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venerdì 14 giugno 2013

23 GIUGNO SECONDO INCONTRO COORDINAMENTO NAZIONALE DI LOTTA DEI LAVORATORI DEL SOCIALE.



COORDINAMENTO NAZIONALE DI LOTTA DEI LAVORATORI DEL SOCIALE.

Domenica 23 giugno 2013 a Bologna presso il TPO in Via Casarini

secondo incontro nazionale a partire dalle 10,30 fino alle 18.

No ad ogni tipo di tagli al welfare

rifinanziamento dei fondi alle politiche del sociale

un CCNL adeguato alla nostra professione

diritti e tutela adeguati alla nostra figura professionale

Ci rivolgiamo agli Educatori ed Operatori Socio Sanitari delle cooperative

del privato Sociale con l'obiettivo di costruire un percorso condiviso

di strategie e di lotta per un welfare vero e per salvare le nostre professioni. Uniti si vince!!!!

Se dei lavoratori del sociale vogliono partecipare per portare il proprio contributo alla lotta prendano contatti con gli Educatoricontroitagli di Bologna che organizzano l'evento oppure tramite email a educatoriuniti2011@gmail.com.
Le realtà presenti sono: Comitato Indignato o.s.s. di Venezia, Operatori del Sociale di Monza e Milano, Educatoricontroitagli di Bologna, Comitato articolo 38 di Napoli, Operatori Sociali Non Dormienti di Torino, Salvailsociale di Genova, gli Operatori di Firenze, gli Operatori di Pisa, Collettivo operatori sociali Napoli.


lunedì 3 giugno 2013

T.D.O: "L'EDUCATORE AL TEMPO DELLA CRISI" PROVA APERTA 8 GIUGNO ORE 21.


KRILA ED EDUCATORI CONTRO I TAGLI

presentano

PROVA APERTA
 """"LLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL""" 
"L'EDUCATORE AL TEMPO DELLA CRISI"
teatro giornale
 
Bologna - 8 giugno 2013
Ore 21.00
CUBO, via Zanardi 249
 
Vi aspettiamo...
 


lunedì 20 maggio 2013

SIGNORE E SIGNORI IL WELFARE E' SPARITO! " A NOI LA SCUOLA PIACE PUBBLICA!" MARTEDI' 21 MAGGIO ORE 18 SU RADIO KAIROS.


Martedì 21 maggio ore 18 "SIGNORI E SIGNORE IL WELFARE E' SPARITO!!" in diretta su radio kairos 105.85 fm o in streaming su www.radiokairos.it per continuare a parlare di Welfare e del mondo dei lavoratori e lavoratrici del sociale, con interviste e approfondimenti. A noi la scuolA piace pubblicA”, perché votare A al referendum consultivo contro il finanziamento pubblico alle scuole private il 26 maggio. Ne parliamo con ospiti in studio, Marina D'Altri e Giuseppe Curcio (Nuovo Comitato articolo 33). Stay Tuned!

domenica 19 maggio 2013

"SIGNORE E SIGNORI..." FESTA PARTY. UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE CI HANNO ANCORA UNA VOLTA SOSTENUTO!


Grazie a tutti per la calorosa partecipazione ieri sera al compleanno della nostra trasmissione "Signore e signori il welfare è sparito!". Siamo sempre orgogliosi di creare eventi aggregativi dove ci si diverte tanto in economia grazie alla militanza del nostro gruppo. E' un nostro modo per combattere il consumismo, la crisi e sostenere il nostro coordinamento, la trasmissione radio e le nostre iniziative.
Ringraziamo sentitamente il gruppo acustico " Acoustic Pink" che ci ha regalato buona musica e al dj set  Rox & Brother che ci hanno fatto ballare.



Gli Acoustic Pink in esibizione




 
 
 
 

giovedì 16 maggio 2013

"SIGNORE E SIGNORI IL WELFARE E' SPARITO" APERITIVO-PARTY SABATO 18 MAGGIO.

Sabato 18 maggio dalle ore 19:30 "Signore e signori il welfare è sparito!" Aperitivo-Party al TPO per festeggiare insieme 2 anni di libera contro informazione sul mondo del sociale. Con aperitivo e stuzzichini, musica live "Acoustic Pink" e Dj Set con Dj Prince Angelo (Reggae-Roots), Dj Anne Bonnie (Electro-Funky), Dj Rox (Ska, folk, etno, reggae....) e Dj Stoned (Rock e derivati). Vi aspettiamo!

sabato 11 maggio 2013

La nuova precarietà a tempo indeterminato: cosa faremo?


Mercoledi scorso, 8 maggio si è svolto presso il "Blogos" di Casalecchio di Reno l'incontro pubblico da noi promosso avente per tema "la nuova precarietà a tempo indeterminato". Fra gli interventi quello di Roberto Sconciaforni, Consigliere Regionale di Rifondazione Comunista, di delegati sindacali di CGIL e USB, di Marialba Corona mamma di un bambino autistico di Casalecchio di Reno, di educatori come Enzo del Comune di Bologna, Cristiano educatore di cooperativa che lavora nell'ambito della neuropsichiatria infantile, Marco anche lui dipendente di cooperativa che lavora nella scuola. Si è cercato di mettere in risalto il problema del lavoro estivo, della condizione dell'educatore senza titolo e con, che lavora nel privato sociale, si è messo in risalto che anche gli educatori dipendenti comunali sono vittime dei tagli e delle riorganizzazione come quella che sta per avvenire con la creazione dell'ASP Unica a Bologna, a discapito di posti di lavoro e della qualità dei servizi sempre più scadenti. Dopo i vari interventi si è concluso con la proposta di un documento da presentare alle amministrazioni comunali ed alla Regione che proponga  l'adozione di un  appalto unico secondo il modello già in vigore a Casalecchio di Reno, per i Servizi educativi nel loro complesso e dunque anche per i centri estivi ed i servizi scolastici, che garantisca la continuità lavorativa nei dodici mesi e la tutela dei diritti dei lavoratori.  Chiediamo anche una  partecipazione attiva  degli educatori  insieme agli utenti nei vari tavoli regionali, comunali, insomma vogliamo esserci anche noi  laddove dove si parla del nostro lavoro e delle problematiche annesse. Prossimamente daremo ulteriori dettagli.






Educatori uniti contro i tagli

martedì 7 maggio 2013

LAVORO ESTIVO: PRECARIETA' E ASSENZA DI DIRITTI.


Lavoro estivo: precarietà e assenza di diritti

 

 

1) Perché una campagna?

Prescindendo per un attimo dal contesto di precarietà che contraddistingue da sempre i lavoratori del privato sociale, quello dell'estate è probabilmente il periodo più critico.

Nell'attuale congiuntura economica, contraddistinta da tagli importanti alle risorse dedicate ai servizi e da un attacco continuo ai diritti contrattuali da parte delle cooperative, questo problema assume un carattere di gravità sempre maggiore.

 

 

2) Lavoro estivo: gli educatori dei Servizi scolastici e quelli dei Servizi all'infanzia.

Una percentuale sempre maggiore di servizi educativi è gestita dal Terzo settore attraverso appalti, contratti di servizio e accreditamenti.

Sugli operatori si riversano le conseguenze delle trattative al massimo ribasso fra Amministrazioni e Cooperative.

Se durante l'anno scolastico molti operatori vedono il loro monte ore (quasi) garantito, d'estate sono aggrappati all'eventuale iscrizione del proprio utente al centro estivo o alla disponibilità di altri servizi in cui essere ricollocati.

Se questa disponibilità non esiste, i lavoratori sono condannati all'inferno dell'assenza di retribuzione (come gli operatori della Quadrifoglio lo scorso anno) o al “meno peggio” della Cassa Integrazione, come accaduto agli educatori Cadiai di Casalecchio lo scorso anno.

 

 

3) A fronte di questa situazione, le imprese “sociali” e la Pubblica Amministrazione si sono organizzate nella maniera più conveniente possibile: far pagare il costo della crisi ai lavoratori.

Alcune cooperative sociali si sono organizzate per far sottoscrivere alle lavoratrici i cosiddetti “contratti part-time misti”: in buona sostanza un contratto verticale su 10 o 11 mesi, in cui la cooperativa non è tenuta a fornire il lavoro ad agosto o magari anche a luglio, mesi durante i quali il lavoratore è di fatto sospeso e non può godere della disoccupazione, perché resta pur sempre un dipendente.

Altre preferiscono “suggerire” di ricorrere alla vecchia e buona aspettativa non retribuita.

Un modo per non pesare sull'amministrazione aziendale e soprattutto per non costringere la cooperativa a farsi carico di una delle sue precise responsabilità, ossia fornire lavoro ai propri dipendenti.

A fronte di tutto ciò, la Pubblica Amministrazione fa orecchie da mercante, non interessandosi minimamente alle sorti di lavoratori che durante i mesi scolastici rappresentano una fondamentale risorsa per scuole ed utenti; fondamentale risorsa soprattutto in quei momenti in cui si tratta di mettere “in vetrina” i molteplici servizi offerti da una amministrazione che ama spacciarsi come molto attenta al sociale.

 

 

4) Le politiche delle Cooperative e degli Enti locali: la non sicurezza del lavoro provoca l'esodo verso le polisportive.

Un numero sempre più consistente di appalti permette l'ingresso delle associazioni e delle polisportive su servizi di pre e post scuola e sui centri estivi.

Si tratta di servizi che nella maggior parte dei casi presuppongono l'utilizzo di manodopera organizzata su turni, con responsabilità e organizzazione specifiche.

Se all'inizio si trattava nella stragrande maggioranza di studenti, ora un grande numero di educatrici ed educatori ripiegano su questi lavori per far quadrare le proprie spese, soprattutto nel caso in cui il loro datore di lavoro non abbia offerto loro un numero di interventi educativi sufficienti a coprire l'orario dei mesi estivi.

Ad oggi non esistono, almeno nella nostra provincia, contratti d'appalto che obblighino le realtà associative e sportive ad applicare un contratto nazionale di riferimento ai lavoratori “stagionali” utilizzati sui centri estivi, che vengono collocati su questi servizi con “prestazioni sportive”, ossia un contratto che li contraddistingue come “istruttori sportivi”.

In altre situazioni gli operatori compaiono come volontari, aventi diritto a “rimborsi spese”.

In ogni caso, nessun riconoscimento a nessun titolo per malattie, infortuni, contributi o Tfr.

Tutto ciò nel disinteresse più completo della pubblica amministrazione che non sembra preoccuparsi molto né della continua precarizzazione dei lavoratori del sociale, né del calo di professionalità offerta da operatori spesso improvvisati.

 

 

5) Cooperative e Polisportive sono funzionali ad una politica che porta alla riduzione dei costi del servizio e precarizza in maniera strutturale il personale educativo.

Stiamo assistendo a una continua rincorsa al calo strutturale delle retribuzioni nel mondo cooperativo.

Ultima in ordine di tempo, la richiesta della cooperative sociali della provincia di Bologna di arrivare a un accordo che permetta di posticipare il pagamento dell'ultima tranche (20 euro) di aumento contrattuale.

Una richiesta che molto probabilmente i sindacati rimanderanno al mittente, ma che evidenzia il carattere delle politiche praticate dal Terzo settore: far ricadere sui lavoratori tutti i costi dei tagli ai servizi, subalternità completa alle esigenze di risparmio degli Enti committenti, in un circolo vizioso in cui gli unici a rimetterci sono i soliti noti.

Le Polisportive si spingono addirittura oltre: forniscono un servizio che può arrivare a offrire competenze simili (laddove gli operatori siano gli stessi...), ad un costo enormemente inferiore.

 

 

7) In questo quadro, la nostra analisi ha individuato una serie di rivendicazioni da portare avanti, congiuntamente alle richieste dei sindacati, che probabilmente non esauriscono l'argomento ma sicuramente ne riassumono i punti principali:

 

- contratti di lavoro su 12 mesi: non ci stiamo a pagare nello scaricabarile tra cooperative e amministrazioni. Le cooperative sono il nostro datore di lavoro, debbono prendersi la responsabilità di dare lavoro per 12 mesi ai propri dipendenti.

-  rispetto pieno degli accordi provinciali di programma: gli utenti hanno diritto ad avere la propria figura educativa in continuità anche sui mesi estivi.

 

- chiediamo che in tutti i contratti d'appalto siano recepite clausole che obblighino le cooperative al pieno rispetto del Contratto Nazionale e degli accordi integrativi.

 

- chiediamo a tutti gli operatori di far verificare i loro rapporti di lavoro con le Associazioni all'Ispettorato del Lavoro: non è possibile figurare come istruttori sportivi o volontari con rimborso spese quando si è organizzati su turni come qualunque altro lavoratore dipendente.

 

- chiediamo una presa di posizione e di responsabilità alla Amministrazione Pubblica di fronte a queste situazioni vergognose spesso avallate.

Non è più accettabile continuare a nascondersi dietro al periodo di commissariamento comunale.

 

La realtà è che facciamo comodo così, perché in questo modo abbiamo ancora meno diritti che in una Cooperativa: non c'è malattia, non c'è infortunio, non ci sono contributi previdenziali.

Sotto i 7.500 euro l'anno la nostra professione in “prestazione sportiva” è invisibile al fisco, come del resto spiega molto bene il famigerato art.37 della legge 342 del 2000.

 

Educatori contro i tagli

18 MAGGIO, APERITIVO-PARTY PER FESTEGGIARE 2 ANNI DI LIBERA INFORMAZIONE SUL MONDO DEL SOCIALE.


giovedì 25 aprile 2013

"LA NUOVA PRECARIETA' A TEMPO INDETERMINATO". INCONTRO PUBBLICO MERCOLEDI' 8 MAGGIO ORE 20 AL BLOGOS-CASALECCHIO DI RENO:



MERCOLEDI 8 MAGGIO

ORE 20.00

Presso il BLOGOS

(via dei Mille, 26 - Casalecchio di Reno)

INCONTRO PUBBLICO ORGANIZZATO DA

EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI

 

La Nuova Precarietà a tempo INDETERMINATO”

 

Il coordinamento degli “Educatori Uniti Contro i Tagli” organizza un incontro pubblico per affrontare il tema della precarietà del lavoro socio-educativo durante i mesi estivi. Contratti a tempo indeterminato che prevedono tre mesi di disoccupazione “strutturale”.

·       Figure professionali che spesso rappresentano il fiore all’occhiello delle pubbliche amministrazioni quando si tratta di vantarsi per i molteplici servizi offerti, finiscono nel dimenticatoio con l’aumento della temperatura, messi da parte e non pagati

·       Precarietà che non può far altro che abbassare e svilire la professionalità di operatori ed educatori

·       Appalti comunali che non prevedono nessuna forma di rispetto e tutela per lavoratori che operano a vantaggio delle figure più deboli

·       Cooperative Sociali che ritengono “cooperazione sociale” assumere “a gettone” per nove mesi all’anno (a tempo INDETERMINATO)

·       Nessuna forma di riguardo reale per disabili ed utenti, costretti a subire scelte politiche ed economiche che pagano sulla loro pelle.

 

Si invita alla partecipazione la cittadinanza, gli operatori del sociale, i rappresentanti politici e sindacali, le associazioni di genitori e chiunque abbia a cuore la situazione del WELFARE cittadino che appare sempre più moribonda!