Martedì 28 ottobre una
piccola delegazione degli Educatori Uniti contro i Tagli ha incontrato il
sindaco di Casalecchio Bosso e l'Assessore al Welfare dello stesso comune Masetti.
Dopo una premessa, in
cui ci siamo trovati d'accordo rispetto alla condivisione dell'obiettivo comune
dei presenti al tavolo – quindi qualità dei servizi e difesa diritti del
cittadino e del lavoratore – si è aperto un dialogo disteso e abbastanza
onesto, con poche cadute nel politichese, durato circa un'ora e mezza. In questo tempo
si è parlato lungamente anche di Asc, delle sue politiche e delle sue scelte,
delle difficoltà di comunicazione che ci sono state in questi anni tra l'ente
gestore dei servizi e coloro che i servizi li hanno fatti sul campo. Un breve
excursus storico che non ha risparmiato neanche alcuni accenni alla triste
vicenda Geco e ai suoi educatori e sue educatrici e che è arrivato fino ai
nostri giorni, ad oggi, con le nuove necessità e le nuove esigenze di una
realtà sociale e professionale in veloce cambiamento e che certo riguarda
direttamente anche la classe degli operatori e delle operatrici sociali. Si è
sottolineato quindi l'importanza di un'apertura, in questo periodo in cui sta
avvenendo un cambio interno di dirigenza, da parte di Asc, ad un dialogo
costante, paritario e costruttivo.
Ne siamo usciti con la promessa di trovare una nuova
metodologia di confronto in vista di una coprogettazione dei servizi, partendo
dalla voce e dall'esperienza degli educatori e delle educatrici presenti sul
territorio da anni, cercando di trovare quindi il giusto modo di creare e
gestire tavoli tecnici – e non politici – a ciò designati. In programma si è inserito
anche un incontro, nel medio termine, di valutazione dell'andamento dei servizi
sul territorio e di verifica
dell’attuazione effettiva delle promesse fatte.
A questo proposito gli
Educatori Uniti si sono resi disponibili a raccogliere la testimonianza diretta
degli operatori e delle operatrici nel distretto di Casalecchio, o almeno di
coloro che riescono a raggiungere, in modo da poter collezionare insieme i
contributi diretti e le proposte di coloro i quali si trovano tutti i giorni
faccia a faccia col territorio e con i bisogni e le necessità che da esso
direttamente provengono. Tutto questo in una chiave costruttiva e propositiva,
che permetta agli educatori e alle educatrici di stare in prima linea nella
proposta costruttiva di una serie di cambiamenti e modifiche, che rendano la
gestione dei servizi più efficace e efficiente e che garantisca una qualità
alta dell’offertq, esattamente come i cittadini, giovani e adulti,
meritano.
EDUCATORI UNITI CONTRO I TAGLI
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