Perché è importante
Educatori uniti contro i
tagli
Chiediamo agli abitanti della Provincia di Bologna di sottoscrivere, tramite
una raccolta firme, le seguenti richieste, che intendiamo sottoporre alle
Amministrazioni del nostro territorio.Vogliamo porre una serie di rivendicazioni da portare avanti in virtù dell’attuale situazione dei lavoratori e degli utenti dei servizi sociali.
Chiediamo una presa di posizione e di responsabilità alle amministrazioni pubbliche, di fronte a situazioni vergognose, che spesso vengono silenziosamente avallate. Una percentuale sempre maggiore di servizi educativi è gestita dal terzo settore attraverso appalti, contratti di servizio e accreditamenti, all’interno di un contesto di precarietà, che contraddistingue da sempre i lavoratori del privato sociale e gli utenti di questi servizi, per i quali l’estate è probabilmente il periodo più critico. Su questi soggetti si riversano le conseguenze delle trattative al massimo ribasso fra amministrazioni e cooperative. Attraverso la subalternità completa alle esigenze di risparmio degli enti committenti, assistiamo a una continua demolizione del sistema dei servizi sociali, in un circolo vizioso in cui a rimetterci sono i lavoratori, ma anche l'intera parte della cittadinanza che usufruisce di tali servizi, nei quali si assiste parallelamente o ad un calo della qualità o addirittura al taglio totale degli interventi.
Crediamo fermamente che la civiltà di una società si misuri dall'attenzione con cui si sostengono i bisogni dei soggetti più deboli, in un territorio storicamente attento a questi aspetti come quello bolognese, speriamo di poter innescare un'inversione di tendenza che porti a valorizzare questa cultura ed eviti il suo progressivo smantellamento.
FIRMA LA PETIZIONE:
Noi Educatori uniti contro i tagli chiediamo: che
all’interno di tutti le gare d’appalto rivolte ai soggetti del terzo settore
per l’affidamento e la gestione di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e
ludico-ricreativi dei comuni della Provincia di Bologna venga inserito
l’obbligo di applicazione da parte dei soggetti partecipanti del Contratto
Collettivo Nazionale delle cooperative sociali e degli accordi integrativi
locali; che vengano attivati gli strumenti previsti dagli statuti comunali e
provinciali per garantire il diritto alla partecipazione alle scelte politiche
da parte degli operatori del sociale; che le Amministrazioni locali sorveglino
perché agli operatori dei suddetti servizi venga applicata una retribuzione su
base mensile e non a ore; Educatori Uniti
Contro i Tagli
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