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martedì 20 ottobre 2015

EDUCATORI: STOP ALLA GIUNGLA DEI TITOLI DI STUDIO Salvaguardando chi lavora senza titolo. Audizione in Parlamento sulla legge Iori per la rete ReNOS e Educatori Uniti.

Manca ancora mezz’ora all’inizio dell’audizione e i rappresentanti delle associazioni degli educatori e dei pedagogisti vengono fatti accomodare in una sala davanti all’aula delle commissioni.

L’audizione verte sulla proposta di legge Iori che vuole mettere ordine alla giungla dei titoli di studio nel campo educativo. Dopo un incontro a fine Luglio con l’on. Iori, gli Educatori Uniti contro i tagli e la Rete ReNOS hanno potuto portare i loro contributi alla legge.
“Una volta a Montecitorio sono arrivate dopo pochi minuti l’on. Milena Santerini (Per l’Italia) e l’on Vanna Iori (PD) a darci il benvenuto. Come noi invitati all’audizione c’erano Agostino Basile dell’associazione PEDIAS, Mariangela Grassi per l’ANPE,  Alessandro Prisciandaro per l’APEI e Domenico Simeoni docente di pedagogia all’Università Cattolica di Brescia” racconta Stefania Tenan (EducatoriSenza Diritti di Monza e ReNos) “Con quest’ultimo abbiamo sin da subito iniziato a parlare del mondo educativo trovandoci in sintonia su diverse questioni. Ci siamo lasciati auspicando ad un possibile convegno nell’università di Brescia “
Simeoni ha sintetizzato il suo intervento andando al cuore della difficile questione che riguarda gli educatori laureati in classe 18 ( Lauree in scienze dell’Educazione e della Formazione) e degli educatori laureati in classe 2 (Lauree nelle professioni sanitarie e della riabilitazione), chiedendo che per gli educatori laureati in classe 18 che operano nei  “servizi di integrazione socio sanitaria per i quali sono previste competenze sia riferite all’ambito sanitario sia educativo si possano aprire delle possibilità di partecipare ai concorsi(…)”.
Salvatore Della Capa (Educatori Uniti contro i talgi e ReNOS) racconta che “l’arrivo a Montecitorio è una importante tappa di un lungo percorso nato circa un anno fa a Bologna”, dove lui per primo ha voluto fortemente lavorare sul tema del riconoscimento dei titoli di studio degli educatori, ma con una sottolineatura in più: “Vogliamo che la legge Iori non dimentichi gli educatori senza titolo” ribadisce Della Capa durante l’intervento in aula. “Quello che si vuole evitare è che in un’identità professionale in costruzione si creino già due livelli distinti, un educatore di serie A e uno di serie B. Inoltre si vuole scongiurare un problema occupazionale di enorme portata”.
Sappiamo infatti che decine di migliaia di educatori lavorano da decenni senza laurea dato che, al tempo del loro inserimento lavorativo, non era presente nessuna condizione strettamente necessaria riguardo a titoli accademici e il bisogno di operatori sul territorio era alto. Oggi questi lavoratori, che hanno dato avvio a diversi servizi sui territori, acquisendo esperienza, competenza e avendo fatto del lavoro educativo la loro fonte di reddito, si trovano a rischio di non vedere riconosciuta formalmente la loro esperienza decennale e potenzialmente di poter essere lasciati senza lavoro.
“Vorremmo che nelle mansioni dell’educatore si rinforzi una mansione che già gli educatori svolgono ovvero quella del formatore”. Incalzato dalla presidente della commissione Della Capa conclude velocemente il suo intervento su un tema importante più volte affrontato durante gli incontri nazionali degli operatori sociali. Molto spesso agli operatori più anziani viene richiesta una sorta di tutoring nei confronti degli operatori più giovani. “Nella mia carriera lavorativa” esemplifica così Stefania Tenan “ho lavorato per circa dieci anni in un servizio in cui ho visto transitare molti colleghi alle prime armi. Con passione mi sono adoperata come potevo a trasmettere loro le mie competenze non senza fatica, però anzi vivendo momenti di difficoltà perché questo compito, richiestomi dalla mia coordinatrice, doveva essere svolto durante la normale giornata lavorativa. Mi riducevo a fare slalom tra le già molte cose da fare, senza nessun mandato formale e quindi con i conseguenti nervosismi delle altre colleghe che si trovavano a dover svolgere dei ‘pezzi’ di lavoro al posto mio mentre io ‘formavo’ le nuove colleghe.Ovviamente il tutto senza nessun tipo di riconoscimento economico.”
L’intervento di Mariangela Grassi (ANPE) propone essenzialmente di istituire l’ordine dei pedagogisti e l’ordine degli educatori, ritenendo la presente proposta di legge dannosa in quanto “creerebbe, se entrasse in vigore, più confusione di quella che c’è già”. Con gli albi le due figure sarebbero secondo l’Anpe “riconosciute, disciplinate e acquisterebbero delle garanzie in ambito professionale”.
Puntuali e meticolose le osservazioni riportate da Agostino Basile (Pedias) in riferimento a norme di legge e riferimenti erroneamente riportati nella proposta. Punta il dito anche sul poco spazio dato alla figura del pedagogista sin dalla prolusione. Viene chiesta da Pedias l’abolizione degli articoli 3,4,6 e 10 inerenti alle mansioni del pedagogista e dell’educatore dato che “vanno a delimitare gli ambiti applicativi del lavoro e renderebbero difficile il futuro professionale di ciascuno(…)qualora ci fosse la possibilità di lavorare in altri ambiti non descritti dalla legge”. Ultimo ad intervenire Prisciandaro (Apei) “una proposta di legge che aspettavamo da un ventennio”.
Un’audizione che a visto voci multiple confrontarsi sul tema della regolamentazione dell’educatore e del pedagogista e proporre soluzioni, aggiunte, variazioni alla proposta di legge 2656, da cui può dipendere molto del futuro di tali figure professionali.

giovedì 15 ottobre 2015

Aggiornamento: audizione Educatori Uniti Contro i Tagli e Rete Nazionale Operatori Sociali per il riconoscimento degli "educatori senza titolo".

Montecitorio: Oggi in commissione 7, Salvatore Della Capa ( insieme a Stefania Tenan come auditrice) ha presentato i gruppi degli educatori e delle educatrici che rappresenta in questa sede (Eucit e REnos) ed ha spiegato quali modifiche o aggiunte suggerite ed evidenziato nodi critici riuscendo magnificamente a giostrarsi coi tempi concessi. Sono poi intervenuti altri rappresentanti di educatori e pedagogisti fra cui APEI .
Infine L'On. Santerini ha ringraziato ..."per le puntuali osservazioni e per aver dato testimonianza di un mondo sommerso che non è conosciuto dal grande pubblico, un mondo che non filtra sulla stampa e a cui si vorrebbe dare voce". Anche l'On. Iori ha ringraziato..." per l'apporto produttivo e prezioso di cui terranno conto nelle modifiche soprattutto per quanto riguarda le norme transitorie che effettivamente consentiranno di percorrere il passaggio dalla stagione dei cosiddetti senza titolo alla nuova stagione in cui sarà requisito fondamentale il titolo"......nella prossima trasmissione "Signore e Signori il Welfare è sparito" ascolteremo un lungo stralcio dell'intervento di Salvo.
Non abbiamo ancora in mano nulla ma la cosa rilevante oggi è che la realtà professionale dell'Educatore/educatrice con o senza titolo comincia a rendersi sempre più visibile. Grazie anche a noi!

Link video audizione: https://www.youtube.com/watch?v=WnJHW3wFCuU&feature=share




giovedì 8 ottobre 2015

COMUNICATO: “EDUCATORI SENZA TITOLO”, INCONTRO A ROMA IL 15/10.

Giovedì 15 ottobre alle 13,30 Gli Educatori Uniti contro i tagli e la Rete Nazionale ReNOS saranno accolti in audizione dalla Commissione Parlamentare 7 (cultura, scienza e istruzione), riguardo alle legge 2656 Iori sulla professione dell'educatore e del pedagogista. L'audizione si svolgerà nell'aula 
delle Commissioni, a Palazzo Montecitorio a Roma.

La nostra posizione è ormai nota: apprezziamo la proposta di legge e la volontà di regolamentazione, anche relativa al percorso universitario, ma vogliamo portare il nostro contributo affinché tale legge non dimentichi gli educatori "senza titolo", che da anni lavorano sul territorio, con competenze riconosciute e risultati effettivamente ottenuti. Questo per evitare che in un'identità professionale in costruzione si creino già due livelli distinti, un educatore di serie A e uno di serie B, per applicare finalmente un criterio meritocratico alla costruzione di tale identità e per scongiurare un problema occupazionale che potrebbe profilarsi enorme. Andiamo dunque, su invito della stessa On. Iori, a dire la nostra in sede istituzionale, proponendo concretamente alcuni punti da aggiungere al testo di legge.

Educatori uniti contro i tagli


RENOS (Rete Nazionale Operatori Sociali)

venerdì 25 settembre 2015

RITORNA “SIGNORI E SIGNORE IL WELFARE E’ SPARITO!” TUTTI I MARTEDI’ IN DIRETTA ALLE ORE 18.

Martedì 29 settembre ritorna "Signore e signori il welfare è sparito!" trasmissione ufficiale della Rete Nazionale Operatori Sociali, in diretta alle 18 dalle frequenze di Radio Kairos 105,85 fm (Bologna) e in streaming dal sito www.radiokairos.it L’unica trasmissione realizzata e condotta da educatori che da voce agli operatori del mondo del sociale, agli utenti, alle famiglie e alla società civile. Per continuare a parlare di Welfare e del mondo dei lavoratori e lavoratrici del sociale, con interviste e approfondimenti. Questa stagione, il programma si avvarrà della collaborazione delle realtà che sostengono la Rete Nazionale. Per una libera contro informazione sul mondo del sociale e dintorni. Tieniti aggiornato, stay tuned!!

mercoledì 23 settembre 2015

SOLIDARIETA' AL TPO (BOLOGNA): "TEMPI MODERNI"

TEMPI MODERNI

Assistiamo increduli all’ondata di misure restrittive della libertà personale che stanno colpendo in queste ore alcuni amici e compagni del TPO, del Labas e di altri spazi di attività politico-sociale in città. Accanto alla nostra più estesa e calorosa solidarietà, umana e politica, vorremmo unire anche la nostra voce, quella di chi si batte contro la chiusura e lo svilimento dei servizi alla persona in atto un po’ ovunque, a quella di chi, nel pensiero e nella pratica quotidiana, non si arrende all’idea del modello unico dominante e al suo bel modello di società escludente.
Ci pare inoltre necessario esprimere la nostra preoccupazione per il pericolo evidente, basta leggersi gli articoli di stamane sul principale quotidiano locale, che si voglia azzerare la convenzione comunale ad uno dei pochi spazio liberi di confronto politico e culturale rimasti in città, luogo di incontro e d’accoglienza per le istanze del territorio, non ultime le nostre. Lo sappiamo, nel mirino c’è un modello politico di pratica del dissenso e di alternatività. Dunque anche noi.
Non vorremmo che avanti di questo passo si arrivasse alla criminalizzazione, non solo della pratica delle idee, ma del semplice fatto di avercela, qualche idea.  


Educatori Uniti Contro i Tagli



martedì 22 settembre 2015

POSTIAMO APPELLO DELLA FAMIGLIA DI GIACOMO A CUI VA LA NOSTRA' SOLIDARIETA' E SOSTEGNO, GIUSTIZIA PER GIACOMO!!!

Siamo una famiglia della provincia di Ancona che desidera porre all'attenzione dell'opinione pubblica la Nostra triste storia. Al centro della vicenda c'è il nostro bambino Giacomo che, a soli quaranta giorni di vita, é stato vittima del crollo di un controsoffitto, causato dall'imperizia di chi ha svolto in maniera superficiale i lavori. Tredici anni di calvario per il piccolo, anche a causa di nove delicatissimi interventi chirurugici alla testa che ha dovuto subire. Altro calvario, purtroppo, quello causato dalla macchina della giustizia. A tutt'oggi, dopo tredici anni, Giacomo non ha ricevuto la giustizia che merita. Nonostante i colpevoli siano stati condannati penalmente in primo grado, (procedimento caduto in prescrizione ma reati confermati in appello) la condanna a quattordici mesi di reclusione viene sospesa in quanto l'imputato é incensurato; nel procedimento civile vengono condannati ad un risarcimento per Giacomo e la sua famiglia e al pagamento delle spese.
I condannati, che nel frattempo si sono liberati in toto dei loro beni, si sono dichiarati nullatenenti. Pertanto, ora, la famiglia di Giacomo, dopo aver subito un gravissimo danno deve sostenere anche le spese. Abbiamo iniziato una campagna di sensibilizzazione che ci vede impegnati su svariati fronti. Vogliamo risposte dalle ISTITUZIONI, soprattutto da quelle che si occupano dei diritti dei minori. Un bambino non può essere abbandonato in questo modo in uno stato di diritto! Abbiamo deciso di aprire una pagina Fb dove raccontiamo la nostra storia e postiamo tutta la documentazione relativa alla deplorevole vicenda giudiziaria. Vi invitiamo a visionare la pagina, intitolata "la veritá vuole giustizia", e, se volete, a sostenerla, magari con le vostre opinioni o eventuali suggerimenti e pareri, per noi utilissimi al fine di proseguire la nostra battaglia anche con la Vostra solidarietá.



Facebook: https://www.facebook.com/La-verit%C3%A0-vuole-giustizia-569874099810260/timeline/

martedì 28 luglio 2015

Report dell’incontro con l’On. Vanna Iori del 27 luglio.

Lunedì 27 luglio abbiamo avuto l'incontro con l'On. Vanna Iori, che è andato molto bene. Abbiamo avuto di fronte una persona preparata, conoscitrice della situazione, disponibile al dialogo e aperta al confronto.
Abbiamo dialogato sulla possibilità di integrazioni alla proposta di legge che porta il suo nome e che è ora in discussione in Commissione, per far sì che gli educatori già operanti nei servizi non paghino le conseguenze della, seppur giusta, regolamentazione della situazione nazionale lavorativa degli educatori e che non si creino, nella categoria professionale che si va definendo, educatori di serie A ed educatori di serie B. Dopo averci informato di aver inserito all'interno del testo della proposta una clausola riguardante la salvaguardia del posto di lavoro di chi già è attivo sui servizi, abbiamo discusso delle seguenti integrazioni:

1) Equipollenza degli educatori senza titolo specifico agli educatori col titolo in Educatore Sociale, Scienze dell'Educazione: tale percorso può avvenire attraverso un riconoscimento basato sull'esperienza di servizio e su criteri curricolari. Rispetto a questo abbiamo anche pensato a situazioni di demansionamento, avvenute negli ultimi tempi, di cui sono stati vittime educatori in varie parti d'Italia (vedi Liguria). Abbiamo quindi discusso sulla possibilità di includere anche tali figure nell'equipollenza, non vincolando il criterio dell'esperienza pregressa sul campo all'effettivo e attuale svolgimento delle mansioni educative sindacalmente e contrattualmente riconosciute.
2) Favorire gli educatori senza titolo presenti in zone grige, sui servizi da tempo minore rispetto ai criteri stabiliti nel punto 1, riconoscendo loro l'esperienza sul campo come tirocinio nel caso in cui si iscrivessero al corso di laurea di Scienze dell'Educazione.
3) Definire più a fondo e rinforzare alcune mansioni dell'educatore presenti nel testo di legge, come quello dell'educatore esperto come formatore degli educatori agli inizi professionali, in modo che possa essere riconosciuta come mansione lavorativa vera e propria a se stante.

La Iori ci ha anche spiegato le prospettive future a cui vorrebbe mirare dopo l'approvazione di questa legge, che a suo avviso non dovrebbe incontrare ostacoli significativi, dichiarando la possibilità di creare altre proposte che possano regolamentare anche altre figure non riconosciute pienamente e per nulla definite, come quelle del mediatore culturale e altre affini.

Saremo quindi invitati a settembre a partecipare ufficialmente alle consultazioni tecniche che sta svolgendo la Commissione. Si andrà quindi a Roma, nelle sedi parlamentari. In quella sede la Iori ci ha invitato a presentarci con le integrazioni scritte così come dovrebbero essere inserite nell'esatto punto del testo della proposta di legge. 

La legge creerebbe un punto zero nella definizione della categoria professionale dell'educatore dal momento della sua entrata in vigore.

Ci teniamo a sottolineare che oggi ci siamo presentati, e così ci presenteremo ufficialmente a Roma, non soltanto come Educatori Uniti contro i Tagli, ma anche come Coordinamento Nazionale ReNOS.

Educatori Uniti contro i Tagli


Rete Nazionale Operatori Sociali

lunedì 20 luglio 2015

AGGIORNAMETO SULLA CAMPAGNA PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI E PER LA TUTELA DELL’OCCUPAZIONE

Vi scriviamo per aggiornarvi, informarvi e condividere con voi qualcosa di importante.
Come tutti sapete gli Educatori Uniti contro i tagli di Bologna, con il sostegno della Rete Nazionale O. S., stanno portando avanti da quasi un anno una battaglia per il riconoscimento della professionalità dell'educatore.
In questi ultimissimi mesi ci sono state delle svolte abbastanza significative. Dal presidio sotto la Regione Emilia Romagna di fine maggio, abbiamo incontrato i tecnici della Regione, un paio di volte i responsabili provinciali e regionali di Legacoop, alcuni rappresentanti delle cooperative aprendo un dialogo su alcune recenti proposte di legge, miranti a regolamentare il marasma del mondo del lavoro educativo. Nell'ambito della figura dell'educatore sociale (e non sanitario), dopo alcuni nostri interventi sulla pagina facebook che hanno suscitato reazioni anche forti, siamo venuti in contatto con l'On Vanna Iori, parlamentare del PD. Vanna Iori ha creato una proposta di legge omonima (la torovate in allegato), in attesa di essere discussa in commissione, che ha il proposito, positivo a nostro avviso, di regolamentare, in particolare sotto l'aspetto formativo-curricolare, il marasma infinito del mondo del lavoro dell'educatore e del pedagogista. In tutto questo il rischio incombente da evitare è quello di far pagare però il prezzo di tale regolamentazione a chi è sui servizi da decenni e che ha sviluppato una alta professionalità, ma non possiede il titolo di educatore sociale. Detto ciò abbiamo mantenuto il contatto con la deputata, l'abbiamo intervistata in radio e lunedì 27 luglio la incontriamo alle 10 a Reggio Emilia, per aprire una discussione su quelle che possono essere eventuali integrazioni alla legge, al fine di non solo salvaguardare il posto di lavoro di chi lo possiede già, ma anche trovare un percorso per fare in modo che chi possiede un curriculum corrispondente a determinati criteri esperienziali e formativi possa ricevere un'equipollenza alla laurea di educatore sociale, o tramite una sanatoria o tramite un mini corso.
Se dovessimo riuscire a fare andare in porto la faccenda, significherebbe raggiungere un risultato di grande importanza a nostro avviso. Noi il 27 ci presenteremo dalla Iori non soltanto come Educatori Uniti contro i tagli di Bologna, ma anche come Rete Nazionale Renos, in modo da allargare il respiro di una rivendicazione, che ad ogni modo è su scala nazionale.
Vi ringraziamo tutti dell'attenzione e vi terremo aggiornati sugli sviluppi delle nostra campagna.

Educatori Uniti contro i tagli – Bologna
Rete Nazionale Operatori Sociali (Renos)

Link audio per approfondimento: https://soundcloud.com/radiokairos/signore-e-signori-il-welfare-e-sparito-20150630


martedì 30 giugno 2015

MONDIALI ANTIRAZZISTI 2015, GIRONE E ORARI PARTITE.

Colleghi e colleghe, amici e simpatizzanti, i mondiali antirazzisti 2015 si avvicinano e noi ci prepariamo per giocare e condividere lo spirito dei mondiali antirazzisti.
Sono usciti gli orari e gironi partite, gli educatori contro i tagli sono nel girone 21 e giocheranno nel campo 11. Eccovi gli orari delle nostre partite: giovedì alle 16:00 Educatori contro i tagli - Sc Trippa, venerdì 12:00 Educatori contro i tagli - Atletico Degrado; 14:00 Educatori contro i tagli - Sparuta Minoranza; 16:00 Educatori contro i tagli - Team Ciac e sabato alle 11:00 Educatori contro i tagli - Voci Dall'Africa. Vi aspettiamo per fare il tifo, giocare con noi o partecipare ai mondiali. Inoltre potete anche comprare le nostre magliette (10 euro) per sostenere le nostre battaglie a difesa dei diritti e della dignità degli operatori sociali. Stay tuned