Lunedì 27 luglio abbiamo avuto l'incontro con l'On.
Vanna Iori, che è andato molto bene. Abbiamo avuto di fronte una persona
preparata, conoscitrice della situazione, disponibile al dialogo e aperta al
confronto.
Abbiamo dialogato sulla possibilità di
integrazioni alla proposta di legge che porta il suo nome e che è ora in
discussione in Commissione, per far sì che gli educatori già operanti nei
servizi non paghino le conseguenze della, seppur giusta, regolamentazione della
situazione nazionale lavorativa degli educatori e che non si creino, nella
categoria professionale che si va definendo, educatori di serie A ed educatori
di serie B. Dopo averci informato di aver inserito all'interno del testo della
proposta una clausola riguardante la salvaguardia del posto di lavoro di chi
già è attivo sui servizi, abbiamo discusso delle seguenti integrazioni:
1) Equipollenza degli educatori senza titolo
specifico agli educatori col titolo in Educatore Sociale, Scienze
dell'Educazione: tale percorso può avvenire attraverso un riconoscimento basato
sull'esperienza di servizio e su criteri curricolari. Rispetto a questo abbiamo
anche pensato a situazioni di demansionamento, avvenute negli ultimi tempi, di
cui sono stati vittime educatori in varie parti d'Italia (vedi Liguria).
Abbiamo quindi discusso sulla possibilità di includere anche tali figure
nell'equipollenza, non vincolando il criterio dell'esperienza pregressa sul
campo all'effettivo e attuale svolgimento delle mansioni educative
sindacalmente e contrattualmente riconosciute.
2) Favorire gli educatori senza titolo
presenti in zone grige, sui servizi da tempo minore rispetto ai criteri
stabiliti nel punto 1, riconoscendo loro l'esperienza sul campo come tirocinio
nel caso in cui si iscrivessero al corso di laurea di Scienze dell'Educazione.
3) Definire più a fondo e rinforzare alcune
mansioni dell'educatore presenti nel testo di legge, come quello dell'educatore
esperto come formatore degli educatori agli inizi professionali, in modo che
possa essere riconosciuta come mansione lavorativa vera e propria a se stante.
Saremo quindi invitati a settembre a
partecipare ufficialmente alle consultazioni tecniche che sta svolgendo la Commissione. Si
andrà quindi a Roma, nelle sedi parlamentari. In quella sede la Iori ci ha invitato a
presentarci con le integrazioni scritte così come dovrebbero essere inserite
nell'esatto punto del testo della proposta di legge.
La legge creerebbe un punto zero nella
definizione della categoria professionale dell'educatore dal momento della sua
entrata in vigore.
Ci teniamo a sottolineare che oggi ci siamo presentati, e così ci presenteremo
ufficialmente a Roma, non soltanto come Educatori Uniti contro i Tagli, ma
anche come Coordinamento Nazionale ReNOS.
Educatori Uniti contro i Tagli
Rete Nazionale Operatori Sociali
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