Martedì 5 Maggio
avrà luogo lo sciopero della scuola: gli educatori, essendo personale esterno
alla scuola, non possono scioperare e dunque, in qualche misura, il disagio che
l’astensione dal lavoro degli insegnanti recherà al sistema scuola, ricadrà
proprio su di loro. Non di meno, come Educatori contro i Tagli appoggiamo ogni
lotta contro questa riforma, convinti che essa si collochi all’interno di un
progetto globale di riorganizzazione delle istituzioni che viene imposto
dall’alto snobbando le richieste partecipative dei lavoratori.
Aggiungiamo dunque, a quello di insegnanti e studenti, anche il nostro NO al DDL conosciuto beffardamente come “Decreto della Buona Scuola” e lo facciamo perché:
Aggiungiamo dunque, a quello di insegnanti e studenti, anche il nostro NO al DDL conosciuto beffardamente come “Decreto della Buona Scuola” e lo facciamo perché:
Siamo contro
questa riforma perchè siamo contrari ad una scuola verticistica che affida
tutto il potere decisionale in materia di scelte didattiche e finanziarie ai
dirigenti scolastici e siamo invece favorevoli ad una scuola che favorisca la
partecipazione democratica di tutti coloro che vivono e operano al suo interno
(insegnanti, studenti, educatori delle cooperative e personale ATA).
Siamo contro
questa riforma perché siamo contrari ad un sistema scolastico che continua a
non essere capace di accogliere le diversità attuando di fatto alla fine della
scuola secondaria di primo grado una selezione tra studenti in base alla loro
provenienza sociale e vogliamo invece un modello scolastico inclusivo che crei preventivamente
contesti d'accoglienza che siano in grado di garantire pari opportunità a tutti
gli studenti. Siamo contro questa riforma perchè non prevede alcun
finanziamento per l'edilizia scolastica e abbandona insegnanti e studenti al
rischio di operare in strutture vecchie e spesso non a norma.
Siamo contro
questa riforma perché dietro alla dichiarata stabilizzazione degli insegnanti
si nasconde invece il rischio di un'ulteriore precarizzazione con
l'introduzione di incarichi triennali rinnovabili o meno a completa
discrezionalità del dirigente scolastico, ponendo dunque coloro che non saranno
mai assunti a tempo indeterminato in una condizione di disoccupati a vita
perché non potranno più essere neppure utilizzati per supplenze temporanee.
Siamo contro
questa riforma perché… non parla di noi. Noi educatori che da anni lavoriamo,
fianco a fianco al personale scolastico interno, per migliorare il sistema
scuola operando processi di mediazione in favore della popolazione studentesca
più svantaggiata e lo facciamo, tra l’altro, all’interno di una cornice
legislativa che i nostri amministratori alle volte sembrano dover rispettare
quasi con fastidio.
Come Educatori rivendichiamo inoltre una redistribuzione più equa dell'orario dei servizi di integrazione scolastica con il ripristino di un numero congruo di ore di programmazione e coordinamento con gli insegnanti, ore ormai scomparse o ridotte all'osso in tutte le scuole della città, per elevare il livello qualitativo di tali servizi in nome di una reale affermazione del diritto alla parità di trattamento di tutte le diversità presenti tra i studenti delle scuole.
Per tutti questi motivi saremo insieme agli studenti medi martedì 5 maggio, ore 9.00, P.zza San Francesco
Educatori uniti contro i tagli
Come Educatori rivendichiamo inoltre una redistribuzione più equa dell'orario dei servizi di integrazione scolastica con il ripristino di un numero congruo di ore di programmazione e coordinamento con gli insegnanti, ore ormai scomparse o ridotte all'osso in tutte le scuole della città, per elevare il livello qualitativo di tali servizi in nome di una reale affermazione del diritto alla parità di trattamento di tutte le diversità presenti tra i studenti delle scuole.
Per tutti questi motivi saremo insieme agli studenti medi martedì 5 maggio, ore 9.00, P.zza San Francesco
Educatori uniti contro i tagli
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