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mercoledì 30 maggio 2012

EMERGENZA TERREMOTO: RICEVIAMO E POSTIAMO APPELLI PER RACCOLTA MATERIALE:

RACCOLTA MATERIALE PER LE PERSONE COLPITE DAL TERREMOTO

Ieri insieme all'associazione Mani Tese di Finale Emilia abbiamo consegnato nelle zone colpite dalle ultime scosse di terremoto quattro pallet di casse d'acqua e di succhi di frutta.

Questa mattina, dopo una verifica nei campi allestiti per gli sfollati e tra chi si è autonomamente accampato con tende e roulotte fuori dalle proprie abitazioni, c'è stata segnalata la necessità a Finale Emilia di alcuni prodotti specifici.


Come Tpo faremo una prima consegna del materiale raccolto venerdì pomeriggio, partenza ore 16.


Invitiamo chi desiderasse, a contribuire alla raccolta del materiale che ci è stato segnalato:

Saponi
Carta igienica
Pannolini per bambini
Pannoloni per anziani
Assorbenti igienici
Dentifricio
Spazzolini da denti

(Possibilmente ben chiusi in buste e sacchetti)

Punto di raccolta:

Cs Tpo Via C. Casarini 17/5


Giorni e orari di raccolta:

Mercoledì 30 maggio dalle ore 16 alle 20;

Giovedì 31 maggio dalle ore 10 alle 23;

Venerdì 1 giugno dalle ore 10 alle 15


Tpo

Via Casarini 17/5

Info: tpo@mail.com
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SABATO ANDIAMO NUOVAMENTE A PORTARE MATERIALE DI PRIMA NECESSITA' NELLE ZONE PIU' COLPITE DAL TERREMOTO, IN PARTICOLARE A MIRANDOLA E ZONE LIMITROFE DOVE SUL SITO DEL COMUNE C'E' UN APPELLO A PORTARE BENI MATERIALI.
PER CHI VOLESSE DARE ANCORA UN CONTRIBUTO VI FACCIO LA LISTA DI QUELLO CHE SERVE MAGGIORMENTE.TROVATA SUL SITO DEL COMUNE DI MIRANDOLA:
ACQUA MINERALE
CARTA IGIENICA
ROTOLI CARTA S...COTTEX
GEL IGIENIZZANTE MANI
PANNOLINI VARIE MISURE BIMBI
PANNOLINI VARIE MISURE ANZIANI
LATTE IN POLVERE VARIE ETA'
OMOGENEIZZATI
ASSORBENTI IGIENICI
ALIMENTI A LUNGA CONSERVAZIONE
PASTA
FATECI AVERE IL MATERIALE ENTRO VENERDI' 1 CONTATTANDO MANUELA MACARIO 349 8739925 mail macariomanu@gmail.com facebook manuela macario ferrara ( sono quella con la maglietta rosa)

Se qualcuno vuole dare un contributo economico si rivolga sempre a me

FATE GIRARE IL PIU POSSIBILE

martedì 29 maggio 2012

SOLIDARIETA' ALLE VITTIME E POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO, POSTIAMO ELENCO ALLOGGI PROVVISORI:

ELENCO degli ALLOGGI messi a disposizione finora:

BOLOGNA

punto di raccolta per sfollati via Turati 25/b _ info 348 0456556 - 347 2737077 - 3200237187
Residence Casa Temporanea (BO) offre alloggi gratuiti agli sfollati del terremoto in Emilia, tel 051 3140549

Fattoria i Piani _ Via Merlino 1025, Savigno (BO) tel 051 6706150 - 338 2022807

disponibile ad ospitare roulotte

Don Alberto _ Via Funo 14, Argelato (BO) tel tel 051 861505 - 333 5227908 - 338 3879861


RAVENNA

Hotel Diana _ Via Girolamo Rossi 47 Ravenna tel 0544 39164
Holiday Inn _ Via Enrico Mattei 25 Ravenna tel 0544 455902
Hotel Commodore _ Via Lungomare Deledda 126 Cervia (RA) tel 0544 71666
Hotel Perla Verde _ Viale 2 Giugno 144 Milano Marittima (RA) tel 0544 994014
Hotel President _ Via Irpinia 16 Cervia (RA) tel 0544 987470

S.AGOSTINO (RA)

Palazzetto dello Sport allestito dalla Protezione Civile

FINALE EMILIA (MO)

Palestra Istituto Morandi 200 posti letto

CAMPAGNOLA EMILIA (RE)

Hotel Sporting _ Via Girolamo Fontanesi 2 tel 052 275484 - 392 3556690

FERRARA

Hotel Astra _ Viale Cavour 55 tel 0532 206088

Per offrire disponibilità di STRUTTURE:

Carabinieri di Finale Emilia tel 0535 91067
Vigili Mirandola tel 0535 611039
Municipale di Finale Emilia tel 0535 788121

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lunedì 28 maggio 2012

INCONTRO APERTO A TUTTE LE EDUCATRICI ED EDUCATORI


INCONTRO APERTO

A TUTTE LE EDUCATRICI ED EDUCATORI
DEL TERRITORIO DI CASALECCHIO E DI BOLOGNA

MARTEDI’ 5 GIUGNO ORE 19,30
PRESSO IL CENTRO GIOVANILE BLOGOS
( Via dei Mille,25 Casalecchio di Reno)
Promosso dal Coordinamento degli Educatori contro i tagli

Gentilissimi tutti e tutte,
la presente vale come invito ad un incontro aperto rivolto soprattutto ai colleghi e alle colleghe che svolgono , come noi, un lavoro socio/educativo/assistenziale sui nostri territori. Lo scopo dell’incontro aperto è quello di raccontare cos’è oggi il Coordinamento, chi vi partecipa, cosa è stato fatto, cosa si sta facendo e cosa vorremmo fare per il futuro ( ad es. ci preoccupa molto la situazione estiva di molti colleghi ed al riguardo vorremmo confrontarci per capire cosa fare insieme, così come facciamo da un anno e più a questa parte) .
Non nascondiamo che l’idea finale è quella di poter allargare la base del nostro gruppo per rinforzarlo e rinnovarci nelle pratiche rendendole sempre più efficaci. Se siamo stati un riferimento fino ad oggi per tanti colleghi e colleghe, se siamo riusciti a diventare un gruppo di pressione per le diverse parti sociali del territorio casalecchiese, nei percorsi di lotta fino ad oggi, è stato grazie al supporto di tutti noi, alle reti costruite con altri soggetti come ad es. le associazioni delle famiglie dei ragazzi per cui molti di noi lavorano, altri gruppi di colleghi in altre realtà regionali… e vorremmo che questo continuasse ad essere.
Abbiamo la presunzione di pensare che in questo anno e mezzo di vita, abbiamo potuto fare un servizio non solo a noi stessi ma alla collettività dei nostri colleghi.
Riteniamo che il Coordinamento sia uno “strumento” aperto e usufruibile da noi tutti,  colleghi e colleghe, non solo da chi lo ha creato. Siamo partiti dal presupposto che la trasversalità dei soggetti che appartengono al Coordinamento sia la forza che ci accompagna così come il rispetto per le proprie biografie, ciascuna diversa dall’altra ma con obiettivi comuni importanti che riguardano i nostri diritti e la nostra condizione professionale. Ci piacerebbe andare oltre le barriere che spesso sono dovute a pregiudizi, a mancanza di informazioni corrette e che non fanno aggregare le persone. Viviamo un momento storico e sociale di enorme difficoltà per via dei tagli, per via di una crisi che non abbiamo creato di certo noi che siamo operatori del sociale ma anche cittadini. Ed in questa crisi riteniamo ci si debba ormai muovere ma sempre di più uniti, condividendo sempre più analisi e strategie, certo in base a quanto ciascuno può fare ma mai, mai dividendosi,delegando o rimanendo passivi. Non si può e non si deve rimanere soli. Non è più il tempo. Su questa scorta abbiamo voluto e chiesto l’unione dei sindacati laddove è stato possibile e continueremo a farlo. Su questa scorta abbiamo sempre chiesto la collaborazione di altre categorie, associazioni e forze politiche vicine, difendendo sempre con molta chiarezza la nostra identità: Educatori contro i tagli per la difesa di un welfare più giusto, per la difesa della nostra professione e del nostro lavoro.

Lo stato attuale delle cose ci fa supporre che quanto fatto fin qui, benché positivo, non sia finito. Temiamo e pensiamo ci sia ancora molto da fare e pensiamo ci si debba muovere per tempo e non nell’emergenza ( che per altro è sempre) ,così ci appelliamo al senso civico ( che per noi corrisponde anche con quello professionale, visto il mestiere che facciamo)  di ognuno di noi, chiediamo di confrontarci e di dirci, insieme, come andare avanti. Lo vogliamo fare sapendo che partiamo da strumenti positivi che ci siamo già costruiti e che riteniamo siano patrimonio di tutti noi. Vi aspettiamo numerosi dunque martedi 5 giugno ore 19,30 presso il Centro Giovanile Blogos di Casalecchio in Via dei Mille,25.

CoordinamwntoEducatoriUnitiContriTagli

sabato 26 maggio 2012

MONDIALI ANTIRAZZISTI, CI SAREMO PER CONDIVIDERE LO SPIRITO DELLA MANIFESTAZIONE:


Anche quest'anno saremo con la nostra squadra Educatori Quasi Estinti ai mondiali antirazzisti che si svolgeranno a Bosco Albergati (Castelfranco Emilia) dal 4 all'8 luglio. Dopo la bellissima esperienza dell'anno scorso, torniamo ai mondiali perchè condividiamo lo spirito della manifestazione. Andremo ai mondiali perchè antirazzisti, antifascisti e contro i tagli al welfare. Porteremo anche qui il grido NEANCHE MEZZ'ORA DI MENO E NEANCHE UN EURO IN MENO!!  Sul sito dei mondiali trovate tutte  le informazioni utili http://www.mondialiantirazzisti.org/new/ Vi terremo aggiornati e vi aspettiamo.

domenica 13 maggio 2012

PUNTATA SPECIALE DI "SIGNORI E SIGNORE IL WELFARE E' SPARITO!: UN'ALTRA FONDAZIONE IN ARRIVO?

Martedi 15 maggio dalle ore 18 in diretta su Radio Kairos 105.85fm e in streaming su www.radiokairos.it  1^ puntata speciale di "Signori e Signore il Welfare è sparito!"

Un'altra Fondazione in arrivo? L'Assessore Pillati annuncia la creazione di una Fondazione per le scuole materne comunali, poichè, a causa del "patto di stabilità", vi sono 465 bambini a rischio di esclusione per l'anno scolastico 2012-13 e circa 500 educatrici precarie.

Ne parliamo con:

  • Laura Branca che gestisce il blog "nidi di bologna"
  • Isabella Cirelli della Rete esclusi scuola di infanzia Bologna
  • Maria Vittoria Campoli del comitato "Giù le mani dai nidi di Modena"
  • Danilo Gruppi - Segretario Generale Cgil
  • Prof. Andrea Morrone - Professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l'Università di Bologna










martedì 8 maggio 2012

POSTIAMO ARTICOLO DAL BLOG BOLOGNANIDI.BLOGSPOT.IT " I NIDI E I SERVIZI D'INFANZIA OGGI":

I nidi e i servizi d'infanzia oggi

Le cifre sono imponenti. Sono oltre 400 i bambini solo nel comune di Bologna, che nell'anno 2012-13 non troveranno posto presso le scuole dell'infanzia. E se siamo
abbituati a numeri di tale portata, ragionando attorno ai nidi, non così fino ad ora, sulle scuole. Eppure i problemi che i servizi nella fascia d'età 0-6 anni stanno affrontando sono molti e nel futuro non si prospetta niente di buono.
I perchè :
I punti di partenza devono essere davvero chiari. Da una parte c'è il solito e ormai consueto patto di stabilità, dall'altra un groviglio normativo che non consente l'assunzione ne' a tempo determinato ne' a tempo indeterminato. In sostanza non si può sostituire chi andrà in pensione, se non in minima parte, e non si può assumere il personale assente, per malattia o gravidanza. Questo è uno dei macro problemi. Il secondo è che lo Stato non investe sui nidi e non vuole prendersi in gestione le scuole dell'infanzia in caso siano gestiti dal comune.
Un altro perché che aiuta a capire le cifre dei bambini non accolti, è che le nascite sono in aumento, con un trend costante da alcuni anni, ciò significa che ci sono sempre più bambini che chiedono il servizio e meno investimenti a sostenerli. In ultimo si deve tener presente che le domande d'accesso ai nido sono in costante aumento.
Cosa sta succendendo?
Lo scenario che si presenta a livello nazionale ci racconta liste d'attesa in crescita al nord e nel centro e in calo al sud, dove le scuole dell'infanzia sono quasi nella totalità a gestione statale. A Ferrara tanto per rimanere in Emilia Romagna, una tra le più ricche in natalità, tra i nidi e le scuole risultano oltre 600 gli esclusi.
Soluzioni praticate e ipotizzate
Tra le più diffuse c'è quella d'appaltare a società private. Si hanno minori costi di spesa e non si deve sottostare a patto di stabiltà e limiti di assunzione. A determinare il minor costo è quasi sempre la minore retribuzione dei dipendenti che che hanno contratti peggiorativi. In molti casi i privati raggiungono ottimi risultati nel gestire i servizi ma nell'insieme, se si può fare un discorso generale, investono meno in ricerca e formazione del personale e di frequente non hanno cucina interna. Come dire nessuno fa i miracoli e ad un minor costo c'è un minor investimento in qualità e un risparmio sul personale (il costo del personale in percentuale ripsetto al totale si aggira sull'80%). Si può anche affermare, con un certo margine di sicurezza che dove c'è un buon pubblico c'è anche un buon privato. Il primo fa da traino al secondo. Un'altra strada percorsa è quella di una società mista: pubblica-privata. Modello che ha come vantaggio un minor costo di gestione, come per la precedente modello, ma può presentare problemi di trasparenza. Un esempio Parmainfanzia.
Modena avanza il progetto di una fondazione partecipativa che possa gestire i servizi in modo pubblico. Approvata nei giorni scorsi, la fondazione che sarà costituita in tempi brevissimi con soli fondi pubblici, con migliori contratti rispetto alle soluzioni precedenti, e con il vantaggio che la fondazione non dovrebbe rispondere a patto di stabiltà-groviglio normativo, quindi può assumere e investire. E' una strada nuova per i servizi educativi non certo per gli altri servizi alla persona che gli enti pubblici stanno da anni esternazando.
Un giro per l'Italia
Nel frattempo i problemi continuano. A Torino si è giunti all'accordo di esternalizzare per l'anno 2012-13 nove nidi d'infanzia nel giro di qualche mese, a Ferrara si esternalizzano nidi e scuole infanzia anche qui in modo rapido, Bologna discute sulla realizazzione di una fondazione (non si capisce se con soli fondi pubblici, con che tipo di contratti, entro quanto) ad Alessandria le educatrici scendono in piazza per raccogliere firme contro l'esternalizzazione, mentre Piacenza ha rosicato negli anni molto del patrimonio pubblico (oggi 7 sono i nidi comunali, 14 sono in convenzione). Il sud non fa notizia, i servizi sono talmente pochi che non riescono a soffrire di questa situazione.
Lo scenario futuro
Se nulla cambia e il governo non sceglie di investire nei nidi e prendersi carico delle scuole dell'infanzia ancora gestite dai comuni, è prevedibile un abbassamento della qualità, determinata da una riduzione di spesa sempre maggiore e in alcuni casi una contrazione dell'offerta, seguendo la ferrea logica di meno scuole e nidi, meno spese.
Un comitato nazionale
Per tutti questi motivi un comitato nazionale che possa raggruppare genitori parteciapi e attivi sul territorio nazionale, da Torino a Napoli, un gruppo di persone informate e con obiettivi comuni che fa pressione e cerca soluzioni alternative, rispetto al tema, può fare qualcosa e se non la differenza, almeno dar voce ai più piccoli, che in ultima istanza sono al centro delle difficoltà e non hanno il modo di esprimenrsi se non con i genitori.



mercoledì 18 aprile 2012

POSTIAMO NOSTRO COMUNICATO "CHI SI ACCONTENTA GODE! NOI? COSI’ COSI":

CHI SI ACCONTENTA GODE! NOI? COSI’ COSI’







In questi giorni si è concluso con un accordo il percorso di trattativa che negli ultimi mesi ha visto sindacati, Distretto di Casalecchio di Reno e Azienda Consortile InSieme confrontarsi sulle regole e le caratteristiche del prossimo bando di gara sui lotti interessati ai nostri servizi socio/educativi. 

L'accordo che è stato firmato vede al suo interno alcune garanzie importanti:

-        il mantenimento delle risorse degli anni scorsi.

-        un ampliamento delle garanzie per gli operatori, a partire dalla mensilizzazione della retribuzione, per fare in modo che gli operatori siano pagati per le ore del loro contratto e non a cottimo.

-        L'obbligo per le cooperative che vinceranno la gara di applicare integralmente il contratto nazionale e gli accordi territoriali, pena la risoluzione del contratto d'appalto stesso.


Ma....sì, c'è un ma.

Prima di tutto sappiamo di dover sorvegliare, controllare, fare rete con i colleghi per verificare che queste clausole siano rispettate, tanto da Asc quanto dalle cooperative.
Un appalto dai buoni propositi, ai tempi della crisi, non può che rincuorare noi operatori sociali.
Un buon inizio che però vorremmo sottolineare non significa che siamo già a metà dell’opera, tutt’altro! 

In generale temiamo che  non ci sia piena consapevolezza della posta in gioco, ovvero di cosa possa implicare lo smantellamento dei servizi sociali. Per quel che riguarda la prevenzione al disagio minorile quel che vediamo – come frutto dei tagli e delle riorganizzazioni – sono i  maggiori costi per l’istituzionalizzazione dei ragazzi non supportati da progetti educativi sul territorio, aumento esponenziale della dispersone scolastica, acuirsi, dentro la crisi, del conflitto sociale. Come si può ben capire le conseguenze del progressivo svilirsi di questi servizi ricade su tutti i cittadini e non solo su chi di questi servizi è beneficiario.
Discorso ancor più complesso per quel che riguarda l’handicap o i servizi di salute mentale. 
La politica dei tagli rischia di portare alla sensibile riduzione di percorsi educativi (ad esempio all’interno delle scuole) a sostegno di questi nostri concittadini e ciò significherebbe un pesante arretramento culturale della società, un ritorno al periodo in cui non c’era neppure un supporto normativo a favore delle istanze dei disabili e delle loro famiglie (la creazione dei Servizi, la L. 180 sono degli anni settanta, la L.104 e la L.68 ancor più recenti). Si tornerebbe al periodo dei disabili chiusi in casa, posti nell’impossibilità di viversi la propria vita con la pienezza che gli aiuti e i supporti educativi e non, fino ad oggi hanno potuto garantire. 
Se la civiltà di un paese si misura con la sua capacità di accogliere e aiutare i membri più in difficoltà, in pratica si tornerebbe alla vergogna e all’inciviltà. 
Noi operatori sociali abbiamo il dovere di farci sentire dappertutto, non è questo il tempo della delega. In quest’anno di mobilitazioni abbiamo visto che solo con la lotta veniamo ascoltati e presi sul serio dalle istituzioni e che le lotte messe in campo possono portare buoni risultati. 
 Siamo noi che con il nostro lavoro di prossimità rileviamo i bisogni del territorio, noi dunque i soli che possano portare progetti di risposta dentro ai tavoli di governo di questa città e di questa provincia. Dobbiamo essere costanti portatori di questa concretezza e non disgiungerla mai dal sogno del cambiamento: in troppi nelle stanze del potere continuano a credere che questo sia l’unico mondo possibile, per noi non è così. La crisi è strutturale, la risposta alla crisi non può che essere un cambiamento strutturale dell’organizzazione sociale. Un cambiamento nel segno dell’equità e della solidarietà, per quel che ci riguarda. Non pagheremo noi la loro crisi.

E infine il lavoro: la riduzione del welfare implica la riduzione dei posti di lavoro per le nostre professioni e con questo dato, drammaticamente immerso nella crisi, bisogna fare i conti. Chiediamo ai sindacati di battere un colpo, su questo argomento non meno importante degli altri temi.

Il nostro mestiere è bello, dovremmo esserne maggiormente orgogliosi, noi non costruiamo armi, non speculiamo in borsa, non lucriamo sulle disgrazie degli altri, noi creiamo relazioni di aiuto, lavoriamo nelle relazioni di cura: pensiamo, e lo stiamo dimostrando ogni giorno,  che valga la pena di battersi per la sopravvivenza di questa professione.
Quindi, per quanto riguarda la nostra realtà, quella casalecchiese, non ci accontenteremo solo di enunciati ma osserveremo ogni fase, e chiediamo alle parti sociali e politiche di farsi davvero carico di un controllo di chi governerà il processo conseguente alla gara d’appalto sia nelle Cooperative che nell’Ente pubblico affinché i nostri diritti di lavoratori e cittadini siano rispettati. Chiediamo che ci siano periodiche verifiche con i Sindacati che i diritti dei lavoratori siano rispettati da tutti.
Ci aspettiamo che la “riorganizzazione” che ci toccherà da vicino soprattutto a noi educatori ed ai nostri ragazzi, non significhi, come conseguenza, una mancanza di reali competenze, di progettualità concrete , ci auguriamo non produca  un progressivo ed ulteriore svilirsi dei servizi – che già lo sono da tempo - con drammatiche ricadute su tutti i cittadini.



NEANCHE MEZZ’ORA DI MENO

                                                                                          NEANCHE UN EURO DI MENO



                     PIU’ DIRITTI



                                                                    PIU’ DIGNITA’







Coordinamento Educatori Uniti Contro i Tagli





                                          







Mail:educatoriuniti2011@gmail.com   Blog: http://educatoricontroitagli.blogspot.com/   RADIO: “Signori e Signori il Welfare è Sparito” IN ONDA OGNI MARTEDI ALLE 18 SU105,85 FM oppure in streaming http://www.radiokairos.it/ dove poter scaricare il podcast alla sezione archivio

Face book: Educatori Educatoricontroitagli (Coordinamento)






lunedì 16 aprile 2012

POSTIAMO COMUNICATI DI CGIL E USB SULL'INTESA RAGGIUNTA TRA O.O.S.S. E ASC INSIEME (CASALECCHIO DI RENO):

 COMUNICATO FP CGIL


     Tra le Organizzazioni Sindacali e Asc Insieme  si è raggiunto un importante Accordo che fissa le regole che dovranno rispettare i soggetti privati che si aggiudicheranno i servizi alla persona relativi al bando che uscirà nei prossimi giorni nel Distretto dei comuni che fanno capo ad Asc Insieme.

 Un accordo innovativo: vengono affermati importanti obbiettivi quali la continuità occupazionale e il mantenimento delle condizioni economiche e normative nei cambi di appalto per il personale già impiegato se migliorative e l’affermazione della mensilizzazione anche per i soci delle cooperative.

  L'Azienda Consortile e il Distretto si sono impegnati anche a mantenere invariata la quantità di  risorse ad oggi impiegate sui servizi oggetto dell'appalto, una scelta importante per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, mentre si dà piena applicazione al progetto dell'educatore d'Istituto, per provare a risolvere in maniera decisiva il problema dell'assenza dell'utente. 


  In questo periodo di crisi è la riprova che l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni ai sindacati ai lavoratori attraverso i loro rappresentanti, può portare a risultanti importanti a partire dal valore del lavoro come garanzia dalla qualità dei servizi offerti.    Per Fp cgil è la riprova di quanto stiamo affermando in particolare con le mobilitazioni di questi giorni a difesa del lavoro: si può, anche in periodo di crisi, partire proprio dall’affermazione delle tutele e delle garanzie dei lavoratori più precari, in questo caso dei lavoratori degli appalti, per affermare la qualità dei servizi.


  Ci auguriamo di poter estendere questo importante risultato in altri Comuni a partire da quello Bolognese.


P.FP CGIL
Annamaria Margutti
  Simone Raffaelli

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COMUNICATO USB PRIVATO


CASALECCHIO (BO): INTESA TRA LE OO.SS. E L’ASC INSIEME SUL PROSSIMO BANDO DI APPALTO PER I SERVIZI ALLA PERSONA.


Venerdì 14 aprile 2012 è stato firmato un verbale di accordo tra l'azienda consortile per i servizi alla persona del Distretto di Casalecchio di Reno, ASC Insieme, e le OO.SS. USB e Cgil. Tale accordo andrà a rafforzare la cornice delle tutele per le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi nel prossimo bando di appalto per la gestione dei servizi alla persona nel Distretto di Casalecchio di Reno.
In particolare gli impegni presi dall’ASC Insieme riguardano la tenuta occupazionale, la continuità e la qualità dei servizi, per i quali la destinazione delle risorse rimane invariata rispetto all’ultimo anno.
Nel nuovo appalto i lavoratori saranno “riassorbiti” alle stesse condizioni normative ed economiche. I servizi saranno remunerati “a canone” dall’ASC alle cooperative appaltanti, in maniera da superare l’attuale sistema di fatturazione delle ore lavorate.
Questo nuovo sistema di remunerazione per i servizi, insieme ad un passaggio specifico nel quale si garantisce “ai dipendenti e ai soci con contratto di lavoro subordinato la retribuzione relativa alle ore contrattuali di assunzione” apre la strada alla mensilizzazione dello stipendio, il sistema per cui i lavoratori verranno pagati per le ore contrattuali e non più “a cottimo”, come invece ancora avviene in molte cooperative sociali.
Altro importante passaggio riguarda l’istituzione dell’Educatore di Istituto per i servizi scolastici: anche questa è una condizione migliorativa che va a superare il grande disagio della mancata retribuzione, per l’educatore, in caso di assenza dell’utente. Gli educatori scolastici, nel nuovo appalto, in assenza dell’utente “verranno impiegati, sulla base di specifica progettazione e su quanto previsto dai PEI, per progetti educativi individuali domiciliari e/o all'interno dell'Istituto Scolastico per attività di piccolo gruppo, laboratori, […] e in attività di integrazione con gli altri soggetti dell'Istituto”.
Un accordo quindi che restituisce una dose di dignità al lavoro sociale, estende le tutele e spazza via la discrezionalità assoluta sulla certezza dei salari e della qualità dei servizi a cui troppe volte si assiste nella gestione del welfare esternalizzato.
Riteniamo che quest’accordo debba fungere da esempio anche per le amministrazioni degli altri comuni della Provincia, a partire dal comune di Bologna.
L’operazione “trasparenza” sul prossimo bando dei servizi di ASC Insieme è stata resa possibile dalla determinazione del Sindacato ad impedire che a pagare la crisi, ed il conseguente taglio allo stato sociale, siano sempre i lavoratori. Ma è un risultato conseguito anche grazie all’impegno degli operatori del territorio, che sin dallo scorso anno hanno portato avanti una battaglia di dignità e tutela del welfare locale, al prospettarsi del taglio alle risorse e della riduzione degli interventi, che andavano a colpire il loro salario e la qualità dei servizi stessi.
In un periodo di riduzione dell’intervento sociale dei governi centrali e locali, di smantellamento delle tutele dei lavoratori, a fronte del rischio di inserire il famigerato “pareggio di bilancio” nell’art.81 della costituzione che si tradurrebbe in impossibilità di spesa per gli EE.LL. bisogna mettere in campo ogni “risorsa” a tutela del welfare: è una battaglia di civiltà che serve a garantire dignità, integrazione, pari opportunità, giustizia sociale.

16/04/12

USB Privato Bologna
Fabio Perretta