb e anche dal dirigente scolastico dell'istituto comprensivo 12
di Bologna. “Dal Comune tramite il quartiere ci è stato affidato un budget
annuale di 37mila euro per i servizi di pre e post scuola, in tutto parliamo di
sette lavoratori coinvolti – racconta Filomena Massaro - . Quando abbiamo messo
a bando il servizio si è presentata solo la polisportiva Energym, adesso che ci
sono i controlli la paura è che il prossimo bando andrà deserto, e i servizi di
pre e post scuola non potranno più essere garantiti a nessuno”. Gli educatori
che lavorano per Energym dichiarano di essere stati contrattualizzati come
“educatori sportivi”, spiegano di non avere diritto alla retribuzione dei
periodi di malattia e delle ferie, “ma ci chiedono comunque di consegnare i
certificati di malattia se abbiamo problemi di salute”. Per il momento Energym
rifiuta di rilasciare dichiarazioni in merito. “Che ci siano delle situazione
irregolari o al limite dell'accettabile è sotto gli occhi di tutti, da tempo
abbiamo una trattativa aperta col Comune di Bologna, chiediamo almeno il
rispetto dei contratti nazionali, cosa che al momento non avviene – continua
Margutti della Cgil –. Da parte nostra continueremo a denunciare situazione di
irregolarità, come l'utilizzo di voucher o forme similari per pagare i
lavoratori. Per quanto riguarda i servizi educativi a Casalecchio siamo
riusciti a raggiungere un accordo complessivo, bisognerebbe riuscirci anche a
Bologna, possibilmente entro il 2013. Si tratta solo di volontà politica”.
“Quest'anno le cose miglioreranno, ma non basta – spiega Fabio Perretta di Usb –. L'ultimo bando del Comune di Bologna ha assicurato continuità lavorativa anche in estate agli educatori già impiegati durante l'anno scolastico con i bambini con handicap. Ma si fa riferimento solo ai bambini da 6 agli 11 anni. Tra gli altri resteranno scoperti gli operatori che assicurano il pre e il post scuola”. Secondo
Nessun commento:
Posta un commento