Gli Educatori Uniti Contro i Tagli presentano la Festa dell'Orgoglio Educativo, iniziativa di auto finanziamento per sostenere le nostre campagne, eventi, programma radio, libera informazione sul mondo del sociale e lotte. Cinque anni di presenza sul territorio per difendere diritti, reddito, lavoro e dignità professionale e ancora una volta chiediamo il vostro sostegno e contributo. Vi aspettiamo numerosi. Programma della serata:
Dalle 20:00 Aperitivo-cena con "Mucchio Selvaggio" e suoi ciacci e tigelle dall'Appennino.
- Musica ed integrazione: live acustico "Alpha Band"
- Presentazione "Sportello ascolto psicologico lavoratori/trici del sociale curato dalla Dott.ssa Serena Saggiomo.
- Breve presentazione Coordinamento Educatori Uniti Contro i Tagli - ReNOS
- Dalle 22:30 LIVE con ETNIA SUPERSANTOS E NICO ROYALE
a seguire Dj SET con Dj Rox (Etno, Ska, Reggae e Rock selection)
INGRESSO 3 EURO
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/1705821706401992/?active_tab=about
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"FESTA DELL'ORGOGLIO EDUCATIVO", gli Educatori Uniti Contro i Tagli presentano lo "Sportello ascolto psicologico lavoratori/trici del sociale" curato dalla Dott.ssa Serena Saggiomo.
SPORTELLO DI SOSTEGNO PER EDUCATORI
Perche’
Il lavoro di educatore (in qualunque servizio venga prestato) porta inevitabilmente ad entrare in contatto con realta’ difficili che molto spesso non vengono metabolizzate correttamente e, se non affrontate in modo adeguato e con il giusto sostegno, possono essere causa di stress e conflitti nell’operatore.
Le peculiarita’ delle professioni di aiuto, la specifica difficolta’ dell’utenza e la caratteristica spesso precaria e instabile del lavoro di educatore possono facilmente creare vissuti di insicurezza, stress e disagio nel lavoratore con conseguenze che possono spaziare da disturbi psicosomatici a vissuti di ansia generalizzati, e un senso di impotenza.
Il burnout è generalmente definito come “sindrome di esaurimento emotivo, di depersonalizzazione e derealizzazione personale, che può manifestarsi in tutte quelle professioni con implicazioni relazionali molto accentuate”.
Tale problematica viene spesso pero’ sottovalutata sia dalla “dirigenza” (che finisce per abituarsi ad un continuo “turnover” dei lavoratori con relativi costi e disagi per l’utenza) che dagli educatori stessi, che finiscono per percepire il loro malessere come “inadeguatezza al ruolo” o che finiscono per soffrire di disturbi anche fisici, legati a stress e sovraccarico di lavoro.
La presenza di uno sportello di sostegno psicologico puo’ rappresentare un modo per raccogliere dati (in forma rigorosamente anonima) su che proporzioni ha raggiunto questo fenomeno nella citta’ di Bologna, un tempo famosa per il suo modello di Welfare, e per sostenere il singolo educatore, aiutarlo a prendere coscienza del problema e consigliargli percorsi adatti, volti soprattutto a costruire una cultura del benessere nel lavoratore.
Come
Lo sportello e’ aperto un pomeriggio a settimana e offre un Massimo di 5 colloqui a persona ed e’ gestito da una psicologa-psicoterapeuta di orientamento psicodinamico.
Ai colloqui si accede gratuitamente tramite prenotazione telefonica e ogni colloquio dura circa 45 minuti.
Il colloquio (protetto dal segreto professionale) ruotera’ attorno alle necessita’ dell’educatore e avra’ come finalita’:
- Ascoltare in uno spazio neutro e libero il disagio che il lavoratore porta, e riflettere con lui sulle sue possibili origini, in modo da prevenire manifestazioni come acting out o somatizzazioni.
- Promuovere una cultura del benessere psicologico del lavoratore che puo’ diventare motore di una richiesta concreta da parte degli educatori di maggiori politiche di sostegno lavorativo.
- Rilevare e monitorare alcuni indicatori di rischio in determinati servizi, dovuti anche ad una carenza di attenzione psicologica nei confronti del lavoratore.
Ulteriori dettagli vi saranno dati durante la presentazione, vi aspettiamo!
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Sabato 10 dicembre "Festa dell'orgoglio educativo", aperitivo con ALFA BAND "Musica ed integrazione":
ALFABAND
La storia di Alfaband inizia dall’incontro con Alfredo Albertan Min, alla scuola popolare di musica Ivan Illich di Bologna, quando i suoi genitori lo iscrivono alle lezioni individuali di batteria. Alfredo soffre della sindrome della X-fragile, una malformazione genetica del cromosoma X. All'epoca, nove anni di età, la musica era uno dei percorsi tramite i quali i suoi genitori hanno cercato di offrirgli un’opportunità per esprimersi. Alfredo non era interessato ad un apprendimento delle tecniche, ma voleva interagire utilizzando un linguaggio improvvisativo, di puro sfogo catartico, su piatti e tamburi. Provammo poi a coinvolgere anche altri allievi, per arricchire questa interazione, con l'intera classe di batteria, con l'immediato risultato di vedere molta più energia e motivazione da parte di Alfredo, che coinvolgeva quindi tutti gli altri. Alfredo cominciava così a raccontare agli amici e compagni di scuola di suonare in un gruppo. Questo ci diede l’idea di provare a formare, negli anni successivi, non più una classe di batterie, ma un vero gruppo di strumenti eterogenei, coinvolgendo volontari tra gli allievi e gli insegnanti della scuola stessa. In queste occasioni Alfredo ha dimostrato di essere in grado di esprimersi musicalmente anche con il pianoforte e con la voce. L'organico cambiava a seconda delle disponibilità dei volontari, fino a quando abbiamo deciso di formare un gruppo al di fuori della realtà di ‘scuola’ e abbiamo consolidato il gruppo ad un quartetto, formato da Alfredo, alla batteria, pianoforte, voce e percussioni; Emiliano Visconti, chitarra; Marco Venturi, pianoforte e Mario Martignoni, batteria e percussioni. Insieme abbiamo deciso il nome del gruppo, un nome obbligato, visto che Alfa è il diminutivo abituale di Alfredo. Va aggiunto che tutto il percorso effettuato in questi anni non è assolutamente né didattico né terapeutico. I rapporti che si sono creati sono di scambio, perchè se da un lato i “musicisti” che ne hanno fatto parte hanno portato il loro bagaglio tecnico e di esperienza del linguaggio musicale, dall'altro lato l'espressività, le dinamiche, la spontaneità, portate da Alfredo, hanno arricchito in maniera del tutto particolare l'organico. Consideriamo anche che tutti i brani prodotti partono sempre da una idea di Alfredo che viene poi elaborata da tutti. Un primo repertorio fu creato dagli avvicendamenti di Alfa ai vari strumenti che lo interessavano, con la conseguente attribuzione dei titoli ai brani. Un altro progetto, sempre su proposta di Alfa, è stata la sonorizzazione del video-documentario delle grotte di Frasassi. Negli ultimi tempi la scrittura dei testi e la loro interpretazione è diventata la forma che esprime meglio la creatività di Alfredo, e il suo ruolo di vocalist è diventato decisamente preponderante. In seguito ci sono stati ulteriori avvicendamenti nel gruppo, che ora presenta questa formazione: Alfredo Albertan Min: voce, testi; Daniele Calandra: chitarra; Marco Venturi: tastiere; Pierpaolo Vicinelli: basso; Mario Martignoni: batteria.
Come conclusione possiamo affermare che situazioni come Alfaband possono risultare terapeutiche, ma altrernando i ruoli di ‘terapeuta’ e ‘fruitore’.
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ETNIA SUPERSANTOS ALLA “FESTA DELL’ORGOGLIO EDUCATIVO” SABATO 10 DICEMBRE AL TPO
A NON-BIOGRAFIA ETNIA SUPERSANTOS.
Il discorso musicale avviato dai grandi autori italiani alla fine degli anni ’70 e proseguito negli anni ’80, quella canzone che aveva rotto gli argini della definizione di genere, è rientrata nei ranghi.
Ispirati da quella stagione musicale, i supersantos riavviano i lavori, modernizzando e facendo proprio quello spirito d’avventura. E’ una musica cordiale, frizzante, condita qua e la con qualche battuta di spirito, che fa della semplicità la sua cifra stilistica. Un itinerario artistico senza gravità, molto sincopato e fatto col groove. Il suono dei Supersantos è una commistione di folk, pop, blues, dance anni 80, reggae, rocksteady e swing che converge in un'unica direzione: La Canzone, La Canzonetta, La Canzonaccia, La Canzonissima, La Canzonata... Le melodie e le parole scritte da Bruno Damiani lottano nel tentativo di avvicinare tematiche sociali, disimpegno e poesia ad una genuina spensieratezza sonora. La sua missione è quella di amalgamare testi e sonorità, di scovare armonie e ritornelli. Il collante che tiene assieme tutti questi elementi apparentemente inconciliabili è l’idea, il suono musicale della band la personalità. I supersantos si autodefiniscono “avventurieri della musica”. La lunga gavetta ha permesso alla band di esibirsi nelle situazioni più diverse, dai locali alle manifestazioni di tutta Italia, di vincere premi e ricevere riconoscimenti. La forte attitudine comunicativa della band si tramuta in spettacoli solari, in una miscela di ritmo ed ironia con una buona risposta di pubblico. Nel 2009 vincono il premio di booking messo in palio dall’ etichetta indipendente “La fabbrica” nella finale emiliano-romagnola di Martelive. Nel luglio dello stesso anno, dopo diverse demo, registrano il loro primo vero disco "Arlecchino Cinema" negli studi Adesiva Discografica di Milano con la direzione artistica di Paolo Iafelice (De Andrè, Capossela, Silvestri, Pacifico...). Nel 2011 presso i giardini sonori di Piacenza registrano l'inedito " Io la frikkettona e il rakkettone",
mixato da Cristiano Sanseri, presente nell' Emilia Romagna Indie compilation. Nello stesso anno esce il singolo "Radio Radio Radio" con la partecipazione di Gianluigi Carlone (Banda Osiris, registrato negli studi di Adesiva discografica da Paolo Iafelice ), seguito dal videoclip che anticipa l'uscita del nuovo album. Dopo un freddo inverno passato tra sale prove, studi e case chiuse esce il 19 giugno 2012 il secondo album in studio a Milano "L' abominevole uomo delle fogne"Arricchiscono il lavoro strumentisti d’eccezione come Gianluigi Carlone (Banda Osiris), Francesco Giorgi (Trio Radio Marelli), Gianni Masci (Jolaurlo), Gaetano Santoro (Roy Paci, Aretuska) e Roberto Solimando (Musici). Il disco viene promosso da Puglia Sound e Adesiva Discografica e, seguito da un tour che in ottobre dello stesso anno porterà la band addirittura fino a Sarajevo nella ricerca di questo abominevole uomo, forse anello mancante dell'evoluzione darwiniana o, forse unico elemento comune di ogni essere umano?...continua...
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Biografia
NICO ROYALE
All' anagrafe Nicola Boreali, è uno degli artisti più
interessanti della scena reggae e dancehall italiana. Con il suo stile
melodico ma allo stesso tempo esplosivo si esprime
su ogni tipo di sonorità dal roots al dub, dalla dancehall all'hip hop.
Dopo i primi anni come batterista nel gruppo
punk Twine Baskets si innamora del reggae ed inizia la sua carriera come mc
nella Casalypso Big Family Crew, fondata nei primi anni 2000.
Nello stesso periodo registra i primi singoli
assieme a Mickey Tuff di Forward the Bass Hi-Fi e assume il nome di Nico
Royale, mentre è chitarrista e voce della band reggae bolognese Baba
Sound.
Nel 2003 partecipa come attore a «Quanti siamo
Quelli che siamo», film di Enza Negroni sugli ultrà bolognesi, interpretanto
il ruolo di "Sandrino", storico ultrà rosso-blu.
Nel 2005 si trasferisce e vive per un anno a
Città del Messico dove entra in contatto con la scena locale esibendosi in
Messico, Panama e Cuba. Collabora con molti artisti centro e sud americani fra
cui El Aaron (Mex), Boca Floja (Mex), Ness Y Los Sensacionales (Panama)
Tornato in Italia incide prima un demo omonimo nel
2006 e poi, nel 2009, il primo cd ufficiale dal titolo "Singa"
prodotto dall' etichetta ed associazione culturale "Montagna di
Suono" con il supporto del progetto B-Dub (Matteo Magni e Marco Fioretti)
La title track "Singa" verrà stampata su
un vinile 45 giri dall' etichetta Segnale Digitale.
Negli anni successivi gira in
lungo e largo la penisola assieme a uno dei pioneri del reggae italiano,
Markone, del gruppo Bombabomba membro di B-dub e con il quale, da quel momento in avanti
condividerà molti concerti, produzioni ed
esperienze.
L'incessante attività live trova riscontro
ovunque, anche oltre confine (Spagna, Svizzera, Repubblica Ceca,
Slovacchia, Francia, Germania, Portogallo, Inghilterra) tanto
che nel 2010 ritorna in Messico per un tour di 10 date sold out assieme al
collettivo Bungalo Dub.
Sempre nel 2010 inizia ad esibirsi e a collaborare
con la Dangerous
band, backing band formata da alcuni dei migliori musicisti reggae italiani.
Dopo il disco d'esordio "Singa" (Montagna
di Suono 2009) realizza numerosi singoli prodotti da etichette italiane ed
internazionali come Bizzarri Records, Greezly production, Nite Lite,
Supersonic Sound, Dasvibes jamaica, Germaica Records, Shastri Music,
Dreadsquad e altre ancora.
Nel 2014 esce il suo secondo album "Illegale".
L' album viene definito dallo stesso artista "pirata" in quanto
frutto della collaborazione con Rap Pirata, etichetta fondata dal rapper
Inoki.
Nel 2015 il collettivo basco
"Revolutionary Brothers" pubblica il suo secondo 45 giri: Sing
With My Heart.
Nello stesso anno firma per l' etichetta torinese
Trumen Records.
Il 20 maggio del 2016 esce "Ghetto Stradivari",
il terzo album ufficiale, assieme al nuovo video "Vorrei", girato tra
luoghi suggestivi e abbandonati a Bologna e Livorno. L'album in poche
ore arriva al secondo posto della classifica reggae di
Itunes italia.
#GhettoStradivari
> ascoltalo su SPOTIFY: http://spoti.fi/1XrkzTW
> compralo su ITUNES: smarturl.it/ghetto_iTunes
SINGA (2009): http://www.rockit.it/nicoroyale/album/singa/11206
ILLEGALE (2014): http://www.rockit.it/nicoroyale/album/illegale/25533