Come Educatori Uniti contro i tagli, sottoscriviamo e condividiamo le istanze per cui è stato indetto lo sciopero nazionale di 24 ore di venerdi 18 marzo 2016 da SGB, CUB, SI COBAS e USI.
Anche noi non sosteniamo certo la guerra quando significa che le risorse economiche sono destinate alle missioni militari, provocando conseguentemente le politiche di austerity e la compressione dei salari, dei diritti sociali e il peggioramento delle condizioni di vita in generale.
Non vogliamo l’accordo sulla rappresentanza che elimina gli spazi di democrazia interna e il diritto di sciopero, priva i lavoratori del diritto di scegliere da chi farsi rappresentare, prevede la esigibilità degli accordi e sanziona chi sciopera.
Non ci interessa il Governo Renzi e il Jobs Act, che condanna i lavoratori ad un mondo di precarietà.
Assolutamente non vogliamo la precarizzazione del lavoro, le forme di sfruttamento selvaggio che caratterizza in particolar modo i mondo degli appalti e subappalti, contro il lavoro gratuito.
Non vogliamo la riforma della scuola, ma siamo per la stabilizzazione del personale precario. Contro il fiscat compat, il pareggio di bilancio inserito nella costituzione.
Vogliamo anche noi
Lavoro Stabile e tutelato. Consistenti aumenti salariali. Reddito garantito.
Diritto alla salute e alla cura. Uguaglianza per gli immigrati.
Pensione a 65 anni, a 60 per lavori usuranti e aumento delle pensioni.
Democrazia in azienda, contro l’accordo truffa sulla rappresentanza.
Educatori uniti contro i tagli
Nessun commento:
Posta un commento